Emma non si parlava più con suo fratello ormai da giorni.
In questo momento si trovava al Manor nello studio di Draco.
Quest'ultimo stava riguardando i documenti di lavoro e lei era seduta di fronte a lui.
-Così San Potter non ti parla più?- chiese con gli occhi puntati sul foglio.
-Si. Da quando ha scoperto che io e te stiamo insieme non mi guarda neanche più in faccia.- rispose lei appoggiando le braccia sulla scrivania.
-E cosa hai intenzione di fare?-
-Beh, prima di tutto vorrei chiarire con lui. Magari potrei invitarti a cena da me, così potrai chiarire e spiegare anche tu la situazione a mio fratello.-
Questa volta Draco alzò gli occhi dai documenti e la guardò.
-Stai scherzando spero.-
-No, sono seria Draco.-
-Tuo fratello mi odia e io odio lui, sia chiaro.-
-È ora di sotterrare tutte le divergenze tra di voi! Non siete più i ragazzini che eravate ad Hogwarts!-
-Chiedimi qualunque cosa, ma questo non è possibile.-
-Draco, per favore.-
Lui si alzò e fece il giro della scrivania arrivando davanti a lei che si alzò, fronteggiandolo.
-Devo pensarci.-
Le mise le mani sui fianchi e l'attirò a lui.
Lei portò le mani sulle spalle muscolose del ragazzo e gli sorrise.
-Promettimelo.-
-Te lo prometto.-
Si baciarono.
-Comunque dovremmo cercare di riservare un momento solo per noi due.- disse Draco dopo aver interrotto il bacio e guardandola maliziosamente.
-Ma tu pensi sempre a quello?- chiese la ragazza ridendo.
-Non hai sentito Scorpius che ha detto? Vuole un fratellino o una sorellina. Io direi di accontentarlo.- lui le sorrise.
-Draco anche io vorrei tanto, ma penso che sia troppo presto per questo.-
-Allora vorrà dire che aspetterò il tempo necessario.- disse lui lasciandole un ultimo bacio.***
Emma si trovava nella sua camera e stava continuando a leggere il suo romanzo.
Sentì una porta che si apriva e si chiudeva, segno che suo fratello Harry era tornato a casa.
Raggiunse il soggiorno. Harry era seduto sul divano insieme a Ginny.
-Harry!- esclamò Emma.
Lui per risposta si alzò e si incamminò verso la propria camera, dando una spallata alla sorella.
-Lascia perdere Emma, ci ho provato anche io.- disse Ginny.
La ragazza, sconfitta, decise di ritornare in camera per assaporare i ricordi di Hogwarts.Emma si trovava davanti alla porta della Sala Grande, aspettando Malfoy, per effettuare la ronda. Come al solito il serpeverde era in ritardo.
Dopo mezz'ora sentì dei passi. Era Malfoy.
-Ti ho aspettato per mezz'ora! Si può sapere dov'eri finito?- chiese lei attaccandolo immediatamente.
-Avevo da fare cose più importanti.- disse lui tranquillamente.
-Ah si? E cosa?-
-Beh, ero nella mia stanza con Astoria. Stavamo facendo delle cose interessanti.- rispose lui con un ghigno.
Emma senza rispondere si incamminò e Malfoy la seguì.
Sentirono dei rumori o meglio dei gemiti provenire da un vecchio sgabuzzino.
Draco aprì la porta, trovando Hermione e Ron darsi da fare.
-Oh Merlino!- esclamò Emma coprendosi gli occhi. Malfoy invece ghignava.
-E così la Mezzosangue e Weasel si fanno da fare? Meno venti punti a Grifondoro!- disse lui entusiasta.
-Hermione... .- disse Emma guardandola a bocca aperta.
La ragazza aveva i capelli tutti arruffati e i vestiti sgualciti. Stessa cosa Ron.
-Non capiterà più.- disse Hermione prendendo per mano il suo ragazzo e scappando via.
I due Caposcuola continuarono il loro giro di ronda, in silenzio.
Ma ad un certo punto fu proprio Malfoy ad interromperlo.
-Anche la mezzosangue si apparta nelle aule. L'unica verginella della scuola sei proprio tu.-
-Ancora con questa storia? Io faccio quello che mi pare giusto per me stessa. Non sei tu che devi venire ad insultarmi solo perché non ho mai fatto nulla con un ragazzo.-
-Hai 18 anni e sembri essere proprio una bambina, anzi peggio.- disse lui continuando a camminare.
-Non è colpa mia se nessuno si interessa a me.- disse la ragazza incrociano le braccia al petto.
-Beh, tu sei sempre coperta da quella divisa. È normale che nessun ragazzo ti guardi.-
Da quel momento non si parlarono più.
Emma notò una macchia rossa sul collo del serpeverde e allora dicise di chiedergli cosa fosse.
-Cos'hai Malfoy, sul collo?-
-Ah, questo- disse indicando il punto rosso- è un succhiotto.-
-Un succhia che?- chiese fermandosi nel bel mezzo del corridoio.
-Tutti ce li hanno. Questo ad esempio me l'ha fatto Astoria e io gliene ho fatto uno a lei.-
-È disgustoso.- rispose la ragazza facendo una faccia schifata.
-Scommetto che tu non ne hai neanche uno e che non ti sia mai stato fatto.-
-Io non so neanche come si fanno.- disse lei abbassando la testa.
-Immaginavo.- disse lui con un ghigno. -Vuoi provare?- continuò.
-Non ci penso neanche, maleducato!- gli rispose la grifona recandosi verso la Torre Grifondoro, dato che la ronda era finita.Emma sorrise a quel ricordo. Gli mancava Draco anche se non lo rivedeva dalla mattina.
Si chiese se sarebbero usciti di nuovo o se avessero reso la loro relazione pubblica.
Ormai suo fratello non le parlava più, ma un giorno anche lui avrebbe capito chi è in realtà Draco Malfoy.
Quel ragazzo che in poco tempo le ha scombussolato la vita e l'ha resa migliore.
Chissà se questa relazione sarebbe durata. Lei sperava tanto che non si lasciassero neanche per un secondo, ma per adesso doveva accettare quella che era la situazione. Poi loro due non sapevano neanche se fossero fidanzati. Draco non le aveva fatto nessuna proposta. Si davano qualche bacio, non si erano mai spinti troppo oltre.***
Quella domenica pomeriggio Daphne Greengrass aveva invitato Emma per prendere il tè. Lei aveva accettato. Non si vedevano da molto tempo ed Emma avrebbe dovuto raccontarle tutto su Draco.
Daphne l'accolse nel grande salotto del Manor. Si sederono sui divanetti presenti e iniziarono a parlare.
-Pansy non è potuta venire. Sai tra poche settimane la bambina nascerà e già da adesso sta avendo delle contrazioni. Ti manda i suoi saluti.- incominciò Daphne.
-Oh, che bella notizia. Salutamela anche da parte mia.-
-Comunque abbiamo saputo che tu e Draco state insieme.- disse lei con un sorriso malizioso stampato in faccia.
-Stare insieme è una parola grossa. Possiamo dire che ci stiamo frequentando.-
-Sono davvero contenta per voi. Sai, non vedo sorridere Draco dalla morte di mia sorella.- rispose lei con voce triste.
-Mi dispiace tanto per tua sorella. Io non voglio occupare il suo posto.-
-Oh, sta tranquilla. Draco deve rifarsi una vita. Non può rimanere vedovo per l'eternità. E poi potresti essere anche una seconda mamma per Scorpius ed io di questo sono molto felice.-
Emma le sorrise.
Dopo poco arrivarono i figli di Daphne insieme a Theodore.
-Ciao, Potter.-
-Nott. Adesso devo andare. Spero di rivederti presto.-
-Vieni a trovarmi quando vuoi.- rispose Daphne.
Si salutarono ed Emma tornò a casa. Harry appena la vide se ne andò in un'altra stanza e lei alzò gli occhi al cielo. Sperava che le cose tra lei e suo fratello sì aggiustassero, ma nel frattempo doveva aspettare che lui si fidasse di lei e di Draco.
Sapeva solo che sarebbero stati giorni difficili.
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Un amore inaspettato
FanficSono passati sei anni dalla fine della Seconda Guerra Magica e dalla caduta di Voldemort. Draco Malfoy ha intrapreso una carriera a Londra, nel mondo babbano, diventando capo di un'azienda molto importante, e soprattutto l'uomo più affascinante che...