Passò una settimana ed Emma e Draco si ignoravano completamente come due sconosciuti mentre Scorpius più passava il tempo e più si affezionava alla sua nuova insegnante, nonostante le raccomandazioni del padre.
Ormai novembre era arrivato e si poteva capire dal vento che soffiava tra le vie di Hogsmeade.
Emma, Hermione e Ginny stavano facendo una passeggiata, approfittando del loro tempo libero. Ad un certo punto si fermarono davanti alla vetrina di un negozio di abiti, dall'aria costosa.
-Ragazze, guardate che bel vestito!- esclamò Hermione, indicando con il dito della mano destra un lungo abito argentato, tutto brillantinato, con una scollatura abbondante e le spalline sottili.
-Già, ma solo una donna con un alto rango potrebbe mettere piede in questo negozio.- si intromise Emma.
-Ma quelle lì non sono Pansy Parkinson e Daphne Greengrass?- disse Ginny osservandole da dietro la porta trasparente del negozio.
-Sì, sono loro. Ma mi sembra abbastanza ovvio che siano qui. Insomma, con l'alta somma di galeoni che hanno potrebbero acquistare il negozio intero!- rispose Hermione.
-Attente ragazze, stanno uscendo!- esclamò Ginny, spostandosi per lasciare libero il passaggio.
Le due giovani ragazze uscirono dal negozio con delle buste in mano e da questo si poteva benissimo capire che avevano fatto compere.
Quest'ultime salutarono cordialmente le ragazze e appena videro Emma, Pansy parlò.
-Oh, ciao Emma. Ho saputo che stai lavorando come insegnante di Scorpius a casa di Draco congratulazioni!-
-Grazie Pansy.- rispose Emma.
A quel punto prese parola Daphne.
-Sai Emma, noi domani organizziamo una festa in una famosa villa con Draco e tutti i nostri amici. Ci farebbe piacere che venissi anche tu per conoscerci meglio dato che ad Hogwarts non ci salutavamo neanche.-
Emma rimase sorpresa dalla proposta della serpeverde e si girò in direzione di Ginny ed Hermione che le fecero cenno col capo di accettare.
-Ehm, si certo, mi farebbe piacere.-
-Bene, allora che ne dici di venire con noi, insieme alle tue amiche per trovarti un abito apposito?- propose Pansy.
-Ok. Accetto volentieri.-
Così si diressero di nuovo nel negozio di fronte a loro ed Emma si provò una serie di abiti e ad un certo punto gli capitò proprio quello che aveva visto prima in vetrina. Quando lo indossò si sentì bella come mai lo era stata, ma quando notò il prezzo dell'abito quel "sogno" si interruppe.
-Ti sta benissimo!- esclamò Hermione.
Le altre ragazze non fecero altro che riempirla di complimenti.
-Grazie ragazze, ma non credo possa permettermelo.- disse Emma.
-Non preoccuparti, ci pensiamo io e Daphne.- rispose Pansy.
-No, ragazze, davvero grazie, ma non posso permettermelo. È troppo.-
-Tranquilla Emma sei nostra amica e ti vogliamo bene, anche se non sembra.- si intromise Daphne.
Così Emma si lasciò convincere dalle due ragazze che erano molto felici di averla invitata alla festa.
-Non so proprio come sdebitarmi.- iniziò Emma.
-Beh, venendo alla festa naturalmente.- disse Daphne.
-È stato un piacere passare questo pomeriggio con voi. Ci vediamo domani sera alle 20.00, Emma. Ciao ragazze.- concluse Pansy.
Si salutarono e ognuno tornò a casa propria.***
Il giorno successivo Emma era felice perché avrebbe rivisto Scorpius quella sera, ma anche triste perché ci sarebbe stato quell'antipatico di Malfoy.***
La sera arrivò in fretta ed Emma era in totale panico, ma per sua fortuna c'erano Ginny ed Hermione ad aiutarla e ad incoraggiarla.
Appena finirono di aggiustarle i capelli e il trucco, e quando indossò il vestito, Emma si guardò allo specchio e rimase imbambolata a osservarsi.
Il trucco era leggero e comprendeva solo un po' di cipria, mascara e rossetto color carne, che non si vedeva nemmeno.
Invece i capelli erano legati in una acconciatura simile a uno chignon basso legato da un fermaglio argentato in tinta con il vestito e c'erano delle ciocche che gli ricadevano davanti, dandogli quell'aria sbarazzina, ma elegante.
Dopo tante ore di attesa finalmente Emma uscì dalla sua camera e appena raggiunse il salone Harry la guardò come se non avesse mai visto una donna in vita sua.
-Sei bellissima.- disse.
-Grazie, Harry.- rispose la sorella.
-Mi raccomando stai attenta, soprattutto a Malfoy.- continuò Harry.
-Ma dai Harry, lasciala in pace per una sera!- intervenne a quel punto Ginny che era insieme ad Hermione.
-Nel caso dovessi tornare tardi, buonanotte.- disse Emma.
Così uscì dalla casa dando la buonanotte anche ai suoi nipoti, che erano ancora svegli, e si smaterializzò.***
Si ritrovò davanti a una bellissima villa e con l'ansia addosso salì le scale che portavano davanti alla porta e quando la raggiunse, suonò il campanello.
Un'elfo domestico apparve davanti a lei e la salutò cordialmente e lo stesso fece lei.
Appena entrò intravide Daphne e Pansy che le andarono subito incontro.
Daphne indossava un vestito lungo verde come il colore della sua casa, con le spalline e lo scollo a cuore, mantre Pansy indossava un vestito sempre lungo azzurro come quello di Daphne, però senza spalline.
-Emma, sei favolosa!-disse Daphne.
-Concordo.- disse Pansy.
-Grazie ragazze anche voi siete fantastiche.-
Guidarono la ragazza al centro della sala e le offrirono un bicchiere di champagne.
-Siamo contente che tu sia venuta.- ruppe il silenzio Pansy.
-Beh, sono io che devo ringraziare voi per avermi invitata.-
-È stato un piacere.- rispose Daphne.
A un certo punto si avvicinarono un gruppo di bambini, ma tra loro Scorpius non c'era.
-Emma, questi sono i miei figli.- disse Daphne indicando due ragazze e un ragazzo.
-La ragazzina bionda è Isabel, quella con i capelli un po' più scuri è Alice, mentre il bambino con i capelli bruni è Artur.
-Sono davvero belli. Assomigliano molto sia a te che a Theo.- commentò Emma.
-Grazie Emma.- rispose Daphne.
-Mentre l'ultimo bambino dai capelli scuri è Marcus, mio figlio.- disse Pansy- mentre qui dentro c'è una bambina.- continuò mettendosi una mano sulla pancia gonfia.
-Anche tuo figlio è splendido Pansy.-
-Grazie.- rispose la serpeverde.
-A che mese sei?- chiese Emma curiosa.
-Sono appena entrata nel settimo ed io e Blaise non vediamo l'ora di tenere la nostra piccola tra le braccia.-
-Sono molto felice per voi davvero.-
-E tu Emma quanti bambini hai?- chiese Daphne.
A quella domanda le guance di Emma si tinsero di un leggero rossore.
-Oh, no. Io non ho dei bambini.-
-Però credo che tu e il tuo ragazzo li starete progettando, no?- continuò Daphne.
Emma in quel momento avrebbe voluto sotterrarsi dall'imbarazzo.
-Beh, in realtà non ho neanche un ragazzo.- rispose imbarazzata.
-Oh, capisco.- rispose Daphne.
-Tranquilla il ragazzo giusto arriverà.- disse Pansy.
-Lo spero.- disse Emma.***
Dall'altra parte della sala, Draco parlava con Blaise mentre teneva Scorpius per mano.
Qualcosa o meglio qualcuno interruppe la loro conversazione.
-Blaise, ma quella lì non è la sorella di Potter?- domandò Draco.
-Sì, è proprio lei.-
-Che ci fa qui?-
-Daphne e Pansy l'hanno invitata ieri mentre erano ad Hogsmeade.-
-Papà posso andare a salutarla?- chiese Scorpius.
-Assolutamente no. Stalle alla larga il più possibile.-
-E dai Draco non essere così duro. Vai Scorpius, ti dà il permesso lo zio Blaise.- disse Zabini.
-Grazie.- rispose il bambino sorridendogli.
Detto questo corse verso Emma e quando quest'ultima lo vide, si inginocchiò, allargò le braccia e il bambino vi si tuffò dentro.
-Mi sei mancata Emma.-
-Anche tu, tesoro.-
Si avvicinò a loro Draco interrompendo quel momento magico in un colpo di tosse e subito Emma si ricompose.
-Qual buon vento Potter.- disse Draco.
-Sono stata invitata.- rispose Emma.
-Questo mi stupisce, Potter. Insomma tu non sei abituata a tutto questo lusso.- concluse.
-Dimmi dove vuoi arrivare Malfoy.- rispose la ragazza incrociando le braccia al petto.
-Ti sto solo dicendo di stare lontano dalla mia famiglia e soprattutto da mio figlio.- terminò acido, prendendo Scorpius per mano e allontanandola dalla grifona.
"Antipatico" pensò lei.***
La serata si prospettò lunga ed Emma la passò seduta su un divanetto, mentre tutti ballavano.
Per fortuna c'erano Daphne e Pansy che la coinvolgevano nelle loro conversazioni e le fecero conoscere persone dall'aria importante.
Più volte si voltò a guardare Malfoy e dovette dare ragione a Ginny, perché Draco era davvero un bel ragazzo.
Quella sera indossava uno smoking nero, stessa cosa Scorpius.
Erano così belli insieme si ritrovò a pensare Emma, subito si riscosse quando Malfoy la beccò a guardarla imbambolata, facendole un ghigno come risposta.***
Dopo molte ore la festa finì ed Emma si smaterializzò a casa e dopo essersi cambiata cadde nella braccia di Morfeo.
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Un amore inaspettato
FanfictionSono passati sei anni dalla fine della Seconda Guerra Magica e dalla caduta di Voldemort. Draco Malfoy ha intrapreso una carriera a Londra, nel mondo babbano, diventando capo di un'azienda molto importante, e soprattutto l'uomo più affascinante che...