Capitolo 18

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Domenica mattina Emma era insieme a Ginny nella sua camera per scegliere l'abito che avrebbe indossato quella sera, per l'uscita con Draco. Si sentiva come una 18enne che non sapeva quello che faceva. Harry come l'aveva saputo l'aveva guardata male e se ne era andato lontano da lei. Ginny aveva provato a convincerlo, ma lui, cocciuto com'era, non l'aveva neanche ascoltata.
Emma senza suo fratello si sentiva persa. Avevano condiviso sempre tutto. Emma gli diceva sempre tutto ed Harry si era sentito male, sapendo che sua sorella gli stesse nascondendo una relazione con il suo peggior nemico.

***
Draco era appena tornato da casa di Pansy perché era andato a farle visita per vedere come stava e per aiutare Blaise con i bambini, dato che la moglie era affaticata.
Era tardo pomeriggio, così decise di prepararsi per "l'appuntamento".

***
Emma era pronta e non vedeva l'ora di vedere il suo ragazzo.
Suonarono al campanello e lei scese, aprendo la porta.
Si ritrovò davanti Draco con dei pantaloni neri che gli fasciavano bene le gambe e una camicia bianca, da cui si potevano intravedere gli addominali scolpiti.
Lei invece aveva una maglietta nera corta a collo alto e una gonna del medesimo colore che arrivava a metà coscia, e degli stivali neri con tacco alto.
-Mi farai impazzire.- gli sussurrò lui nell'orecchio.
Lei arrossì.
-Dai andiamo.- le disse lei, guidandolo verso la macchina.
Arrivati a destinazione si ritrovarono davanti a un ristorante più esposto di quello dell'altra volta.
Draco la prese per mano e lei gli sorrise.
-Draco e se ci vedesse qualcuno?- chiese lei preoccupata.
-Tranquilla ho prenotato un posto molto riservato. Non c'è pericolo che qualcuno ci guardi.-
La ragazza sembrò tranquillizzarsi.
Si sedettero e ordinarono.
Lui le prese la mano da sopra al tavolo e la strinse non troppo forte.
-Mi sei mancata, sai?-
-Anche tu. Non sai come stavo aspettando questo momento Draco.-
-Quindi mi pensi?- fece lui con voce maliziosa.
-Certo che ti penso.- rispose anche lei maliziosa.
Furono interrotti dal cameriere che aveva portato le prime portate.
-Ieri ho notato che tu e Pansy avete un legame molto forte.- disse Emma.
-Si, anche ad Hogwarts era così. Lei mi è sempre stata vicina e lo fa tutt'ora. Mi ha aiutato a superare la morte di Astoria insieme a Daphne.-
Ci fu un silenzio imbarazzante.
-Draco?-
-Si.-
-Tu sei ancora innamorato di Astoria?-
Quella domanda fece a Draco un certo effetto, che diventò subito rigido.
-È complicato. Da quando sei arrivata tu la penso meno. E con questo non ti sto arrecando nessuna colpa, ma io, si, la amo ancora.-
Emma gli sorrise. Non si sentiva male. Insomma, aveva sposato la donna che amava, lei era solo arrivata dopo.
-Capisco.-
-Ma io voglio te.- disse ancora Draco.
La ragazza si alzò e si andò a sederesulle gambe di Draco. Gli mise le mani sulle spalle e lo baciò. Lui, invece, mise le mani sui fianchi della ragazza, accarezzandoli.
Si staccarono respirando ansanti.
-Anche io voglio te.- rispose Emma.
Finirono di cenare, pagarono, e uscirono a fare una passeggiata.
Si tenevano per mano e si sorridevano.
-Hai chiarito con tuo fratello?- chiese Draco.
-No, ma spero che lui ritorni a parlarmi. Ma se posso sapere, come mai dai tutta questa importanza ad Harry?-
-Emma, non fraintendermi, io odierò sempre quello sfregiato.-
-Attento a come parli!-
-E dai, sai che lo chiamo sempre così.-
-Dovresti smetterla.- disse la ragazza ridendo.
-Non riesco ancora ad immaginare che Potter un giorno sarà mio cognato.-
A quella risposata il cuore di Emma l'erse un battito.
-Che vuoi dire?-
-Beh, se un giorno io e te dovessimo sposarci dovrò stabilire un rapporto pacifico con lui, no?-
-Perché, tu vuoi sposarmi?-
Lui la guardò sorridendo.
-Certo che voglio sposarti, ma ogni cosa a suo tempo.-
Lei gli saltò addosso e lo baciò. Lui ricambiò, rendendo il bacio più passionale.
-Che ne dici se stasera resti da me?- chiese Draco.
-Mi sembra un'ottima idea, ma non voglio disturbare.-
-Non disturbi affatto. Mia madre e Scorpius staranno già dormendo.-
-Allora non mi resta che accettare.-
Si baciarono di nuovo e raggiunsero la macchina.
Draco la parcheggiò, lasciandola davanti alla scalinata del portone, ed entrarono.
Andarono direttamente in camera di Draco. Il ragazzo chiuse la porta con tutti gli incantesimi possibili e iniziò baciarla. La portò sul letto e in pochi minuti la stanza si riempì di respiri ansimanti e gemiti.

Un amore inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora