Dicembre si avvicinava e in casa Potter Emma stava addobbando la casa con i suoi nipoti, in compagnia di Ginny ed Hermione.
-Zia Emma mi aiuti a mettere la stella sulla punta dell'albero?- chiese Hugo che, essendo troppo piccolo, non ci avvivava.
Così Emma lo prese in braccio e il bambino depositò la stella dorata e infine accesero le luci.
Tutti i bambini batterono le mani soddisfatti del lavoro fatto e corsero ed addobbare anche il camino e il resto della casa.
-Sai Emma ti ci vedo proprio come mamma.- disse Hermione.
-Glielo dico spesso anche io.- disse Ginny.
-Ragazze direi che sono ancora troppo giovane e poi dovrei trovarmi un ragazzo.-
-Ad esempio Malfoy.-
-Ginny smettila. Ma cosa ti sei messa in testa? Ha un figlio e anche se sua migliore è morta rimane comunque un uomo sposato.-
-Beh, però puoi provarci lo stesso.-
-Ti ricordo, Hermione, che lui odia le mezzosangue e soprattutto me che sono una Potter.-
-E allora tu dimostri agli il contrario. Dimostragli che anche se sei una mezzosangue e la sorella di Potter puoi essere dannatamente sexy.-
-Ginny, tu sei matta. Mai e poi mai mi avvicinerò a Malfoy, neanche se fosse l'ultimo uomo rimasto sulla faccia sella terra.-
- Però, Emma, tu guardi troppo il suo carattere, ma se guardassi il lato estetico, allora sì che ci proveresti.- disse Hermione.
-E va bene, devo ammettere che è carino, ma non posso provarci con lui. Cosa penserebbero tutti? Che Malfoy si fa l'insegnante di suo figlio? Assolutamente no, Malfoy non infangherebbe mai il suo nome, soprattutto con una mezzosangue come me.-***
Il giorno seguente Emma andò a lavoro, e appena varcò la soglia della porta, si stupì di non trovare neanche un addobbo natalizio.
La casa era spoglia e sembrava che al Malfoy Manor del Natale non si sapeva neanche della sua esistenza.
Cominciò a fare lezione con Scorpius e spinta dalla curiosità decise di chiedere come mai il Manor non avesse addobbi.
-Scorpius, perché non avete addobbato la casa per il Natale?-
-Papà dice che il Natale è una festa inutile e dice anche che Babbo Natale non esiste.-
-Tuo padre non ha ragione. Il Natele è una delle feste più belle e Babbo Natale esiste davvero.-
-E allora perché a me non porta mai nessun regalo?-
-Perché devi scrivergli una lettera dove gli dici cosa desideri.-
-Davvero?-
-Si, certo.-
-Se vuoi la scriviamo adesso.-
-Okay, va bene.-
Scorpius scrisse la lettera e la fece leggere ad Emma.Caro Babbo Natale,
vorrei tanto che per Natale riuscissi a riportare in vita la mamma perché mi manca tanto, sia a me che al mio papà. Sai lui piange di nascosto, ma io riesco comunque a sentirlo e fa male vederlo così. Vorrei tanto che il mio papà diventasse di nuovo felice e ritornassimo ad essere la famiglia che eravamo una volta insieme a nonna Narcissa. Ti chiedo anche di portare la felicità del Natale a nonno Lucius. Anche se lui è in prigione, io so che lui in fondo è buono e che mi vuole tanto bene. Ti chiedo solo questo.
P. S. Spero tu possa esaudire i miei desideri.Tuo Scorpius
-È bellissima questa lettera.- commentò Emma.
-Grazie.-
-La facciamo leggere al mio papà?-
-Emh, va bene, ma dovrai fargliela leggere tu, perché non credo sia qui.-
-Oggi è rimasto a casa perché ha detto che ti voleva parlare.-
Ad Emma gli si ghiacciò il sangue nelle vene, perché di solito quando Malfoy gli doveva parlare non si prometteva nulla di buono, anzi tutto il contrario.
Bussarono alla porta dello studio e Draco li fece entrare.
-Papà, vuoi leggere la mia lettera?-
-Adesso non ho tempo Scorpius.- rispose Draco che era seduto alla scrivania e stava controllando alcuni documenti dall'aria più importante del figlio.
-Ti prego, papà!-
-E va bene.-
Fece sedere il bambino sulle sue gambe e lesse la lettera. Appena finì rimase a guardare un punto indefinito serrando la mascella.
-Ti piace papà?-
Malfoy si risvegliò da quello stato di trance.
-Si, è davvero molto bella, ma adesso lasciaci soli, che io devo parlare con la tua insegnante.-
Scorpius scese dalle gambe del padre e uscì dallo studio.
Fece cenno di sedersi e lei lo fece. Si trovavano uno di fronte all'altro.
-Volevi parlarmi, Malfoy?-
-Si. Ti volevo chiedere come sta andando Scorpius durante le lezioni.-
-È davvero un bambino molto intelligente. Presta molta attenzione ed anche molto determinato, ma però gli manca qualcosa.
-Cosa?-
-Beh, secondo me sarebbe opportuno mandarlo in una scuola pubblica circondato da dei bambini. È un bambino molto vivace, ma è sempre triste per la morte di sua madre e credo che se stesse a contatto con dei bambini della sua età potrebbe sentirsi meno solo.-
-Potter, queste cose non ti riguardano, lo sai, vero?-
-Si, ne sono consapevole, ma io ho solo espresso il mio pensiero.-
Draco si alzò e lei lo imitò.
Lui si avvicinò a lei pericolosamente.
-Lo sai che quando fai la so-tutto-io sei fottutamente attraente?- domandò lui.
Lei arrossì violentemente non sapendo che dire.
-Malfoy ma che stai dicendo?-
-Ho solo espresso il mio pensiero, Potter.- la provocò.
Lei non sapendo cosa fare uscì dallo studio senza guardarlo in faccia.
Era completamente rossa in faccia e il cuore le batteva forte.
Raggiunse Scorpius e quando notò che la sua giornata di lavoro era finita salutò e tornò a casa.***
Il pomeriggio decise di raccontare a Ginny l'accaduto.
-Ginny, ti devo dire una cosa.-
-Emma, mi stai preoccupando, è successo qualcosa con Malfoy?-
-Emh, si. Però nulla di cui preoccuparsi. Malfoy mi ha detto che mi trova attraente quando faccio la so-tutto-io.- rispose timidamente, arrossendo.
-COSA?! Non ci posso credere! E tu cosa gli hai detto?-
-Sono scappata via, sono arrossita dalla vergogna.-
-Emma, si vede proprio che non ci sai fare proprio niente con i ragazzi!-
-E cosa avrei dovuto fare!-
-Beh, io gli sarei saltata addosso.-
-Ginny, Malfoy è davvero stano. Insomma, prima mi dice che sono una sporca mezzosangue e poi mi trova attraente? C'è qualcosa sotto, lo sento.-
-Io vi ci vedo bene insieme, ma non credo che tuo fratello sia del mio stesso parere.-
-A proposito di Harry, lui non deve sapere niente di questo, altrimenti spaccherebbe la faccia a Malfoy.-
-E va bene. Ma, secondo me dovresti lasciarti andare un po' di più con Malfoy.-
-Tu dici? Io lì ci vado per lavorare, non per questioni amorose.-
-Smettila Emma. Saresti perfetta per lui e poi finalmente anche suo figlio ritroverà la felicità perché da quello che ho potuto capire il bambino ci tiene tanto a te e sono sicura che vederti come figura materna gli farebbe bene.-
-Si, ma...-
-Niente ma. Adesso sali con me in camera e scegliamo un vestito che risalti le tue curve e ti metterai anche le scarpe con il tacco.-
-Stai scherzando Ginny! Io quei trampoli non li metto!-
-Sì, invece.-
Raggiunsero la camera di Ginny e quest'ultima scelse un vestito rosso che gli lasciava scoperto il petto insieme alle clavicole e con le maniche a sbuffo ed era lungo fino a metà coscia.
Ginny gli consigliò anche le scarpe nere con tacco, contro volontà di Emma.
Scesero in salone dove trovarono Harry, James, Albus e Lily.
-Allora com'è andata da Malfoy.- chiese Harry.
-Bene Harry, come sempre.-
-Spero che Malfoy stia attento a quello che fa, altrimenti se la vedrà con me.-
-Harry, sta tranquillo. Emma ha detto che si trova bene e questo è l'importante.- lo rimproverò Ginny.
-Si, ma non riesco ancora ad accettare che mia sorella lavori nella tana del nemico.-
-Allora ti abituerai.- gli rispose Ginny.
-Harry, davvero, apprezzo che tu ti preoccupi per me, ma mi trovo davvero bene con suo figlio e gli voglio bene come lui ne vuole a me è se c'è qualche problema sarai il primo a saperlo, te lo prometto.- disse Emma.
-Va bene. Ma stai attenta. Sai che non mi fido di Malfoy.-
-Sta tranquillo.-
Emma gli fece un sorriso rassicurante e poi si dedicò ai suoi nipoti.
-Zia Emma, quando porterai di nuovo Scorpius?- chiese Lily.
-Si è vero. Anche noi lo vogliamo conoscere.- intervenne Albus, seguito da James.
-Mi piacerebbe tanto farvelo conoscere, ma il suo papà non vuole.-
-Perché, hai portato il figlio di Malfoy, qui?- chiese Harry.
-Si.-
-Capito.-
-Non sei arrabbiato?-
-No, tranquilla, non posso prendermela con un bambino. È decisamente diverso dal padre.-
-Si, è vero.-
Quella sera Emma raccontò le sue ultime giornate di lavoro, sotto lo sguardo attento di Harry, che a sentire parlare di Malfoy gli veniva il disgusto.
Emma non se ne curò, ma pensava che se sarebbe rimasta a lavorare al Manor il suo rapporto con Malfoy sarebbe potuto migliorare in meglio.
Chissà, ma molte volte gli opposti si attraggono.
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Un amore inaspettato
FanfictionSono passati sei anni dalla fine della Seconda Guerra Magica e dalla caduta di Voldemort. Draco Malfoy ha intrapreso una carriera a Londra, nel mondo babbano, diventando capo di un'azienda molto importante, e soprattutto l'uomo più affascinante che...