Capitolo 13

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Il giorno seguente Draco si alzò di buon umore, perché avrebbe parlato con Emma e questo lo rendeva felice.
La ragazza invece sembrava stressata  e anche oggi sperava di non incontrare Malfoy.
Appena arrivò al Manor si incamminò direttamente nella sala delle lezioni dove la attendeva Scorpius, che sembrava molto entusiasta.
-Sei felice oggi, Scorpius?- gli chiese con un sorriso Emma.
-Si, perché papà mi fa dormire nel suo letto e ci abbracciamo.-
-Sono felice per voi.-
Dopo quella breve conversazione fecero subito lezione e la stanza si riempì delle parole di Emma, che per Scorpius era come una melodia.
Il tempo passò velocemente e anche la lezione terminò.
-Sei stato davvero molto bravo Scorpius, mi sembravi più attento rispetto alle altre volte.-
-Grazie. Oggi sono felice.-
-Sono contenta di questo, davvero.-
Si salutarono con un abbraccio e Scorpius non vedeva l'ora di rivederla, perché il giorno prima il padre gli aveva promesso che avrebbe invitato Emma a pranzo e avrebbero chiarito.
Mentre Emma attraversava la stanza che portava alla porta principale una voce la fermò.
-Potter, vieni nel mio ufficio.-
Quella voce la riconoscerebbe tra mille. Si voltò.
-Non ho tempo Malfoy e so già quello che hai da dirmi, quindi è inutile perdere tempo.-
-Ti ricordo che siamo in casa mia e qui comando io e che tu voglia o no dovrai seguirmi nel mio studio.-
Detto questo Draco le voltò le spalle e lei dovette seguirlo per forza, per evitare l'ennesima sfuriata da parte del padrone di casa.
Appena arrivarono nello studio Malfoy chiuse la porta alle spalla della ragazza e la fronteggiò.
-Cosa volevi dirmi, Malfoy?- chiese con voce seccata.
Malfoy si prese un minuto per osservarla. Aveva una gonna nera con sopra un maglione rosso.
"Tipico dei grifondoro"pensò Draco.
Portava le scarpe con tacco nero che la rendevano ancora più attraente di quanto già lo fosse.
-Dobbiamo parlare.-
-Questo l'avevo capito anche io.- rispose scocciata Emma.
-Senti, mi dispiace per come ti ho trattata. Sono un emerito coglione. È che in questo periodo sono stressato e preoccupato e non ho pensato che le parole che ti ho rivolto potessero ferirti. Tu sei una delle ragazze più belle che io abbia visto in vita mia e mi piacerebbe tanto andare oltre quella semplice conoscenza. Se tu accettasi il mio perdono, mi renderesti l'uomo più felice della terra e questo vale anche per Scorpius. Ti prego di perdonarmi, perché non credo che ti ricapiterà mai di rivedere Draco Malfoy supplicarti e chiedendoti il perdono, quindi goditi al meglio questo momento.-
Emma rimase a bocca aperta. Non si aspettava questo discorso da parte di Malfoy.
-Malfoy... io... non so che dire.-
-Perdonami.-
-Io ti perdono Draco.-
-Grazie Emma.-
Draco si avvicinò di più a lei poggiandole le mani sulla vita. Lei invece mise le mani sul suo volto massaggiando le guance del serpeverde con i pollici.
Azzerarono la distanza che c'era tra di loro. Fu un bacio appassionato e lento. Draco chiese l'accesso con la lingua che non gli fu affatto negato.
Quando si staccarono Emma aveva le guance rosse e le labbra gonfie dal bacio di pochi secondi fa.
-Sei bellissima.- le disse Draco.
Lei gli sorrise.
-Comunque volevo chiederti una cosa.- continuò lui.
-Dimmi tutto.-
-Io e Scorpius volevamo che ti fermassi a pranzo con mia madre, sempre se non ti dispiace.-
-Mi piacerebbe tanto, ma non voglio disturbare.-
-Non disturbi affatto, anzi, la tua compagnia è piacevole, soprattutto per me.- concluse con un ghigno malizioso stampato sul volto.
-Sei il solito pervertito!-
Si baciarono di nuovo.
Draco le accarezzò i fianchi e la vita. Poi scese lungo il sedere, stringendolo. Questo provocò un gemito strozzato da parte di Emma, che intanto accarezzava con le dita i capelli biondo platino di Draco.
Il ragazzo risalì, riempiendosi le mani con i seni sodi di lei.
Si staccarono ansimanti.
-Forse è meglio andare.- disse lei, indicando la porta.
-Si, ma non hai risposto alla mia domanda.-
-Certo che resto.- gli rispose con un sorriso a trentadue denti.
Scorpius fu felice quel giorno. Il suo papà aveva mantenuto la sua promessa.
Draco era fiero di se stesso. Non si aspettava di fare un discorso del genere. Di solito non era molto bravo con le parole. Adesso lui stava intraprendendo una conoscenza con una ragazza, che non era basata sul sesso, ma sull'amore vero e proprio.
In realtà non aveva paura, perché in precedenza aveva amato sua moglie e aveva imparato a rispettarla.
Sperava di non perdere Emma, perché aveva già sofferto una volta e una seconda volta non sarebbe successa.
Anche Narcissa sembrava contenta di questa nuova unione. Non vedeva felice suo figlio dalla morte di Astoria e di tempo ne era passato.
Ma adesso quello che contava era il presente. Dovevano andare avanti e rifarsi una vita.
Draco pensava che Emma sarebbe anche potuta diventare una sorta di mamma per suo figlio. Sarebbero potuti diventare una famiglia felice come tutte le altre, senza ostacoli.
Ma chissà se sarebbe stato così, perché a volte la vita è imprevedibile.

Hey, scusate se è corto, ma oggi sono stata molto impegnata.
Un bacio.
-Angy💘

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