Tutte e quattro sedute al tavolo della cucina, si guardavano preoccupate. Erano a casa di Jessica, che le aveva invitate a pranzare con loro. Dopo il pranzo raccontò a Sarah e Vanessa quello che era successo con Nicole, e mentre lo raccontava si sentiva ancora più in colpa.
"Io non capisco di cosa ti preoccupi!" Sbottò Valentina. "Se l'è cercata. E poi non dimenticarti di quello che ha fatto a Daniele e..."
"Ti prego, non me lo ricordare." La fermò Jessica. Le faceva ancora male pensare a lui.
"Scusa." Le rispose Valentina sentendosi in colpa. "Provo a chiedere a uno dei suoi amici qualche informazione." Disse poi digitando sul cellulare.
"Ok, fallo. L'ansia mi sta uccidendo." Sospirò Jessica.
"Comunque, Valentina ha ragione. Perché te ne preoccupi tanto? Se Nicole lo avesse fatto a te adesso starebbe festeggiando." Le disse Sarah.
"Ma io non sono come lei... Io ho un cuore a differenza sua."
"Le stiamo dando troppa importanza. Non dovremmo fare i compiti?" Sbuffò Vanessa.
Valentina alzò gli occhi cielo. "Davvero hai voglia di fare i compiti?"
"Sì, soprattutto quelli di inglese." Rispose, prendendola in giro.
"Smettila." La fulminò Valentina.
"Oh Thomas, sei così eccitante! I tuoi bellissimi occhi azzurri, i capelli arruffati! Ti amo Thomas..."
Valentina si mise le dita nelle orecchie e si mise a urlare. "Lalalalalalala!" Poi vide che Vanessa aveva finito. "Solo a parlare di lui, mi fa diventare immatura. Dio quanto odio questa parola!"
"Immatura, immatura, immatura, immatura..." gridarono in coro Vanessa, Sarah e Jessica.
"Finitela! Mi dite di dimenticarlo e poi mi parlate di lui."
"E pensi che andando a letto con il suo migliore amico tu lo possa dimenticare?" Le chiese Jessica.
"Voi non avete idea di quanto sia bello Francesco."
"Che coincidenza, siamo state tradite tutte e tre dai nostri ex, e ora siamo innamorate da altri." Commentò Sarah.
"Già, ma il peggiore è stato Alex. Che coglione, vero Vanex?" Disse Vale.
Vanessa cominciò a sentirsi a disagio. Sentiva una strana sensazione dentro di sè ogni volta che ripensava a quando Alex l'ha tradita con Alexis, e continua ad avere paura che lui un giorno possa farlo di nuovo. Non voleva parlare di Alex, soprattuttodopo che loro lo avevano definito un coglione... E in effetti era così, ma lei lo amava comunque.
"Ok, torniamo all'argomento Nicole." Disse Vanessa, cambiando discorso. "Ti ha risposto il suo amico?"
Valentina controllò il cellulare. "Sì. Dice che proprio adesso voleva andare in ospedale.... Mi chiamerà e mi darà notizie."
"Io ho paura."
"Smettila di avere paura. Scommetto che domani tornerà a scuola come se niente fosse e si vanterà della sua cicatrice sulla testa." Disse Valentina rivolgendosi a Jessica.
"E se fosse morta? Vi rendete conto in che guaio potrei finire? Ho 18 anni, potrebbero mettermi dietro le sbarre."
"Sì, ma solo se lo scoprono. Noi siamo le uniche a sapere di Nicole e faremo finta di niente. In fondo è stato solo un incidente." Disse Vanessa.
"Non credo che la interpreterebbero come un incidente." Disse abbattuta.
In quell'esatto momento Jessica vide suo padre entrare in cucina.
"Papà... che ci fai qui?"
"Voglio parlare con te, Jessica."
"Io non voglio. Vattene via!"
"Non me ne andrò finché non abbiamo parlato."
Lei sbuffò. "Se non te ne vai tu allora ce ne andiamo via noi. Ti sconsiglio di rimanere. La mamma torna a casa tra poco." Disse uscendo dalla cucina. Vanessa, Valentina e Sarah la seguirono, ma prima che Sarah potesse uscire il padre di Jessica le afferrò la mano.
"Di cosa stavate parlando?"
"Perché lo chiede?" Chiese un pò spaventata.
"Ho sentito che parlavate di Nicole. Cosa l'è successo?"
"Non credo proprio siano affari suoi, a meno che non abbia una relazione segreta con lei."
"Senti ragazzina, attenta a come parli!" Disse scuotendole il braccio.
Si sentì la porta d'ingresso aprirsi e chiudersi e poi Matteo entrò in cucina.
"Perché sei qua?" Chiese.
Il padre lasciò la mano di Sarah.
"Non sono qui per te." Disse.
"La cosa mi fa piacere, ma mi farebbe molto più piacere se te ne andassi." Disse Matteo mettendo un braccio attorno all spalla di Sarah.
"Credi di essere qualcuno, per mandarmi via da casa mia?"
"Essendo l'unico uomo in questa casa credo di avere il dovere di proteggere la mia famiglia."
"Sta attento. Solo perché non vivo più con voi, questo non vuol dire che non sia tuo padre e che non debba rispettarmi."
"Non meriti il rispetto di nessuno dopo ciò che hai fatto, quindi vattene."
Suo padre alzò la mano e tirò un pugno verso Matteo, ma invece di colpire lui, per un piccolo movimento di Sarah, il suo pugno andò a finire sul mento di lei.
"Ora me ne vado?" Disse impassibile, approfittando del fatto che Matteo era troppo occupata a guardare Sarah per ripagarlo.
Sarah si massaggiò il mento lentamente provando un leggero dolore alla mascella, mentre Matteo aprì il frigorifero e tirò fuori una bustina di ghiaccio.
"Ti fa male?" Chiese accarezzandola.
"Non tanto. Per favore non dire niente a Jessica. È già incasinata di suo."
Matteo aggrottò la fronte. "Perché? Cosa è successo?"
"Niente." Disse togliendosi il ghiaccio dal mento. "Vado un attimo a guardare cosa stanno facendo. Torno tra un pò."
Lo baciò sulla guancia e poi andò da Jessica.
"Sarah, che fine avevi fatto?" Le chiese Vanessa.
"Avevo incontrato Matteo." Disse facendo una piccola smorfia per il dolore.
"Mio padre se n'è andato?" Chiese Jessica.
Lei annuì.
Il telefono di Valentina in quel preciso momento cominciò a vibrare. Lei guardò la schermo.
"È l'amico di Nicole." Disse preoccupata.
Jessica cominciò ad innervosirsi. "Rispondi." Disse alla fine.
Valentina accettò la chiamata e si portò all'orecchio il cellulare.
"Pronto... Sei andato?... Come sta?..."
Il battito cardiaco di Jessica aumentava sempre di più. Cominciò a mangiarsi le unghie in preda al panico, poi vide che Valentina aveva messo giù.
"Che cosa le è successo?" Chiese.
"È paralizzata." Disse Valentina.
《It's me! A volte mi dispiace dover scrivere certe cose, ma se no la storia non va avanti!!! :( Comunque vedo che la mia storia vi piace sempre di più :) Mi rendete felice. Grazie!! ;*》
