Capitolo 6

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Le vacanze estive finirono e arrivò il primo giorno di scuola. Valentina, nonostante avesse insistito per non andare a scuola, sua madre la costrinse perché era l'utlimo anno e non poteva ritirarsi proprio ora. Jessica invece decise di non andare più a scuola, doveva curarsi del suo bambino e non aveva intenzione di girare per i corridoi della scuola con il suo pancione.

Arrivate al loro punto di incontro, i gradini della scuola dove si ritrovavano sempre, Vanessa e Vale si accorsero che mancava Sarah. Le mandarono un messaggio ma non rispondeva quindi decisero di aspettarla ancora un pò, ma pochi minuti dopo suonò la campanella e loro dovevano entrare.

Sarah si trovava al parcheggio della scuola con Matteo che aveva deciso di accompagnarla. Erano così occupati a baciarsi che non si accorsero di che ore fossero e che la campanella era già suonata. Dopo un pò lei controllò il cellulare.

"Merda! Sono in ritardo, devo andare." Disse aprendo la portiera della macchina.

"Di già?"

"Sì, anche se non ho voglia di fare 5 ore di lezione."

"Hai voglia di marinare?" Le chiese Matteo.

"Mmmh... Marinare il primo giorno di scuola? L'idea mi piace!" Disse richiudendo la portiera.

Sarah e Matteo si allontanarono dalla scuola e piuttosto che andare in un luogo appartato dove nessuno li avrebbe potuto riconoscere, andarono al centro commerciale. Fecero una breve colazione e poi girarono per i negozi nonostante Matteo non fosse d'accordo. Mentre lui aspettava, Sarah si provava diversi vestiti nel camerino.

"Che ne dici?" Sarah uscì indossando un abito corto aderente, senza spalline, color prugna.

"Che sono annoiato." Sbuffò Matteo.

Si presero e si baciarono e intanto passava una signora che teneva per mano una bambina e fece un piccolo verso per farli smettere. Loro due se ne accorsero ed entrarono nel camerino per continuare. Matteo cominciò ad accarezzarle i fianchi con una mano e con l'altra cercava di aprire la cerniera dell'abito.

"Ma che fai? Vuoi farlo qua?" Gli domandò Sarah. Matteo non le rispose e continuò.

"Dai potrebbero aprire da un momento all'altro la tenda e trovarci qui."

"Ma io ti voglio."

"Anche io ma non qui e non ora..."

Lui Sbuffò.

"Piuttosto andiamo via, non ho soldi per comprare queste cose." Disse Sarah

"Ok."

Dopo essere usciti si diressero a un luna park. Non c'era molta gente, più che altro c'erano molte coppie e alcuni bambini.

Si fecero un giro nella ruota panoramica dove passarono tutto il tempo ad abbracciarsi e baciarsi, poi andarono sulle montagne russe. A ogni discesa quella sensazione di vuoto tormentava lo stomaco di Sarah ma allo stesso tempo sentiva una forte adrenalina. Quando sono scesi, Sarah pensava di dover vomitare la colazione ma si trattenne.

Poi passarono agli autoscontri. Matteo prendeva in mano il volante e cercava di schivare chiunque gli venisse vicino; Sarah non si preoccupava molto, ma quando due coppie di bambini li urtarono lei colpì la testa al volante. Uno dei due bambini rise di lei e il gioco finì.

"Tutto bene?" Le chiese Matteo mentre lei si massaggiava la fronte.

"Sì."

Matteo si guardò l'orologio. "Sono quasi le una. Forse dovremmo tornare a casa."

"Di già? Io volevo vendicarmi di quel bambino."

"Lascia stare."

Matteo riaccompagnò Sarah a casa sua. Non arrivò proprio davanti a casa sua, si fermò un pò prima per non far sospettare niente ai suoi genitori.

"È stato il primo giorno di scuola più bello della mia vita." Gli disse a lui.

"Sono felice di averlo reso tale. Ci sentiamo dopo?"

Sarah annuì, lo salutò e tornò a casa.

Sua madre e suo padre erano già in cucina ad aspettarla.

"Sarah! Dove sei stata?" Chiese sua mamma.

"Se non sbaglio la scuola finisce all'una quindi non sono mica in ritardo." Disse controllando l'ora sul cellulare.

"Ma tu non sei stata a scuola." Le disse sua mamma incrociando le braccia. Era evidente che l'avevano scoperta ma si chiedeva come.

"Stamattina ci è arrivato un messaggio dalla tua scuola in cui diceva che non eri presente. Si può sapere dove sei stata?" Chiese suo padre.

"Beh... Sono stata con Matteo." Ammise.

"Il primo giorno di scuola e già cominci a fare la ribelle? Non voglio immaginare come proseguirà il resto dell'anno scolastico."

"Ho saltato solo una giornata, niente di ché. E poi il primo giorno di scuola non si fa mai niente di sostanziale quindi non ho perso niente."

Sua madre si accorse del bernocolo che le stava crescendo sulla fronte.

"Ma cosa ti sei fatta?" Disse avvicinandosi a lei e sfiorandolo. Sarah si allontanò prima che potesse toccarlo.

"Non è successo niente, ho solo sbattuto la testa per distrazione." Disse evitando di accennare al luna park.

"La prossima volta stai più attenta... e che non succedano più trasgressioni del genere." Disse suo padre

"Sissignore!" Sarah si allontanò.

La sera, dopo aver mangiato si chiuse in camera sua a guardare la tv. Passavano ore ma non riusciva ad addormentarsi così verso le 2 e un quarto del mattino mandò un messaggio a Matteo con un cuoricino, non avendo nient'altro da fare, ma a sua sorpresa lui le rispose subito con un altro cuore.
"Come mai sei sveglio?" Gli chiese lei.
"Non ho voglia di dormire e pensavo a te."
"Neanche io riesco a dormire. Vorrei che tu fossi qua."

Matteo non le rispose più e mentre lei aspettava un suo messaggio guardava il soffitto pensierosa. Pensava a tutto, alla sua giornata alternativa il primo giorno di scuola, a quando andavano in palestra insieme, a quando si sono messi insieme.

Guardò di nuovo il telefono e nessun segno di lui. Era passato un quarto d'ora ormai quindi Sarah ci rinunciò e si forzò a dormire. Sapendo di non riuscirci, il telefono che lampeggia la salvò dal suo obbligo.
"Sbrigati, ti sto aspettando! Vieni giù!"

Sarah era confusa. "???"
"Non posso scavalcare il cancello di casa tua. Aprimi."

Sarah sembrava ancora più confusa. Si porse verso il balcone di camera sua e vide Matteo che aspettava impaziente dietro al cancello. Corse subito giù, aprì il cancello e poi uscì.

"Quando ti ho detto che vorrei che tu fossi qua,  non intendevo che tu dovessi venire per davvero!"

"Lo so, ma avevo voglia di vederti."

Sarah lo abbracciò e lo porto al giardino nel retro della casa.

"I miei mi hanno beccata." Disse lei mentre erano distesi nell'erba accanto alla piscina.

"L'hanno presa bene scommetto."

"Benissimo! Erano così orgogliosi di me! Avresti dovuto vederli, erano felicissimi."

Matteo ad un certo punto si alzò e si mise davanti alla piscina.

"Hey Palomba, vieni?" Chiese a Sarah.

"A quest'ora? Sei pazzo Barbieri?"

"Quante pazzie avremmo fatto oggi? Finiamo in bellezza no?"

Sarah si lasciò convincere, tanto una cazzata in più non faceva differenza. Si spogliarono entrambi rimanendo con la biancheria intima. Lei si mise accanto a lui, si girarono dalla parte opposta della piscina, si presero per mano e insieme si buttarono all'indietro dentro la piscina. Riemersero dall'acqua ridendo, poi lei lo abbracciò e lui la riempì di baci.

It's me! So che questo capitolo non è un granché, però... boh, mi piaceva. Se vi piace continuate a votare e commentare. ;*

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