Era il giorno della partenza per Venezia.
Il treno doveva partire per le 10.15 ma Vanessa era già sveglia dalle 5 di mattina per l'ansia.
L'ansia non era perché andava a Venezia ma perché ci andava con Alex. Sarebbe potuto succedere qualunque cosa in quel viaggio quindi si preparò mentalmente al peggio.Per un attimo aveva anche pensato di annullare tutto ed evitare di partire ma non poteva rinunciare Venezia solo per Alex.
Quando arrivarono alla stazione ferroviaria c'era abbastanza gente, tutti che correvano di qua e di là con la paura di perdere il treno.
Mentre aspettavano l'arrivo del treno, i genitori di Vanessa e di Alex erano in piedi, riuniti in gruppo a parlare di chissà cosa, sua sorella stava cercando di decifrare la mappa che era attacata al muro mentre Alex era più in là a fumarsi una sigaretta pensieroso.
Per il momento Alex non le aveva ancora fatto niente che potesse mandarla in delirio. È stato anche tranquillo per tutto il viaggio in macchina ma Vanessa sapeva che da un momento all'altro quella sensazione di pace sarebbe svanita.
Controllò sul telefono l'ora vedendo che mancavano ancora dieci minuti all'arrivo del treno, poi si specchiò sulla fotocamera anteriore per assicurarsi di essere bella.
La faccia di Alex spuntò improvvisamente sullo schermo facendo sussultare Vanessa.
"Non sono così brutto." Commentò Alex.
Vanessa fece un lungo respiro cercando di ignorarlo.
"Non hai bisogno di guardarti allo specchio. Sei spettacolare, credimi." Continuò Alex gettando via la sigaretta e sedendosi sulla panchina accanto a lei.
Sapeva che quel momento di pace non sarebbe durato molto.
Vanessa mise via il telefono e si rivolse a lei."Ti chiedo solo una cosa: stammi lontano per tutto il viaggio."
"No, non potrei. Non riuscirei mai a starti lontano, non riesco neanche ad immaginarlo." Sbuffò Alex divertito.
Quando il treno arrivò salirono tutti in carrozza.
Come Alex aveva detto, Vanessa avrebbe dovuto sedersi accanto a lui.
Chissà perché, ma aveva la sensazione che non era un caso. Come non era un caso che i loro genitori si erano messi d'accordo per viaggiare insieme. E se fosse Alex l'artefice di tutto?Vanessa avrebbe voluto chiederglielo ma evitare ogni forma di comunicazione era la cosa migliore in quel momento.
Il treno partì e dopo soli 10 minuti Vanessa si era già annoiata.
Alex era seduto con i piedi appoggiati sul sedile davanti ed ascoltava musica tranquillamente.
Senza farlo apposta anche lei si sedette in quella posizione. Si sentiva più comoda.
Guardò il cellulare senza nessun messaggio in arrivo. Quella mattina aveva inviato un messaggio a Giovanni dopo una settimana che non lo sentì e gli disse che stava andando a Venezia. Non aggiunse i dettagli del viaggio, gli scrisse solo quello ma lui non le aveva ancora risposto.
Forse perché era ancora incazzato con lei... oppure la connessione internet non funzionava in treno.
Decise di aspettare ancora, prima di inviargli un nuovo messaggio.Dalla noia entrò nella galleria per guardare le vecchie foto. Ne aveva fin troppe ed era il momento di cancellarne qualcuna.
L'unica cosa di Alex che non aveva ancora eliminato in quel cellulare erano proprio le foto con lui.
Le aveva tenute per ricordo, ma era una pessima scelta se voleva dimenticarsi di lui.
Ne prese una a caso.