"E così... Tu e Manuel state insieme?" Chiese Aurora sputando la gomma che aveva in bocca e prendendosene un'altra. Jessica stava per risponderle ma decise di ignorarla e continuare a pulire il bancone, almeno così sarebbe rimasta zitta e avrebbe smesso di fare domande. E invece no, Aurora continuò:
"Sto parlando con te. Mi hai sentita?"
Jessica alzò gli occhi al cielo. "Sì che ti ho sentita."
"Allora perché non mi rispondi?"
"Perché non sono affari tuoi." Rispose e continuò a pulire. Si sentì addosso gli occhi di Aurora che la continuava a fissare e la cosa le dava abbastanza fastidio. Non riusciva più ad ignorarla, quindi alla fine sbuffò.
"Si può sapere perché mi fissi?"
"Ti infastidisce?" Chiese Aurora con un mezzo sorriso.
"Sì!"
"Affari tuoi." Alzò le spalle, poi si voltò per andarsene. Incontrò Manuel ed entrambi si guardarono e sbuffarono, poi lui venne verso Jessica.
"Che problemi ha quella?" Chiese.
"Tanti. Non la sopporto più." Sbuffò Jessica guardando l'ora. Altre due ore e sarebbe tornata a casa.
"Tranquilla, sei solo ai primi mesi. Con il tempo vedrai che peggiorerà." Rispose Manuel.
"Cosa? Stai scherzando?" Chiese Jessica con una faccia disperata.
"Niente affatto, ma ci sono io qui." Disse lui facendole l'occhiolino e prendendole le mani. Jessica gli sorrise e poi si voltò perché erano entrati una signora e una bambina.
"Salve. Posso avere del caffè?"
"Certo." Rispose Jessica e si girò verso la macchinetta del caffè.
"È la tua fidanzata?" Chiese la bambina a Manuel con un enorme sorriso stampato in faccia.
Manuel rise mentre la signora mandava un'occhiata alla figlia. "Ehm... Non proprio."
"Come 'non proprio' o è sì o è no." Riprese la bambina.
"Diciamo che ci siamo quasi." Le bisbigliò lui.
"Jessica, smettila di fare domande personali!" Disse la signora alla figlia.
"Ti chiami Jessica? Anche io mi chiamo così." Disse Jessica girandosi e porgendo il caffè alla donna.
"Abbiamo molte cose in comune. Per esempio il gusto per i ragazzi." Scherzò la bambina guardando Manuel.
"Già, su questo sono d'accordo anche io." Replicò Manuel.
"Perdonatela, ha solo 8 anni e si comporta come non dovrebbe." Intervenne la donna, poi prese la mano della figlia ed andarono a sedersi ad un tavolo.
"Sai, quella bambina mi ha rallegrato la giornata." Disse Manuel; Aurora passò davanti a loro e gli mandò uno sguardo agghiacciante.
"Ed ecco che basta un solo sguardo di Aurora e la giornata ritorna al punto di prima." Commentò Jessica. "Non vedo l'ora di uscire da qui."
"Ti andrebbe di farci un giro quando finiamo?" Propose Manuel.
"Un giro? Ma non è un pó troppo tardi?" Domandò Jessica riferendosi al fatto che ormai erano le 8 passate ed era già buio.
"E allora?" Manuel alzò le spalle.
"Va bene." Alzò anche lei le spalle.
Quando terminarono di lavorare, si preparano per uscire intanto che il locale stava chiudendo. Aurora era sempre l'ultima che usciva perché voleva assicurarsi di mettere tutto in ordine e impostare l'allarme. Jessica e Manuel la trovarono fuori che stava pulendo ancora i tavoli che erano già puliti e lei li fermò subito.