Capitolo 25

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Jessica entrò nella pizzeria dove lavorava Manuel e si diresse alla cassa.

"Hey, come va?" Le chiese Manuel.

"Bene. Tu?"

"Bene." Gli sorrise Manuel. "Volevi qualcosa?"

"Una lattina di Thè."

"Sei venuta solo per quello?"

"Sì, è che sto morendo di sete e passavo di qui."

"See. Tutte scuse." Disse Manuel scherzando.

"Che vorresti dire con questo, scusa?" Jessica gli sorrise.

"Dì la verità. Sei venuta solo per vedere il sottoscritto."

"Convinto tu..." Gli sorrise.

"Hey Manuel! La smetti di flirtare con i clienti? Piuttosto vai a prendere le ordinazioni al tavolo nunero 7." Urlò una cameriera da infondo. Era quella stessa cameriera che l'altra volta disse a Sarah e Jessica mentre masticava la gomma, di andare a servire il tavolo dove erano seduti Matteo e Nicole.

Manuel la ignorò e tornò a parlare con Jessica. "Ehm..  Quella che hai appena sentito urlare si chiama Aurora, ma non farti ingannare dal nome, la sua personalità è completamente diversa." Disse facendo una smorfia.

"Mi sembra un pò nervosetta." Commentò Jessica.

"Lo è sempre, ma ultimamente è davvero una rompicoglioni. Da quando due delle nostre cameriere se ne sono andate dobbiamo lavorare il doppio e continua ad assillarmi."

Jessica ci pensò un attimo. Da quando suo padre era andato via di casa, sua madre faceva fatica a coprire i costi che un tempo sosteneva suo padre. Improvvisamente la loro casa sembrava essere diventata più grande, le quote delle bollette erano salite e sua madre si trovava anche in difficoltà a pagare l'assicurazione della macchina che un tempo se ne occupava suo padre. Non voleva di certo passare da una delle ragazze più popolari della scuola a una con problemi economici, così ne approfittò dell'occasione.

"Vi serve una cameriera?"

"Sì, vorresti offrirti?" Le chiese Manuel con gli occhi che brillavano.

"Beh, sì." Jessica alzò le spalle.

"Non sai quanto sono felice! Vado ad avvertire il nostro capo, Andrea." Disse Manuel correndo e sparendo in una porta. Ritornò poco dopo con un enorme sorriso stampato sulla faccia seguito da un uomo alto e con i capelli grigi.

"Salve. Io sono Andrea." Disse stringendo la mano a Jessica.

"Jessica, piacere."

"Spero che Manuel non stesse scherzando quando è precipitato nel mio ufficio dicendo di aver trovato una cameriera. Lui è un vero burlone e a volte mi fa anche questi scherzi."
"No, non scherzava. Pensavo di offrirmi se vi serviva qualcuno, però sono disponibile solo al pomeriggio e alla sera perché di mattina sono a scuola."

"Non c'è problema! Puoi già dichiararti uno dei nostri. Ti andrebbe bene se cominciassi oggi come giorno di prova e domani mettiamo tutto all'iscritto?" Le chiese Andrea. Jessica annuì e Andrea diede a Manuel il compito di seguirla ed insegnarla. Lui tutto eccitato trascinò dietro al bancone Jessica e cominciò a darle istruzioni.

"Ok, questa è la cassa. Per emettere uno scontrino devi scegliere i prezzi e poi schiacciare questo bottone... Qui teniamo tutte le bibite. Sono suddivise in alcoliche e analcoliche. Attenta a non servire quelle alcoliche alle minorenni... I vassoi sono qui e puoi prendere questi bloc notes per le ordinazioni... Quando squilla il telefono rispondi subito. Fanno molte ordinazioni a domicilio e devi appuntarti e chiedere sempre la conferma della via... Tutto chiaro?"

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