Capitolo 34

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"Scusi, potrei avere due bicchieri di Vodka?" Chiese una ragazza avvicinandosi al bancone della pizzeria. Visto che la ragazza sembrava dimostrare di avere più di 18 anni, Jessica glieli preparò senza problemi e la ragazza li prese portandoli al suo tavolo.

"Ma che fai?" Chiese Aurora a Jessica.

"Cosa c'è?"

"Hai servito dell'alcol a dei minorenni."

"Non mi sembra una minorenne quella ragazza. Le darei minimo 20 anni." Replicò Jessica.

"E anche alla sua amica seduta accanto a lei daresti 20 anni?" Chiese Aurora indicando il loro tavolo. Jessica guardò la ragazza che aveva i due bicchieri di Vodka sedersi ad un tavolo con un'altra ragazza mora dandole l'altro bicchiere di Vodka. Si accorse che l'altra ragazza sembrava abbastanza piccola e che dovesse avere massimo 14 anni.

"Ehm... Non l'avevo visto. Scusa." Disse Jessica.

"Le scuse preparatele quando ci denunceranno." Replicò Aurora.

"Massì, un bicchiere di Vodka! Sarà la sua prima volta. Niente di chè." Jessica alzò le spalle e cominciò a pulire il bancone.

Alzò lo sguardo quando la porta si aprì per far entrare nuovi clienti e guardò un'attimo quella persona che stava entrando fino a quando non realizzò chi fosse. Era suo padre e sembrava diverso dall'ultima volta in cui lo aveva visto. Aveva la barba più folta e i capelli erano piu scuri come se si fosse fatto la tinta. Era seguito da una donna che pareva della sua stessa età bionda e con un trucco pesante sulla faccia. Entrambi si sedettero al primo tavolo libero e sembravano molto intimi. Jessica intuì che suo padre doveva aver trovato una nuova compagna e a prima vista le stava già sul cazzo.

"Vai a servire quei due al tavolo 2." Disse subito Aurora.

Jessica spalancò gli occhi. "Cosa? No, per favore no." Non voleva vedere suo padre e non voleva essere visto da lui.

"Come scusa? Adesso ti rifiuti anche di servire ai tavoli?"

"Ti prego, mandami ad un altro tavolo, ma non quello. Non potresti andarci tu o Manuel? Per favore."

"Manuel sta mettendo a posto il magazzino e io devo far rifornimento di acqua. Vai subito a servire quel tavolo o saranno guai per te." Disse Aurora in tono minaccioso e poi si allontanò.

Jessica le fece la linguaccia e poi si prese forza ed attraversò il locale fino ad arrivare al tavolo dov'era seduto suo padre e la sua compagna. Decise di essere fredda e comportarsi come si comporterebbe con gli altri clienti. Avrebbe fatto finta di non conoscerli e prendere semplicemente le loro ordinazioni.

"Ciao. Cosa volete ordinare?"

La donna fu quella che la notò per prima e le fece un grazioso sorriso. Poi anche suo padre alzo la testa e corrugò la fronte.

"Jessica?" Domandò.

Jessica assunse una posizione scocciata aspettando che le dissero cosa volevano prendere.

"Ehm... Cosa prendete?" Ripetè.

"Jessica, non mi riconosci?" Chiese suo padre.

Jessica lo guardò per un attimo e poi sbuffò. "Scusate, ma ho molto lavoro da fare. Potete dirmi cosa volete prendere velocemente?"

"Prendiamo due toast e du birre. Grazie." Le disse la donna mentre suo padre continuava a fissare Jessica stupito dal suo comportamento.

Jessica si appuntò le ordinazioni e poi si voltò per andarsene. Mentre si allontanava sentì la donna mormorare a suo padre "Che bella ragazza. La conosci?". Si chiedeva se suo padre le avrebbe detto che era sua figlia, ma non ne voleva sapere niente.

Tornò al bancone per dare le ordinazioni, ma non c'erano nè Manuel nè Aurora. Provò a cercarli nella cucina, ma non erano neanche là.  Si diresse al magazzino ed aprì la porta. Quando entrò rimase di stucco per ciò che stava vedendo. Aurora e Manuel si stavano baciando e sembravano non accorgersene della sua presenza.
Jessica si sentì confusa. Pensava che Manuel odiasse Aurora e invece da ciò che stava vedendo lei gli teneva le mani sulla testa baciandolo e lui non sembrava volersi staccare.

Jessica decise di andarsene prima che la vedessero, ma quando si voltò inciampò su delle scatole cadendo per terra.

"Jessica, stai bene?" Chiese Manuel correndo da lei.

"Sì, sto bene." Disse lei alzandosi in piedi. "Scusate se vi ho interrotti. Ora tolgo il disturbo."

"Già, sarebbe meglio." Disse Aurora. Jessica uscì velocemente e Manuel la seguì.

"Hey aspetta." Disse lui.

"Cosa c'è?" Jessica sbuffò.

"Non pensare male. Io non..."

"Senti, non mi interessa niente di ciò che fai con Aurora e non devi darmi spiegazioni."

"Beh, a me sembri un pò nervosa." Disse Manuel.

"Non sono nervosa per te e Aurora."

"Ah sì. E per cosa lo sei allora?"

Jessica sbuffò di nuovo. "Ho appena visto mio padre. È qui con un'altra donna. Ecco perché sono nervosa."

"Ah." Fu tutto ciò che Manuel riuscì a dire.

Jessica si alontano da lui e tornò alla cassa e Manuel la seguì ancora.

"Comunque il bacio con Aurora non è stato niente. È che lei mi ha colto di sorpresa. Le ho solo chiesto di smetterla di prendersela con me e lei mi ha detto che l'avrebbe smesso se le avessi dato un bacio. Io con tono ironico le ho detto 'sì certo' ma evidentemente lei non lo aveva capito e mi ha baciato."

"Sì, come no. Non ti sei neanche mosso." Disse Jessica.

"L'ho lasciata fare perché così dopo mi avrebbe lasciato stare. Dalla tua reazione deduco che la cosa ti abbia turbato molto. È per questo che volevo chiare."

Jessica pensò che luo aveva ragione e si chiedeva perché reagiva così se le cosa non dovrebbe interessarle minimamente.

"Senti, non devi chiarire niente. Non mi interessa se vi baciate e se state insieme." Disse alla fine.

"Io non starei mai con una come lei." Disse Manuel quasi ridendo.

Jessica alzò gli occhi al cielo. "Ammettilo, voi due vi piacete. Non fate altro che litigare e odiarvi, ma se vi odiate così tanto vuol dire che provate qualcosa."

"A me non piace Aurora. Mi piace un'altra... E tu lo sai benissimo." Replicò Manuel, prendendole la mano. Jessica ritrasse la mano, non appena vide suo padre e la sua compagna avvicinarsi alla cassa.

Preparò subito lo scontrino e glielo diede, ma suo padre insisteva con lei.

"Ti prego Jessica. Parliamo una volta per tutte."

"Non ho voglia né tempo di parlare. Devo lavorare." Disse lei freddamente.

"Per favore..."

"Vattene." Gli disse. Lui la guardò ancora un attimo sperando che potesse cambiare idea e alla fine decise di andarsene seguita dalla sua compagna.

Jessica ci rimase molto più male di lui. Odiava trattare le persone così, ma era certa che suo padre non lo avrebbe mai perdonato.

Manuel vide che stava male e allargando le braccia le disse:

"Vuoi un abbraccio?"

Jessica annuì e si fece abbracciare, sentendosi meglio.

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