Sofia.

432 14 3
                                    

Era Sabato mattina e Tommy ed Elena erano ancora nel letto, abbracciati.
Tommy si assicurò che la ragazza fosse ancora addormentata per poter organizzare perfettamente la sorpresa per il loro mesiversario: una rosa rossa, colazione in camera e poi una collana che Elena, mesi precedenti, aveva detto che le piaceva da morire.

Si alzò piano dal letto ordinando la colazione in camera, quando arrivò portò il carrello nella stanza, prese il vassoio che era sopra con tutte le cose da mangiare e ci mise vicino la rosa rossa e la custodia con la collana dentro.
Mise il vassoio sul letto e si avvicinò ad Elena, dandole dei baci per farla svegliare.

Elena: Mh, sono nel paradiso?
Tommy: Nel paradiso c'eri stanotte, ora sei nel limbo tra il purgatorio e paradiso.
Elena rise: Scemo.
Tommy le accarezzò il viso e le diede un bacio: Buon mesiversario amore mio.
Elena sorrise stringendolo a sé: Buongiorno e buon mesiversario amore.
Tommy: C'è una sorpresa per te.
Elena: Una sorpresa?
Tommy: Sì, mettiti seduta sul letto e la vedrai.
Elena: Ma fammi vestire prima.
Tommy: Ma siamo solo io e te, che te ne frega.
Elena scosse la testa, rassegnata, ed accennò una risata. Si mise seduta sul letto e vide quel vassoio.
Elena: Addirittura la rosa rossa?
Tommy annuì leccandosi le labbra: Le cose o si fanno bene o non si fanno, no?
Elena sorrise e si buttò sul ragazzo, baciandolo con passione: Ma quanto ti posso amare io?
Tommy: Mai quanto io amo te.
Elena sorrise e avvicinò il vassoio verso i due ragazzi e notò quella custodia. La afferrò e guardò confusa il ragazzo.
Elena: E questo?
Tommy: Il mio regalo per il mesiversario, no?
Elena rise: E questa vacanza non era già un regalo?
Tommy: Eh, questa era un regalo in più.
Elena sorrise e aprì la custodia, vedendo quella collana che desiderava da tanto.
Elena: No, non l'hai fatto seriamente.
Tommy: Vero, in realtà è un sogno e stai dormendo.
Elena: Potrei crederci, lo sai?
Tommy mise una mano sulla sua schiena nuda, accarezzandola: E se faccio questo, ci credi che è la realtà?
Elena: Non posso crederci, è quella che volevo io.
Elena afferrò la collana a la poggiò sul petto: Me l'allacci?
Tommy annuì. Le spostò i capelli su una spalla e le allacciò la collana.
Elena: Tu sei un angelo.
Tommy sorrise e l'abbracciò forte: Te lo meriti. Tu mi rendi così tanto felice, ed io sento che devo fare qualcosa per te.
Elena si staccò dall'abbraccio e gli accarezzò la guancia: Ma tu sei già perfetto.
Tommy: Posso dirti un segreto?
Elena: Vai.
Tommy: Sono sempre stato molto sicuro con le donne, e nella vita in generale. Ma quando sono con te mi sento sempre.. come posso dire, a volte non mi sento alla tua altezza. Sei così.. meravigliosa. Ed io un coglione.
Elena scosse la testa. Afferrò il vassoio con la colazione mettendolo per terra e fece sdraiare Tommy per poi mettersi sopra di lui.
Elena: Non le devi nemmeno pensare queste cose. Tu per me sei perfetto, sei letteralmente tutto ciò che ho sempre desiderato. Ed io ti amo. Ti ho sempre amato, continuo ad amarti e probabilmente sei l'amore della mia vita. E non me ne pento, perché il destino non poteva farmi un regalo più grande.
Tommy sorrise nel sentire quelle parole e la strinse forte, chiudendo gli occhi.
Tommy: Ti amo.
Elena: Non hai idea di quanto io ami te.
Tommy baciò appassionatamente la ragazza, stringendo la pelle nuda della ragazza con le dita.
Elena: Mh, piani della giornata?
Tommy: Tu cosa vorresti fare? Musei, passeggiate?
Elena scosse la testa: Niente di queste cose.
Tommy: E cosa vuoi fare?
Elena: Fare l'amore con te per tutto il giorno, abbracciarti, baciarti.
Elena si chinò su di lui ed iniziò a baciarlo con foga, finendo per fare l'amore.

----------------------------------------------------------

Intanto a Roma Lele, Bianca, Alice, Lorenzo e Sara stavano facendo colazione, parlando del più e del meno.
Emiliano uscì dal garage, chiudendo piano la porta.
Emiliano: Buongiorno a tutti.
Bianca: Ciao Emiliano, dormito bene?
Emiliano: Sì, io sì. Anna non tanto.
Lele: Perché?
Emiliano: Da quando Tea ha detto che potrebbe partorire da un momento all'altro ad ogni movimento della bimba scatta, e ha paura.
Lele: Poverina..
Emiliano: Sì. Ma oggi chiudo il negozio per tutto il giorno. Resto con Anna, cerco di farla rilassare il più possibile, e soprattutto c'è un altro grande problema.
Sara: Ovvero?
Emiliano: Eh. Passeggino, biberon, fasciatoio, seggiolino, lettino. Non so nemmeno cos'altro comprare. E soprattutto quando comprarli.
Lele: Hai detto che oggi il negozio è chiuso, giusto?
Emiliano annuì.
Lele: Magari possiamo fare che oggi pomeriggio io e Alice ti accompagniamo a comprare queste cose, e Sara può restare con Anna.
Emiliano: Ma magari, anche perché io non saprei nemmeno da dove iniziare. Da un padre di 6 figli posso solo imparare.
Lele accennò una risata: Non ti preoccupare, oggi pomeriggio andiamo.
Emiliano: Grazie Lele. Sara, per te è un problema?
Sara: Ma figurati! Tanto a casa ci devo stare comunque, quindi.
Emiliano: Perfetto. Ora le organizzo una bella colazione in camera, le ho preso anche una rosa rossa.
Bianca: Certi uomini non pensavo che esistessero ancora.
Lele: Ehi, che vuoi dire cioccolataia?
Bianca: Che non mi regali una rosa da secoli e non mi porti la colazione a letto da anni.
Emiliano rise: Bianca, sono sicura che Lele rimedierà domani.

Un Medico In Famiglia - alcuni anni dopoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora