Tu chiamale se vuoi.. emozioni.

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Quella notte Elena e Tommy erano rimasti fuori casa, senza nemmeno avvertire gli altri. Erano stati travolti dalla passione, dall'amore; ne erano stati travolti così tanto che avevano fatto l'amore per tutta la serata e per tutta la notte.
Erano le 5 del mattino, e i due erano ancora nudi nel letto, a riempirsi di coccole, a baciarsi e, tra un bacio e l'altro, scambiarsi delle frasi.

Tommy: Non sai quanto mi eri mancata.
Elena scosse la testa riprendendolo a baciare con foga: Non sai quanto mi eri mancato tu. Impazzivo per questo, e ci resterei altre ore così.
Elena sorrise, dandogli un bacio.
Elena: Giorni.
Elena gli diede un altro bacio.
Elena: Una vita intera con te.
Tommy sorrise e le diede un bacio, per poi avvolgerla con le braccia e stringerla contro il petto, restando in silenzio per qualche minuto.
Tommy, dopo qualche minuto di silenzio nel quale le accarezzava solo i capelli e la stringeva, esordì con: Se vuoi passare una vita intera con me, sai che dobbiamo tornare a casa, vero?
Elena: Non me lo ricordare, ti prego.
Tommy: Qualcuno tra noi due deve pur restare con i piedi per terra e sulla realtà, o sbaglio?
Elena chiuse gli occhi, sbuffando, e fece cadere la testa sul petto nudo del ragazzo: Non ci voglio tornare a casa. E poi che cosa diciamo, esattamente, agli altri?
Tommy: Non lo so, improvviserò io. Per ora pensa solo a baciarmi un altro po', e poi.. andiamo.
Elena sorrise, si mise sui suoi gomiti e lo baciò con passione per diversi minuti. Quando Tommy realizzò che si stava per ripetere la stessa situazione, si staccò dal bacio sospirando e inarcò la testa.
Tommy: Rivestiamoci, è meglio fidati.
Elena scosse la testa ridendo e uscì dal letto nuda, rivestendosi sotto gli occhi attenti del ragazzo che seguiva ogni suo movimento.
Elena: Io l'ho fatto, sei tu quello che resti imbambolato nel letto, a fissarmi.
Tommy rise e si alzò anche lui, rivestendosi velocemente. Mise il libro di storia nello zaino e diede un ultimo bacio ad Elena. Poi afferrò il telefono e sbuffò.
Tommy: 24 telefonate da parte di papà, 4 da Sara e 5 da tuo padre. Poteva andare peggio?
Elena afferrò il telefono e sgranò gli occhi: A me è andata peggio. 43 telefonate perse da papà e 9 da tuo padre.
Tommy ed Elena scesero le scale velocemente, arrivando verso la vespa nel bel mezzo del buio e si misero velocemente i caschi.
Tommy: Non è che siamo morti, di più.
Elena: Zitto e metti in moto.

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I due arrivarono davanti casa poco prima delle 6, con dei cornetti caldi cercando di addolcire la loro futura punizione ed entrarono silenziosamente in casa. Stranamente, nonostante tutto, erano tutti a dormire. Tutti tranne Anna ed Emiliano, che erano in cucina. La prima, che cercava di studiare e nel frattempo allattava Sofia, Emiliano invece preparava la colazione per Anna.
Elena e Tommy entrarono silenziosamente in cucina e posarono i cornetti caldi sul tavolo.

Elena: Buongiorno a tutti.
Anna: Ah, eccoli i due fuggiaschi. Ieri erano neri papà e zio.
Emiliano annuì ridendo, versando del caffè in quattro tazze, una per sé mentre le altre tre per gli altri.
Tommy si sedette sospirando: Mamma mia, tra un'ora o poco meno saremo morti.
Elena scosse la testa sorridendo e bevette il caffè: Almeno vi ho portato dei cornetti caldi.
Emiliano: Uh, e di questo ve ne siamo grati, fidatevi.
Anna sorrise, staccando dal seno Sofia che aveva appena finito di bere il latte, e si rivestì: Sono restati svegli fino a 00:30. Visto che praticamente sono stata sveglia tutta la notte, potrei coprire un po' tutto.
Elena: Tipo?
Anna passò Sofia ad Emiliano, che iniziò a cullarla per farla rilassare, e addentò un cornetto: Tipo potrei dire che siete tornati per l'1:15? Però per il prima dovete improvvisare voi.
Tommy annuì, finendo di bere il caffè: Ci potrebbe stare. Alla fine dalla prima guerra mondiale alle guerra fredda sono quasi cento anni, ci vuole del tempo per studiare.
Emiliano rise, scuotendo la testa: E per quei succhiotti sui vostri colli?
Elena sospirò: Lividi?
Anna: Lasciamo stare va', è meglio fid-
Lele: Ah, buongiorno. Ecco i fuggiaschi. Ma vi siete completamente impazziti?
Elena chiuse gli occhi, mentre Tommy sospirò.
Tommy: Stavamo studiando.. abbiamo perso la cognizione del tempo zio.
Lele: In questo momento dovreste solo ringraziare che sono le 6:30 e non posso mettermi ad urlare. Se dovete stare fuori tutta la notte, avvertite cazzo. Sapete cosa abbiamo provato io e Lorenzo? E Sara? Bianca?
Elena: Non volevamo. Scusaci papà.
Lele: Trova scuse più convincenti, magari senza quei cosi orribili sul collo e chissà dove altro ce li avete.
Tommy: Scusaci.
Elena: Però, ti giuro, che abbiamo studiato e che oggi andrà benissimo.
Lele si versò un po' di caffè e si sedette arrabbiato: Deve andare bene. E' l'ultima settimana prima della maturità e se ti, anzi vi, fate bocciare mi arrabbio come non mi avete mai visto, fidatevi.
Tommy annuì, seguito da Elena.

Un Medico In Famiglia - alcuni anni dopoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora