Un Medico In Famiglia - alcuni anni dopo

Uno su cento ce la fa a superarlo..

La porta suonò e Lele si alzò, avvicinandosi alla porta, e la aprì per poi urlare.
Lele: Noo, e tu che ci fai qui?
Giulio scoppiò a ridere e abbracciò l'amico: Disgraziato, ciao amico mio.

I due si abbracciarono a lungo, non si vedevano da così tanto che sembrava un'eternità. Non erano mai stati affettuosi, ma erano come fratelli e stare lontani era una tortura.
Giulio: Ah, ma qui siamo al completo.
Giulio rise e si staccò dall'abbraccio ed andò ad abbracciare Bianca per poi andare davanti ad Alice e fare il bacia-mano, per fare lo scemo come sempre.
Giulio: Madame, sei sempre più bella.
Alice rise: E tu sempre più scemo. Vieni qua.
Giulio sorrise e si abbracciarono a lungo; erano migliori amici da quando sono nati, praticamente.

I quattro si sedettero e Giulio sospirò.
Giulio: Lele, non dirmelo. Non dirmi che mi sono perso il primo incontro tra la tua ex moglie e la tua moglie attuale.
Bianca gli diede uno schiaffo ridendo: Ti dirò che mi sta simpatica.
Alice: E siamo amiche.
Giulio: Perfetto, possiamo fare una cosa a 4.
Lele rise scuotendo la testa: Sei il solito scemo. Irma? Pietrino?
Giulio: Sono rimasti a Londra, dovrebbero scendere tra pochi giorni. Non puoi capire quanto è cresciuto Pietrino.
Lele: Immagino. Qua stiamo invecchiando, non c'è niente da fare.
Giulio: Parla per te.

Quando gli altri sentirono la voce di Giulio, tutti scattarono verso di lui ad abbracciarlo e a riempirlo di domande e, come al solito, Giulio riempì il tutto con battute sarcastiche e poi andò subito a conoscere i nuovi piccoli della casa: Sofia e Matteo.

Cettina sentì il forno suonare, segno che la lasagna era pronta, quindi tutti si sedettero a tavola e iniziarono a mangiare, tranne Elena che, come suo solito, cercava di mangiare il meno possibile; il solo odore del cibo la faceva vomitare.
Anna: Elena, ma non mangi?
Elena scosse la testa: Devo essere una damigella una perfetta.
Emiliano: Il matrimonio è rimandato ragazzi, seriamente. Non ci sembra il caso di farlo in queste condizioni.
Sara scosse la testa: Non se ne parla nemmeno. Voi vi sposerete, è tutto preparato.
Anna: Ma se abbiamo disdetto tutto.
Nonna Enrica: E noi abbiamo disdetto la vostra disdetta. E' tutto pronto, manca solo il vostro abito, che andremo a prendere oggi pomeriggio tutte noi e ci sarà anche Giulia.
Emiliano si schiarì la voce: In realtà solo i suoi. Io il mio ce l'ho già..
Alice: Dai amore, andiamo oggi pomeriggio noi femmine.
Elena: Sì, così anche noi lo compriamo.
Maria: E le tue damigelle e testimoni saranno perfette come te.
Anna scosse la testa e finì di masticare: Ci rinuncio. Va bene. Ci sposeremo.

Dopo quella frase tutta la famiglia Martini applaudì e fecero un brindisi.

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Tutte le donne erano davanti casa Martini: Anna, Elena, Maria, Cettina, Alice, Bianca, Giulia, nonna Enrica, Sara e Tracy.

Maria: Andiamo con due macchine? O tre?
Alice: No, va bene anche con due.
Maria: Allora io mi carico zia, Elena, Bianca e Tracy.
Anna: Io mi carico Cettina, Giulia, Nonna Enrica, Sara.
Maria: Ma sai già dove andare?
Anna accennò un sorriso e annuì: Secondo te? Ho puntato i vestiti da mesi, ho i soldi da parte per tutti quante voi, e per i miei, vostri, due abiti. Seguitemi con la macchina.

Dopo qualche minuto arrivarono tutte quante nella boutique e tutti realizzarono che Anna era molto amica della commessa, visto che si salutarono col bacio.
Maria: Anna, ma quante volte sei venuta qui?
Commessa: Eh, spesso. La ragazza si è provata diversi vestiti, ed ha pensato a vestiti per tutti voi. Infatti Sandra, la nostra sarta, è pronta a prendere le vostre misure. Quelle di Anna le abbiamo.
Elena: Non vedo l'ora di vedere i vestiti.
Commessa: Che dici, Anna, la accontentiamo?
Anna annuì sorridendo ed afferrò un abito da sposa ed andò nel camerino insieme alla commessa per infilarselo e, dopo qualche minuto, uscì dal camerino con il vestito da sposa addosso.