Sospetti.

470 11 3
                                    

Passò una settimana dalla nascita della piccola Sofia, ed Anna era rientrata a casa da pochi giorni, dormendo poco e dedicando tutte le attenzioni e le energie verso Sofia. Per Emiliano era lo stesso: di giorno lavorava e di notte stava dietro sua figlia.
Il resto della casa era in subbuglio. Già lo era normalmente, con la nascita della piccolina lo era ancora di più.

----------------------------------------------------------

Era notte fonda ed Anna era in preda al pianto di Sofia. Andava avanti e indietro per la stanza, cullandola.

Anna: Amore mio, perché non dormi? Ti prego, vienimi incontro.
Emiliano rise guardando quella scena ed andò verso Anna: Sai che non ti capisce, vero?
Anna: Sono disperata, spero che capisca. L'ho allattata, l'ho cambiata, la sto cullando, perché piange?

Anna diede un bacio sulla fronte a Sofia e riprese a cullarla: Amore ti prego, sveglierai tutta la casa.
Emiliano: Se prendessi il ciuccio?
Anna sospirò per poi annuire: E ciuccio sia, vediamo se aiuterà.
Emiliano aprì il cassetto dedicato alle cose per Sofia ed afferrò un ciuccio, tornò dalle due e mise il ciuccio in bocca a Sofia.
Anna: Oddio, forse si è calmata.
Emiliano: Sh, non lo dire troppo forte. Mettila nella culla, amore.
Anna la mise delicatamente nella culla e poi si buttò sul letto, sospirando: Dio mio, un po' di silenzio finalmente.
Emiliano sorrise e si sdraiò accanto a lei.
Anna: Emi, devo farti una domanda. Ho questo dubbio da quando sono rimasta incinta.
Emiliano si girò verso di lei e la guardò negli occhi: Dimmi tutto.
Anna: Ma secondo te io posso essere una brava mamma? Io non ho avuto un esempio, sono terrorizzata.
Emiliano sorrise ed annuì: Sarai una madre eccellente, all'altezza di ogni situazione o problema. Lo so che non hai avuto un esempio vero e proprio, ma io sono sicuro che tu ce la possa fare, anzi, che noi che la possiamo fare.
Anna sorrise e diede un bacio ad Emiliano: Secondo me le nostre madri ora saranno insieme, ci staranno guardando e saranno fiere di noi, di quello che abbiamo fatto e stiamo facendo.
Emiliano: Ne sono sicuro.
Anna si mise con la testa sul petto di Emiliano, chiudendo gli occhi e cercando di dormire almeno per un'ora, ma il suo piano andò in frantumi visto che dopo una sola mezz'ora Sofia riprese a piangere.
Anna si alzò immediatamente, cercando di non far svegliare anche Emiliano. Prese Sofia in braccio e iniziò a cullarla, e a parlarci.
Anna: Amore mio, ti prego, sh. Sennò svegli anche papà, perfavore.
Anna si sedette sulla sedia ed iniziò ad allattarla, notando che era molto affamata. Una volta finito, la prese in braccio nuovamente e cominciò di nuovo a cullarla, fino a che finalmente non si addormentò. Anna le diede un bacio sulla fronte, poi le diede una carezza ed infine la mise delicatamente nella culla. Si sdraiò anche lei, addormentandosi.

---------------------------------------------------------

A casa Martini era mattina presto e, come al solito, i nonni erano già in piedi, insieme ad Anna, Emiliano, la piccola Sofia che era nel passeggino.
Nonno Libero: E che ci fate voi svegli?
Nonno Libero si avvicinò alla piccolina e l'accarezzò, dandole qualche bacino: Amore di nonno, e tu come stai?
Anna sbadigliò, sbuffando: Lei benissimo, noi un po' meno.
Emiliano annuì prendendo il caffè: Sì. Io almeno sono riuscito a dormire tre/quattro ore. Anna a stento un'ora.
Anna annuì, prendendo il terzo caffè della mattinata: Non è cambiato nulla da quando era in pancia. Un diavolo di notte, un angelo di giorno. Guardatela, sembra la bambina più buona del mondo.
Nonna Enrica: Povera Annuccia.. amore, senti. Perché stamattina non provi a dormire un po'? Ce ne occupiamo noi di Sofia.
Anna scosse la testa: No nonna, non voglio crearvi disturbo.
Nonno Libero: Ma che disturbo Anna, ma ti pare? Ho cresciuto 5 nipoti, 5. Se Lele me lo avesse permesso, pure 6. Per non parlare dei miei pronipoti. Non ti preoccupare.

Un Medico In Famiglia - alcuni anni dopoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora