Ultimo primo giorno di scuola!

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Tommy la spinse sul letto e si mise sopra di lei, facendole il solletico.
Elena: No, ti prego Tommy.
Tommy continuò a farle il solletico per poi smettere ed avvicinarsi alle sue labbra e, proprio quando era vicinissimo alle sue labbra, la porta si aprì.

Bobò: Ma che cosa state facendo voi due?
Tommy si allontanò subito dalla ragazza, nel pieno panico.
Elena: Shh, che ci fai beccare. Chiudi sta porta Bobò.

Bobò chiuse la porta e si avvicinò ai ragazzi.
Bobò: Allora? Che state combinando?
Tommy: Ma.. niente. Stavamo scherzando.
Bobò urlò: E tu scherzi con mia sorella baciandola?
Elena: Che ti urli Bobò! Ti prego, parla piano.
Bobò: Voi parlate, ed io starò zitto.

Elena guardò Tommy, cercando di capire cosa volesse fare il ragazzo. Tommy fece un cenno con la testa per far capire alla ragazza che dovevano confessare.

Elena: Hai ragione Bobò, quello che hai visto è vero. Ma ti prego, stai zitto e non dirlo a nessuno.
Bobò sgranò gli occhi, incredulo: Cioè, voi due state insieme?
Elena fece le spallucce, non sapeva rispondere nemmeno lei a questa domanda. Non avevano mai messo in chiaro le cose, non sapeva se potevano definirsi una coppia di fatto, e quindi Tommy prese la situazione in mano.
Tommy: Sì, stiamo insieme Bobò. Ma da poco, ti prego devi essere nostro complice e non dirlo a nessuno o ci separeranno.
Bobò: Voi siete pazzi.. mamma mia. Perché non me lo avete detto prima?
Elena rise: Perché sapevamo come avresti reagito. Esattamente così.
Bobò fece una risata nervosa e iniziò a camminare per la stanza: Quindi mio cugino si è fidanzato con mia sorella. Assurdo.
Tommy rise e si avvicinò ad Elena: Vuoi la prova visiva?
Senza aspettare nemmeno una risposta, prese il viso di Elena e la baciò.

Bobò rise: Ok, ho capito. Ora non mi fate sentire il terzo incomodo perfavore. Sono felice per voi, davvero.
Elena si alzò ed andò ad abbracciare il fratello: Grazie fratello.

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Bobò uscì dalla stanza e Tommy ed Elena rimasero soli.

Elena: Bene, uno lo sa.
Tommy: E non l'ha presa nemmeno poi così tanto male, no?
Elena sorrise: Stranamente no. Ma non era lui quello di cui avevo paura.
Tommy le strinse la mano, cercando di infonderle del coraggio e le diede un bacio a stampo.

Tommy: Allora, pronta per domani?
Elena: Vorrei stare con te.
Tommy: Si tratta di una settimana, speriamo che la preside accetti che io faccia due anni in uno da voi, e staremo di nuovo in classe insieme.
Elena sorrise e si avvicinò a lui: Mh, in classe con il mio ragazzo.
Sottolineò l'ultima parola, essendo felicissima per aver ricevuto una conferma da parte del ragazzo e iniziarono a baciarsi.

Dopo qualche minuto Tommy si alzò dal letto.
Tommy: Mh, forse è meglio che vado in camera mia, altrimenti finisce male.
Elena rise: Va bene, vai.
Tommy le diede un ultimo bacio: Buonanotte piccola.
Elena: Buonanotte Tommy.

Tommy uscì dalla stanza, cercando di fare meno rumore possibile, e proprio quando chiuse la porta, sentì una figura dietro le sue spalle.
Si girò e vide nonno Libero.
Tommy, nel pieno panico, disse: Nonno, che ci fai ancora sveglio?
Nonno Libero: E tu che ci facevi in camera di Elena?
Tommy si prese qualche secondo per rispondere, non sapeva esattamente cosa dire. Era nel completo pallone. Poi gli venne l'idea.
Tommy: Sai nonno, prima a tavola l'ho vista male. Non voglio che ricada nelle cattive abitudini di mesi fa, e quindi ero da lei per cercare di capire come stesse.
Nonno Libero: Tommy, non mi convinci eh. Pensi di potermi fare fesso? Ricordati che quello che tu sei io ero, e quello che io sono tu sarai. Già ci sono passato. Vi state vedendo?
Tommy: Ma che dici nonno, no! Siamo solo tanto amici.
Lele uscì dalla stanza poiché sentì il padre discutere.
Lele: Ma che succede qui? E' tardi.
Nonno Libero: Nulla Lele, nulla, lasciamo stare.
Lele: No papà, dimmi. Tommy che succede?
Tommy: Ma niente zio, davvero. Ero in stanza da Elena per starle vicino, visto questa sera ma nonno non ci crede.
Nonno Libero: Eh no che non ci credo. Una parola è troppa e due sono poche, basta. Buonanotte.
Lele scosse la testa rassegnato e accennò una risata: Non ti preoccupare Tommy, vai a dormire che è tardi. Ci parlo io domani con Nonno.
Tommy accennò un sorriso, che più di gratitudine era causato dal nervoso, e diede un bacio sulla guancia a Lele: Grazie zio, buonanotte.

Un Medico In Famiglia - alcuni anni dopoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora