Guido.

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Ormai era notte fonda e Tommy vagava per casa Martini cercando Elena disperatamente. Non era in camera sua, non era in camera di Bobò, non era in bagno. Improvvisamente intruppò contro un mobile di legno, spostandolo e facendo rumore.
Nonno Libero si alzò di botto, pensando subito ai ladri.

Nonno Libero: Oh, chi c'è? Guardate che sono armato eh, non ho paura di niente. Ho salvato una famiglia di Ebrei e mi dovrei mettere paura di v-, Tommy ma che ci fai qua?
Tommy: Scusa nonno, non ti volevo svegliare. Ho intruppato per sbaglio, non avevo visto il mobiletto.
Nonno Libero tirò un sospiro di sollievo e annuì: Tranquillo bello di nonno, ma così mi fai venire un colpo.
Tommy: Mi dispiace.
Nonno Libero: Cercavi Elena?
Tommy: Sì, a questo punto credo sia in garage con Sofia.
Nonno Libero lo guardò confuso: In garage con Sofia? Ed Anna?
Tommy: Ma come, non te lo hanno detto?
Nonno Libero iniziò ad agitarsi e urlare: Detto cosa?
Tommy: Ad Anna le si sono rotte le acque questa notte, so solo che sono nati e che sono un maschietto e una femminuccia.
Nonno Libero rimase a bocca aperta e si sedette, poiché si sentiva svenire dall'emozione.
Tommy: Nonno, stai bene?
Nonno Libero annuì mille volte e si alzò improvvisamente dalla sedia: Vado a fare delle telefonate, buonanotte, cioè buongiorno, cioè quello che ti pare.
Tommy rise: Stai calmo nonno, per favore.
Nonno Libero: Se, se..

Nonno Libero entrò nella sua stanza, che condivideva con Enrica, mentre Tommy scese giù le scale, entrò in cucina e poi andò in garage, vedendo Elena che dormiva accanto alla culla di Sofia.
Si sedette delicatamente, restando a distanza, ma Elena al minimo rumore si svegliò e aprì subito gli occhi, trovandosi davanti Tommy.

Elena sussurrò: Che cazzo ci fai tu qui?
Tommy: Avevo bisogno di vederti, di parlare, di chiarire.
Elena: Alle 4 di notte?
Tommy: Non m'interessa se sono le 4 di notte, m'interessa del nostro rapporto.
Elena si alzò dal letto e fece cenno a Tommy di andare in cucina.
Tommy la seguì, senza dire una parola. Chiusero la porta e si sedettero al tavolo.

Elena, che finalmente poteva sfogare tutta la sua rabbia senza più sussurrare, si lasciò andare: Insomma? Che vuoi Tommy?
Tommy: Parlarti.
Elena: Tommy, per favore. Sono le 4 di notte, ho sonno, fa freddo, devo stare con Sofia.
Tommy scosse la testa, facendosi scendere le lacrime sul viso: Ti prego piccola, tu sei la cosa migliore che mi sia mai capitata nella mia vita. Mi hai cambiato, mi hai rivoluzionato la vita, mi hai fatto capire quali sono i veri valori.
Elena incrociò le braccia: I veri valori sarebbero scoparti la prima che capita?
Tommy: No. I veri valori sarebbero voler vivere con te, costruire una famiglia con te, stare per tutta la vita con te. Sin dal primo giorno siamo stati io e te contro tutti, poi quel ''io e te'', si è trasformato in un meraviglioso noi a cui io non voglio rinunciare.
Io non sono pronto a lasciarti andare, io non voglio lasciarti andare; non riesco ad immaginare un futuro senza di te. Ti prego di perdonarmi, di credermi quando ti dico che ti amo alla follia e che farei di tutto per te.

Elena scoppiò a piangere e si alzò, iniziando a far bollire l'acqua per farsi un camomilla, cercando di non farsi vedere debole, ma Tommy la raggiunse e l'abbracciò da dietro. Le diede un leggero bacio umido sul collo e poi le sussurro: Perché stai piangendo?
Elena: Questa domanda mi fa capire ancora di più che non capisci la gravità dell'atto che hai fatto.
Tommy: Sono stato un uomo di merda, penso che io abbia fatto la cosa peggiore che un uomo possa fare ad una donna, e viceversa.
Elena scrollò Tommy di dosso e versò dell'acqua bollente nella tazza e mise un filtro di camomilla, qualche goccia di limone e tornò a sedersi al tavolo, e Tommy la seguì.

Elena: Come potrei perdonarti? Io ogni volta che ti guard-
La ragazza scoppiò a piangere e portò le ginocchia al petto, chiudendosi a riccio.
Elena, continuando a piangere: Ogni volta che ti guardo vorrei baciarti, stringerti, e vorrei essere abbracciata, sentirmi protetta; ma in realtà dall'altra parte continuo a vederti mezzo nudo, con quell'altra completamente nuda che mi guardava e rideva.
Tommy le asciugò le lacrime e le afferrò le mani, stringendole: E tu concentrati solo sulla prima parte. Sul nostro amore, su quanto amore ci lega, su quanti sforzi abbiamo fatto per restare insieme, su quanto siamo perfetti insieme. Siamo Tommy ed Elena, la coppia più invidiata da tutti praticamente.
Elena scosse la testa e sorseggiò un po' di camomilla, quando improvvisamente sentì Sofia piangere e chiamare la mamma.
Elena: Tommy, ascolta, ne parliamo domani o un altro giorno? Ti prego, devo stare appresso a Sofia e devo avere tempo per elaborare la cosa. Ora ti sto pregando io di andartene, o andare a dormire in camera di Bobò.
Tommy annuì abbassando la testa ed entrambi si alzarono contemporaneamente.
Tommy: Allora.. buonanotte.
Elena: Buonanotte.
Tommy afferrò per i fianchi Elena e le diede un bacio sulla guancia, per poi correre nella sua vecchia camera, spogliarsi ed addormentarsi.

Un Medico In Famiglia - alcuni anni dopoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora