Martini.. abbiamo un problema.

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La prima e la seconda prova degli esami di maturità erano volati ed ora i ragazzi si trovavano alla sera prima dell'esame più difficile dell'intera maturità: la terza prova. La terza prova era praticamente una scommessa: su 13 materie, vengono estratte 5 materie e su queste 5 materie hai una sola ora per rispondere a tre domande di ciascuna di queste 5 materie. Praticamente una corsa contro il tempo.
Tommy, Elena, Alice, Tito, Bobò e Alessia erano nel giardino di casa Martini, a bere una birra e a guardare le stelle, cercando di distrarsi ma ovviamente era impossibile: il loro unico pensiero era la terza prova, come affrontarla, come copiare.

Tito: Io e Tommy siamo quelli messi peggio, quindi voi potete anche non parlare.
Tommy annuì sospirando, per poi bere un po' di birra: Non so nemmeno una cosa di biologia, per esempio.
Elena: Non che io stia messa meglio.
Alessia: Ragazzi, non vi dovete preoccupare. Abbiamo capito che il nostro presidente di commissione è uno completamente stupido. Io e Bobò ci mettiamo in prima fila, dietro di me Tito, mentre dietro Bobò ci si può mettere Tommy; dietro Tommy Elena, e dietro Tito ci si mette Alice. Faremo una specie di catena di montaggio, ce la possiamo fare.
Elena rise, bevendo anche lei e, anche a causa del fatto che era un po' brilla, le diede un cinque e poi guardò Bobò: Ora capisco perché è la tua ragazza. E' un genio come te.
Tommy rise: Scema. Piuttosto, che ne dite se dopo-domani andiamo tutti quanti al mare?
Alice: Finalmente una proposta decente.
Tito: Ostia? Fregene? Santa Marinella?
Tommy: Per me è davvero uguale.
Elena: Possiamo andare a San Felice Circeo. Ci sono stata qualche volta, l'acqua è limpida praticamente.
Alessia annuì, alzando la propria birra e brindando insieme agli altri: E San Felice Circeo sia.

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Era mattina a casa martini, non erano nemmeno le 7:30, eppure erano tutti giù a fare colazione, o quasi. Elena, infatti, ultimamente non mangiava molto. Idem Bobò, l'amore gli toglieva l'appetito.
Lele: Allora, questa terza prova?
Elena: Papà, non mettere il dito nella piaga, eh.
Lele: Mamma mia, non si può più parlare di niente. Maria, Marco quando torna?
Maria: Dovrebbe tornare oggi pomeriggio tardi, così stasera usciamo a festeggiare le pagelle dei piccoletti.
Lele sorrise: Almeno loro ci danno gioie.
Elena: Vanno alle elementari. Pure io alle elementari ti regalavo gioie.
Lele: Allora speriamo che non vengano come te.
Maria: Papà. Invece a me piacerebbe che Palù diventasse come Elena, smettila.
Elena rise: Vedi papà?

La porta suonò, e tutti si guardarono confusi.
Lele: Ma chi è?
Maria si alzò: Forse Ciccio? Anche se mi aveva detto che stamattina correvano al maneggio, quindi non so. Vado ad aprire.

Maria andò verso la porta e la aprì, rimanendo a bocca aperta.
Maria: Cettina? Torello?
Cettina appena vide Maria si commosse, iniziando a piangere, ed urlò: Piccolina mia, mamma mia.
Si fiondò su di lei, abbracciandola, e tutta la famiglia Martini andò verso la porta, riconoscendo immediatamente la voce di Cettina, che piangeva e abbracciava tutti.
Torello: Ehh, è fatta così la mia Cettinin.. si emoziona subito.
Lele: Ma che ci fai tu qui?
Cettina: Mi mancavate troppo. Siete praticamente la mia seconda famiglia e poi Ciccio mi ha detto di Sofia, delle new entry di casa Martini, e del matrimonio.
Appena nominò il matrimonio Cettina ricominciò a piangere e strinse forte a sé Anna.
Cettina: La mia piccolina che si sposa ed ha fatto una bambina, non ci posso credere.
Lele sorrise: Eh, dillo a me.
Cettina: E il signor Libero?
Lele: Fa su e giù dalla Puglia in continuazione, ma tra oggi e domani dovrebbe tornare. Dai, venite a tavola così fate colazione insieme a noi.
Cettina: Nono, fermi. Ho preparato alcune cose. Amore, Eros, voi andate a mettervi seduti con gli altri. Io ora arrivo.

Un Medico In Famiglia - alcuni anni dopoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora