Mi soffermo sempre sui dettagli, sulle piccole cose, su quelle cose che le persone non notano mai.
Li ho sempre notati, fin da quando ero piccola; quelli che la gente non guarda, quelli a cui nessuno fa mai caso; ho sempre notato le piccole cose: le attenzioni, gli atteggiamenti, i modi di porsi; ho sempre notato tutto.
Una parola di troppo, una non detta, uno sguardo di sfuggita, una carezza mai data, un capello fuori posto, un sorriso non vero, degli occhi che ti guardano con rabbia, con dolcezza, con malinconia, con desiderio.
Ho sempre notato ogni minima cosa; ed è ciò che mi è sempre costato caro.
Amo i dettagli, è inutile negarlo: il modo che una determinata persona ha di porsi, il modo in cui essa schiude le labbra, il modo in cui si tortura le mani quando è nervosa o il modo che il suo viso ha di esprimersi in base alle diverse situazioni.
Ho sempre notato una fede, una collanina particolare, un determinato colore più usato al posto di un altro, una mano curata, un sorriso vero invece che uno falso; ho sempre notato tutto e, a mio malgrado, il mio cervello ricorda ogni minimo dettaglio.
Il suo profumo è uno di questi.
L'ho sentito dal primo momento in cui è entrata in classe, quella fragranza mista di lavanda e dolcezza che non saprei come descrivere, quell'odore che non avevo mai sentito prima e che, probabilmente non avevo nemmeno capito, mi fosse rimasto fisso in testa.
Mi giro così, a guardarla negli occhi, quegli occhi color ghiaccio che la mia mente ha intrappolato dentro di se e che non farà fuggire molto facilmente; le sorrido e lei lo fa a sua volta.
"Come mai ancora qui? La campanella è suonata da già 20 minuti e non mi sembri il tipo che rimane a scuola più del dovuto." mi chiede curiosa ma con voce rauca.
"Ho aspettato che tutti andassero via, le strade sono bagnate e preferisco sempre guidare con meno gente possibile per strada."
"È per questo che arrivi sempre in ritardo Evans?" mi dice in riferimento a quella mattina in cui sono arrivata insieme a Lena con ben 25 minuti di ritardo.
"Ad essere sincera non è mio solito ritardare, lunedì è stata una delle mie prime volte. In ogni caso amo molto la tranquillità per strada, non per caso infatti esco con la moto spesso la sera o la mattina presto."
cambio subito il discorso cercando di capire come sta.
"Raffreddore?" le chiedo con una domanda retorica.
"Si, ho preso tutto l'acquazzone tornando a casa ieri e mi sono raffreddata parecchio." dice per poi starnutire.
"Doveva accettare il mio passaggio, avevo ragione." le dico accendendo la moto e sogghignando; sento però una goccia di acqua che mi cade addosso.
Guardo il cielo, stessa situazione di ieri: sta per piovere e lo nota anche lei. Non ci penso due volte, mi sfilo il casco e glielo porgo.
Lei è un po' titubante.
"Mettiamo caso che io accetti perché non voglio prendere altro freddo, tu cosa ti metti?"
Ci penso un po' su: "Camminerò piano ma salga ora prima che inizi a piovere più forte".
Non se lo fa ripetere due volte, probabilmente infreddolita e preoccupata dai nuvoloni che ci sono sulle nostre teste, si infila il casco, prende il mio zaino, ci infila la sua borsa dentro e se lo mette in spalla, sale sulla moto e nel mentre io le apro i pedalini.
"Dove posso tenermi?" mi chiede in difficoltà.
"Ha tre opzioni: o si tiene dietro ma sarà molto scomodo e ho paura che perda l'equilibrio, o si tiene davanti dove c'è il serbatoio ma la presa non sarà delle migliore o si tiene a me ma la situazione sarebbe un po' scomoda. A lei la scelta."
Pone le mani sul serbatoio ed io parto seguendo le sue indicazioni; il suo profumo e il contesto in sé mi mandano in tilt ma mi concentro per rimanere focalizzata sulla strada. Siamo ormai in viaggio da più o meno 5 minuti e noto come la strada per casa sua sia uguale a quella verso casa mia; mi comunica che dovrò procedere dritto per più o meno altri 5km e che poi casa sua si troverà sulla destra. Ho camminato ad una velocità modica di 50 km/h ma inizia improvvisamente a piovere sempre più forte e io non riesco a mantenere la promessa preoccupandomi per la sua salute fisica: accelero improvvisamente e lei, dopo aver imprecato, stringe le braccia intorno alla mia vita, il suo profumo mi invade totalmente la testa e, anche se vorrei rimanere così per ancora un po', mi sento pizzicare poco dopo il fianco, probabilmente segno che devo rallentare essendo in prossimità di casa sua.
Parcheggio seguendo le sue indicazioni e la faccio scendere velocemente visto l'acqua che ci cade addosso, mi passa il casco, mi ringrazia velocemente e mi invita ad entrare e a rimanere da lei fino a che scampi il temporale ma io rifiuto cordialmente dicendole che devo andare da Lena a studiare per il test di spagnolo di domani con Giuse e Lucas. Mi infilo il casco mentre la vedo correre verso la porta di casa: aspetto che apra la porta e dopo aver visto che è finalmente entrata dopo avermi rivolto un ultimo sorriso, mi abbasso la visiera e corro velocemente verso casa.
Durante il tragitto noto come io le abbia lasciato il mio zaino con all'interno le chiavi di casa e tutto il resto; fortunatamente sono ancora in tempo a cambiare strada e ad andare direttamente a casa di Lena e così faccio: cambio immediatamente direzione, rischiando di cadere visto l'asfalto bagnato e mentre mi interrogo sul fatto che Romeo abbia o meno il cibo e l'acqua a disposizione arrivo al cancello di casa sua. Dopo aver finalmente risposto affermativamente al mio quesito personale le suono al campanello mentre ancora le gocce d'acqua non smettono di tentennare sul mio casco; il cancello di casa si apre e così entro velocemente, spengo la moto e mi precipito dentro casa sua. Inizia a questo punto l'inevitabile l'interrogatorio che mi tocca subire da parte di Lena, che ovviamente non aspettava così presto il mio arrivo; questa volta, per mia sfortuna, non ho modo di scamparmela.
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Yo Te Quiero Prof
RomanceGirlxGirl ProfessoressaxAlunna Andrea: una ragazzina di appena 16 anni che frequenta per l'ennesima volta la prima superiore in un liceo linguistico di Palermo. Lesbica dalla testa ai piedi, stronza di prima categoria ma soprattutto ragazzina ribell...