Pov: Andrea
Mi sveglio totalmente rincoglionita a causa del continuo bussare alla porta della camera. Alex ha un braccio intorno alla mia vita e mi tiene stretta a se in quello che dovrebbe essere un abbraccio; ci metto un po' a realizzare quello che sta succedendo: qualcuno bussa alla porta ed io e lei siamo ancora nude sotto le coperte perse nelle nostra apparente tranquillità.
La sveglio allarmata scuotendola:
"Alex, stanno bussando, che cazzo facciamo?"
Lei sembra non capire, un semplice mugugno di disapprovazione esce dalle sue labbra mentre mi stringe di più a se. Sente finalmente il bussare constante e sgrana gli occhi preoccupata; si alza raccogliendo tutti i vestiti sparsi per terra e buttandoli nell'armadio cercando di infilarsi qualcosa al volo.
"Un attimo, sto arrivando." Urla per farsi sentire.
"Mettiti sotto le coperte, rimani qui, me la vedo io." Mi sussurra prima di stamparmi un bacio sulle labbra e sparire dietro il disimpegno che da alla porta.Pov: Alexandra
Apro la porta preparandomi mentalmente alla recita che dovrò fare; con mia grande sorpresa mi ritrovo a fare un sospiro di sollievo.
Entra in camera senza convenevoli con uno zaino in spalla obbligandomi a chiudere la porta alle sue spalle; cammina fino a trovarsi davanti al letto.
Andrea è ancora sotto le coperte mimetizzata in mezzo ai cuscini; devo ammettere che ha fatto proprio un bel lavoro; sorrido involontariamente.
Le toglie tutte le coperte di dosso portandola a nascondere il suo bellissimo corpo nudo con i cuscini in un tentativo fallimentare; smette di arrossire quando capisce che è Vitale ad averci svegliato.
Squadra me e la sua migliore amica da testa a piedi per poi urlarci contro:
"Siete delle irresponsabili, ma sapete che ore sono?"
Andrea si sporge verso il comodino per controllare il mio telefono per poi sbiancare.
"Alex sono le 7:40 e hai 10 chiamate perse da un numero non salvato. "
In questo momento mi sento molto un'adolescente sgridata dalla propria insegnante e visto i determinati ruoli delle persone in questa stanza sembra proprio una barzelletta.
Vitale si rivolge a me nel tentativo di una ramanzina.
"Io il discorso te l'ho già fatto, prova a farla soffrire di nuovo ed io ti ammazzo; per quanto riguarda te..." cambia prospettiva concentrandosi su Andrea e lanciandole lo zaino "...ti ho portato tutto quello che ti può servire per scendere a fare colazione, sei fortunata che poi dobbiamo tornare in camera a cambiarci. Ah vero non puoi saperlo visto che non entri online da ieri e non hai letto i messaggi nel gruppo; gruppo che per la cronaca dovevi avvisare tu..." mi dice puntandomi il dico contro "...cioè ti ho chiamata 10 volte. 'Insegnante raggiungibile in caso di emergenza' un cazzo." urla facendo le virgolette.
Sospira calmandosi per poi rivolgersi di nuovo a me:
"Manda un messaggio alla Meo dicendole che ci hai ricontrollate tu; abbiamo fatto un macello per coprire Andrea stamattina."
Si incammina verso la porta per poi girarsi nuovamente:
"Io e te dopo parliamo." Guarda la ragazza ancora nuda sul letto.
"Non fate cazzate vi prego." conclude rivolgendosi ad entrambe prima di chiudersi la porta alle spalle.Andrea sospira sul letto, è un pugno di nervi ed io lo noto immediatamente; salgo sul letto mettendomi accanto a lei.
"Qualcosa non va?"
"Abbiamo rischiato Alex."
"Lo so. Staremo più attente piccola, te lo prometto."
Sorride al nomignolo; immaginavo le piacesse.
Si accoccola a me ed io le accarezzo la schiena ancora nuda lasciandole qualche bacio in mezzo ai capelli; i suoi muscoli si rilassano immediatamente e la sento muoversi leggermente su di me; arriva al mio collo iniziando a baciarlo e a morderlo.
"Bimba che stai facendo? È tardi, dobbiamo alzarci." Le dico in un mugugno di piacere.
Non ha intenzione di lasciarmi andare.
Diventa più rude iniziandosi a strusciare su di me portandomi a lasciar andare qualche sospiro.
È ancora nuda ed il suo corpo è qualcosa di magnifico; la afferro per le natiche capovolgendo la situazione e bloccandola sotto di me in un impeto di razionalità.
"Non ora." Le dico in modo autorevole alzandomi dal letto.
"Ma, ma...non vale. Guardami, sono bagnata ed insoddisfatta, vuoi seriamente lasciarmi così?"
Nel suo visino spuntano degli occhioni enormi da ruffiana che hanno un non so che di perverso che mi fa impazzire.
"E sentiamo cosa vorresti che facessi?"
Le chiedo reggendole un po' il gioco e spogliandomi lentamente davanti a lei per far aumentare la sua voglia.
"Penso che vorrei avere la tua lingua dove ora ci sono le mie dita."
Scandisce ogni singola parola come se fosse un incantesimo portandomi a squadrarla da testa a piedi constatando che si sta masturbando davanti a me.
Le mie pupille si dilatano ma la mia parte razionale é ancora in me.
Le blocco immediatamente le mani e guardandola fissa negli occhi passo lentamente la mia lingua sulla sua intimità solo per darle l'illusione di aver vinto; al suo primo mugugno di piacere la giro colpendo con una sonora sculacciata uno dei suoi glutei.
Ansima inaspettatamente nascondendo il suo volto in mezzo ai cuscini.
"Sei una stronza." Biascica fintamente offesa non appena sente il peso del mio corpo abbandonare il letto.
"Ti accontenterò prima o poi."
"Ti conviene." Mi dice alzandosi e seguendomi in bagno constatando che sto per entrare in doccia.
Mi lego i capelli notando un paio di segni violacei sul mio corpo.
"Sei una ragazzina." Le dico scherzando in riferimento ai succhiotti.
"Hai un bel culo." Mi dice senza alcun pudore osservandomi entrare in doccia; lega velocemente i capelli anche lei e si unisce a me non appena vede che ho lasciato il box aperto per farla entrare.
Mi passo velocemente il bagnoschiuma sul corpo e faccio lo stesso con lei riuscendo a finire la doccia in tempo record; le lancio la tovaglia dopo essermi asciugata iniziando a lavarmi i denti cercando di fare prima.
É assurdo come questa ragazzina mi stia facendo impazzire e mi stia facendo fare cose che non avrei mai pensato di fare: ho appena fatto la doccia con una ragazza bellissima e ho provato solo dolcezza guardandola; scaccio via i miei pensieri spostando il mio sguardo su di lei.
Andrea si sta mettendo l'intimo ed io mi perdo qualche secondo di troppo a guardarla; schiocca le dita attirando la mia attenzione.
"So che ti faccio impazzire in intimo ma ti conviene guardarmi dopo o ti giuro che ti sbatto al muro."
"Violenta la ragazzina. Avevo immaginato ti piacesse violento ma pensavo che almeno ti saresti contenuta le prime volte. Non hai in ogni caso davvero ancora capito che qui comando io?" Le dico rimarcando il mio potere ed avvicinandomi a lei.
Lei non si lascia intimorire saltando sul letto cercando di sembrare più alta e più potente; le scoppio a ridere in faccia buttandola sul letto ed iniziandole a fare il solletico ed a baciarla in astinenza dalle sue labbra.
Mi alzo e la tiro su con me, le tiro un altro schiaffo sulle natiche più leggero poco prima di invitarla a sbrigarsi:
"Muoviti e scendiamo o ti lascio senza nulla per tutta la gita."
"Non ti azzarderesti."
"Vedrai."
Le dico poco prima di baciarla e scendere per fare colazione con un sorriso che non avevo in viso da tempo.
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Yo Te Quiero Prof
RomanceGirlxGirl ProfessoressaxAlunna Andrea: una ragazzina di appena 16 anni che frequenta per l'ennesima volta la prima superiore in un liceo linguistico di Palermo. Lesbica dalla testa ai piedi, stronza di prima categoria ma soprattutto ragazzina ribell...