Capitolo 39

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Pov: Andrea
I suoi occhi si incastrano nei miei ed il mondo intorno a noi sembra sparire.
"Dovresti allontanarti ora."
Sussurra davanti al mio viso riportandomi alla realtà.
"Perché dovrei Alex?"
"Perché ti sto mangiando con gli occhi e si sta notando un po' troppo."
Sorrido sinceramente nell'ascoltare la sua constatazione; decido poi di girarmi ed andare da Lena con una disinvoltura che non è assolutamente da me.
La serata procede tranquilla; ho preso un cocktail analcolico ed ho ballato con Lena per quasi tutta la serata; ho spesso incrociato i suoi occhi che ogni qual volta li cercavo erano già pronti ad incastrarsi nei miei.
Sento d'improvviso delle mani appoggiarsi suoi miei fianchi; sto per insultare quel che penso sia un ragazzo ma inaspettatamente gli occhioni di Marta si incastrano nei miei.
"So che quel bacio non era nulla ma me lo concedi un solo ballo?"
Annuisco. Dopotutto è stata una persona importante della mia vita e le voglio molto bene, so cosa prova per me e sarebbe una mancanza di rispetto nei suoi confronti non concederglielo.
Mi afferra per i fianchi ed io le poggio le mani sulle spalle; è infatti appena iniziato un lento. Balliamo impacciate, non so chi lo sia di più tra le due: diciamo che il ballo non è proprio il nostro forte però devo ammettere che é una scena carina.
Molte persone della scuola si soffermano a guardarci con gli occhi dolci, le occhiatacce di alcune ragazze che le vanno dietro però non mancano; la nostra relazione non era infatti sconosciuta e alcuni, tra cui Marta, sperano ancora in un ritorno di fiamma che non ci sarà.
A fine lento un coro di 'bacio...bacio...bacio...' si innalza e lei supplicandomi con lo sguardo mi chiede di farlo. Nego con la testa e mi avvicino al suo orecchio.
"So quanto ci tieni a me e sai che per me é lo stesso, ti voglio troppo bene ma ormai sto con un'altra persona ed era giusto tu lo sapessi."
Marta sgrana gli occhi rimanendo spiazzata da ciò che le ho appena detto.
"La conosco?" Mi chiede in un sussurro.
Annuisco.
"Non voglio parlarne però okay?"
Annuisce comprensiva; é speciale e si merita tanto solo che io non posso più darglielo.
Mi da un bacio in fronte prima di allontanarsi da me ed andare a ballare con i suoi amici.
Sento lo sguardo di Alex bruciarmi addosso, mi guarda interdetta, confusa da ciò che è appena successo; io la rassicuro con lo sguardo ma lei non sembra molto convinta. Sposta i suoi occhi da me ad un'altra figura, seguo il suo sguardo con il mio per poi incrociarlo con una terza figura. Marta sposta ripetutamente il suo tra me ed Alexandra, i suoi occhi hanno un guizzo quando nota che entrambe la stiamo fissando. Come un flash si catapulta fuori la sala. Alex sposta immediatamente il suo sguardo su di me ed io dopo averla guardata corro fuori. Lena mi chiama ma io non mi fermo. Fuori dalla sala inizio a chiamarla ad alta voce.
"Marta. Mar, dove cazzo sei?"
"Sono qui."
La sua voce proveniente da fuori la Hall mi porta ad uscire fuori in balconcino.
Sta fumando una sigaretta appoggiata alla ringhiera.
Non so se esca più fumo dalla sua bocca dovuto al freddo o alla sigaretta che sta fumando.
Inizia a parlare mentre i suoi occhi si iniziano a fare lucidi.
"Quindi è lei?"
"Si." Dico in un'affermazione secca.
"Da quanto?" Mi chiede lei immediatamente.
"È complicato." Mi avvicino a lei.
"Ho tempo." Si gira verso di me.
"Possiamo entrare almeno?"
"Sto bene qui."
"Ho freddo,ti prego."
La supplico con lo sguardo. Non può resistermi e cedendo si avvia dentro per poi sedersi sui divanetti della Hall; Io la seguo a ruota.
"Da ottobre più o meno."
Le rispondo alla domanda di prima.
"Stavate insieme anche mentre stavamo insieme noi?"
Mi chiede quei in un sussurro deluso.
"Non lo avrei mai fatto, ti ho sempre rispettata e lo sai. Lei è stata prima di te e dopo di te."
"Era lei quella per cui stavi male?"
Annuisco.
"La ami?"
Annuisco nuovamente.
"Ti ama?"
"Non lo so..."
"Non dirò nulla. Lo sai no? Ti amo troppo per rovinare una delle
poche cose bella della tua vita."
"Mi ami davvero così tanto?"
"Sei stata l'unica a farmi perdere la testa così tanto Andrea. Pensavo lo avessi capito..."
Dice in un sussurro rassegnato. La abbraccio forte per poi sussurrarle un grazie all'orecchio.
Ad interrompere il dolce momento è proprio Alexandra che si avvicina a noi.
"Avete parlato?"
Chiede ad entrambe.
Io annuisco e Marta prende parola alzandosi in piedi.
"Non dirò nulla ma se le farà male giuro che me la paga."
"Ho ricevuto più minacce quest'anno da ragazzine rispetto a tutta la mia vita."
Dice Alexandra ruotando gli occhi.
Sogghigno in risposta.
"In ogni caso mi aspetto almeno 6 in spagnolo quest'anno."
Marta fa l'occhiolino alla mia metà per poi incamminarsi come se non fosse successo nulla.
"Avete intenzione di seguirmi o volete dare nell'occhio rimandando sole?"
Continua il suo discorso con la calma che l'ha sempre contraddistinta.
Alexandra mi tende la mano ed io la prendo alzandomi dal divanetto. Appoggia una mano sulla mia schiena scoperta affiancandosi a me. Si guarda intorno per poi sussurrarmi qualcosa all'orecchio.
"Ti prego saliamo in camera, non riesco più a trattenermi."
Scende una mano palpandomi una natica.
Un piccolo sospiro esce spontaneo dalla mia bocca e i suoi occhi si dilatano.
"Perché non mi prendi e mi fai tua ora."
"Smettila Andrea."
"Oppure che succede professoressa? Mi mette in punizione?"
Una sonora sculacciata risuona nella Hall portando anche Marta a girarsi.
Io mi faccio rossa, Alexandra mantiene il suo ruolo professionale e rimane cinica.
"Entrate. Ora."
All'apertura delle porte gli occhi di tutti sono su di noi; sembriamo la coppia famosa dei film americani e la situazione sta iniziando ad innervosirmi. Vado immediatamente da Lena che sembra interdetta non avendo capito la situazione; gliela spiego velocemente per poi riprendere a divertirmi ed a ballare.
Inizio a provocare Alex da lontano; lei ha gli occhi puntati su di me ed io inizio a strusciarmi su Lucas che sapendo quanto ami provocare sta al gioco: balliamo uno attaccato all'altra ed io anche da lontano posso vedere la sua mascella contrarsi e le sue mani chiudersi a pugno. Inizio a leccarmi le labbra con la lingua e a sfiorarmi il corpo come se fossi in uno di quei porno stra finti che si trovano online.
Alexandra si sposta dal gruppo di professori e si avvicina a noi con passo spedito.
"Avete finito di dare spettacolo? Potrete continuare lo show in privato quando tornerete a casa."
Alexandra fucila entrambi con lo sguardo; Lucas arrossisce vistosamente abbassando lo sguardo; io mi affianco a lei in modo che sia l'unica che possa sentirmi.
"Che ne dici di terminare la festa così continuo lo spettacolino su di te?"
Non le do il tempo di rispondere che la supero andando da un'altra parte; so già cosa sta pensando e la reazione che il suo corpo ha avuto.
La vedo poco dopo intenta a parlare con i professori facendo cenno all'orologio che ha al polso; i docenti annuiscono per poi farci abbassare la musica.
La vicepreside prende il microfono congedando tutti.
"È mezzanotte inoltrata;domani la sveglia è come ogni mattina alle 7. Alle 8;30 tutti sotto con le valigie pronte e con colazione fatta. Avremo una lunga giornata quindi tutti a dormire. Entro 15 minuti faremo i controlli, se non vi troviamo tutti in stanza prenderemo provvedimenti appena tornati."
Tutti corrono sopra immediatamente per mettersi il pigiama e continuare l'ultima notte di gita in altre stanze. Io me la prendo comoda, dopotutto non mi spoglierò; sarà Alexandra a farlo stasera.
I professori sono gli ultimi a salire ed io sono con loro insieme a Marta che ha deciso di aspettarmi.
"Eri bellissima stasera, è proprio fortunata a poterti levare quel vestito."
Arrossisco vistosamente e la ringrazio in un sussurro.
Saliamo in ascensore poco prima dei docenti e dopo aver dato la buonanotte a Marta con un bacio sulla guancia mi avvio in camera velocemente. Devo fare velocemente la valigia e prepare i vestiti per domani da portare in camera di Alex.
Appena entrata tutte sono già in pigiama ma Lena tiene in mano il mio zaino con tutto già pronto per domani.
"Ti amo te lo giuro."
"Fatti la valigia e metti la sveglia per domani mattina. Non voglio dover venire di nuovo io a svegliarvi."
La sua finta autorità mi fa ridere e così vado verso di lei abbracciandola.
"Grazie Len"
"Sei la mia piccola An. Ti proteggerò sempre."
Bussano alla porta e vado io ad aprire sapendo già chi mi troverò davanti: la figura di Alexandra con ancora il completo addosso mi si impone davanti. Mi manca il fiato.
Mi metto di lato facendola passare.
Mi sfiora il braccio nudo con un dito mentre entra per controllare che ci siamo tutte.
Ci augura la buonanotte e dopo avermi rivolto uno sguardo pieno di lussuria si chiude la porta alle spalle.
Fremo da ormai 10 minuti così come le altre. Loro stanno aspettando l'okay per andare in stanza dai ragazzi mentre io sto aspettando il suo per andare da lei.
Un messaggio arriva a Lena e le 3 si incamminano silenziosamente nella stanza in cui passeranno la notte subito dopo avermi augurato la buonanotte.
Mi viene la geniale idea di mandare un video provocante ad Alex e così, dopo aver iniziato a registrare, mi metto un dito in bocca per poi leccarlo, giocarci un po' e poi ansimare fintamente solo per il gusto di farlo.
Il mio messaggio viene visualizzato immediatamente da lei come se aspettasse solo un mio messaggio.
-Vieni immediatamente da me ragazzina. I professori dormono. Fai piano.-
-Non tutti i professori stanno dormendo professoressa. Ma sarò lieta di tenerla sveglia tutta la notte; non si preoccupi, non si annoierà.-
Invio il messaggio è più silenziosamente possibile prendo lo zaino, mi chiudo la porta di camera mia alle spalle ed esco. Pochi attimi dopo sono davanti alla porta aperta della camera di Alex.
Entro lentamente chiudendomi la porta alle spalle; lei mi sta aspettando appoggiata alla finestra con una sigaretta in bocca.
"Mi sei mancata."
Sussurra buttando il fumo dalle labbra.

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