La lezione di educazione fisica finisce e così anche il secondo lunedì di questo lungo anno scolastico. Dopo essermi asciugata dal sudore e essermi cambiata con i vestiti puliti rientro in classe seguita da Lucas, Giuse e Lena che non smettono di fare commentini sul fatto che Marta mi stava mangiando con gli occhi; io non ho notato niente di tutto ciò e quindi gli faccio notare che si stanno facendo un po' troppi film mentali. Io e Lena salutiamo quindi i due ragazzi, prendiamo i caschi e usciamo dalla classe incamminandoci verso la mia amata moto che a causa della forte giornata di sole scotta come non mai, poso la giacca dentro lo zaino e successivamente salgo sulla moto seguita dalla mia migliore amica per poi partire verso casa. Come ogni giorno l'attenzione di tutti è su di noi e la cosa non mi dispiace per niente, probabilmente i miei capelli ricci che escono dal casco sono una sorpresa per tutti, è raro infatti che una ragazza sia la proprietaria di una una Yamaha Mt dal colore blu elettrico.
Arrivate a casa decidiamo di ordinare una pizza famiglia e, come facciamo solitamente, scegliamo un bel film da vedere durante il pranzo; è da anni ormai che passiamo la maggior parte dei nostri pomeriggio insieme ed infatti Lena è come una sorella: c'è sempre stata per me, sia nei momenti belli che in quelli brutti e devo sottolineare che siamo state pieni di momenti brutti negli ultimi anni. Aspettando il fattorino delle pizze ci mettiamo a parlare di ciò che è successo oggi e io le dico semplicemente che ero un po' pensierosa a causa dello strano comportamento della prof e che non avrebbe avuto motivo per cui preoccuparsi; lei sembra sollevata da ciò che le ho appena detto e a confermameli sono le battutine che inizia a fare su Marta.
"È davvero bella, e da quel che so è il genere di ragazze che piace a te: è alta, fisico atletico, bel sorriso... E poi hai visto i suoi capelli? Sono spettacolari, quel ciuffetto grigio in contrasto con la radice nera le sta davvero bene; poi i suoi occhi sono blu, non azzurri, non grigi, ma bluuu" dice per poi scoppiare una grossa risata che mi contagia immediatamente.
"Sembra che piaccia a te per come ne parli" rido "però hai ragione: è davvero una gran bella ragazza. Sia tu che i due ragazzi però vi sbagliate: non mi ha mangiato con gli occhi e in ogni caso non mi importa neanche".
A interrompere la nostra conversazione è il fattorino che ci consegna la nostra amata pizza; io la prendo e pago mentre Lena corre in cucina a prendere i fazzoletti, i bicchieri, i piatti, la Coca per lei e il The alla pesca per me per poi poggiarli sul tavolino sul quale io ho appena messo la pizza.
Partiamo il film e nel frattempo iniziamo a mangiare; oggi abbiamo deciso di guardare: "Bird Box" uno dei miei film preferiti che sfortunatamente per lei, Lena non ha ancora mai visto.
Il pomeriggio passa velocemente e tra una risata e l'altra si fa l'ora di cena: i miei genitori come al solito non ci sono, questa settimana, come la maggior parte delle altre, sono a dei convegni di medicina, stavolta a Torino, e penso che rimarranno lì almeno fino a venerdì.
Lena sapendo della situazione decide di dormire da me e dopo aver mandato un messaggio ai suoi genitori per dirglielo decidiamo di finire la pizza avanzata a pranzo e di iniziare a vedere un altro film. Ci addormentiamo così sul divano: lei con la testa appoggiata sulle mie gambe e io appoggiata allo schienale del divano con le gambe stese sulla poltrona.
A svegliarmi d'i mprovviso è il continuo miagolio del mio gattino, Romeo; rincoglionita, come tutte le mattine, controllo che ore sono per poi notare che sono le 7:50. Mi alzo con un balzo facendo quasi cadere Lena che inizia ad urlarmi contro e inizio a correre al piano di sopra per infilarmi dei pantaloni e una maglietta pulita, prendere un quaderno e buttare i libri che avevo precedentemente nello zaino a terra; a raggiungermi immediatamente in camera mia é Lena che si pettina i capelli entrando in bagno mentre mi urla che siamo delle ritardatarie croniche e che non si spiega come sia possibile che ci siamo addormentate entrambe senza puntare la sveglia.
Lei inizia successivamente a lavarsi i denti mentre io, dopo essermi vestita, mi lego i capelli a tuppo e mi metto il mio cappellino preferito tutto bianco della Nike, Lena finisce di lavarsi i denti per poi fermarsi di colpo con il mio spazzolino in mano che credo abbia usato per sbaglio, inizia a far finta di vomitare e io glielo prendo dalle mani e inizio a spazzolarmi i denti mentre con ancora il dentifricio in bocca le dico "Non ho l'ebola" per poi farla scoppiare a ridere.
Non appena abbiamo finito scendiamo come dei razzi sotto e mentre Lena prende dei pacchetti di biscotti io prendo il casco che darò a lei, le sigarette e gli zaini e mi precipito alla moto, Lena prende fortunatamente le chiavi urlando che sono una testa di cazzo visto che me le ero scordate e ad una velocità che non avevo mai toccato ci precipitiamo a scuola. Mentre siamo in viaggio riesco solo a sentire le urla di Lena che mentre si stringe a me, mi dice di rallentare: non sono mai infatti andata sopra i 100km/h ma l'adrenalina che ho oggi in corpo mi porta ad arrivare fino ai 120 km/h e quindi ad arrivare a scuola in meno del tempo previsto ma comunque non abbastanza presto.
Dopo aver parcheggiato saliamo velocemente le scale e con ancora i biscotti in bocca, le sigarette in mano e lo zaino in spalla apro la porta e gli sguardi di tutti i componenti della classe si posano su noi due, a risvegliarmi dalla scena quasi comica che abbiamo appena creato è una voce che ci richiama dicendo: "Ma buongiorno principesse, vi sembra orario per entrare in classe?"
Lena guarda l'orologio e mi sussurra che sono le 8:25 e dalla mia bocca dopo aver visto da chi è stata pronunciata quella frase esce una semplice parola: "Cazzo".
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Yo Te Quiero Prof
RomanceGirlxGirl ProfessoressaxAlunna Andrea: una ragazzina di appena 16 anni che frequenta per l'ennesima volta la prima superiore in un liceo linguistico di Palermo. Lesbica dalla testa ai piedi, stronza di prima categoria ma soprattutto ragazzina ribell...