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CAPITOLO VENTIQUATTRO
«O-Omicidio?»

Un rumoroso boato poteva essere udito nel dormitorio nella camera di Ten. I primi ad accorrere furono Chanyeol e suo marito Baekhyun, ma Renjun, che già si trovava nella stanza, li fermò.

Jisung sbatté il tailandese contro il muro con tutta la forza e la rabbia che aveva in corpo in quel momento.

Lo afferrava strettamente per il colletto, mentre si tratteneva dal colpirlo proprio sul punto del viso dove sorgeva quel suo ghigno sghembo, colpevole.

"Jisung che cazzo-" Chanyeol entrò, provando ad avvicinarsi al minore, ma il cinese glielo impedì.

"No" disse monotono.

La coppia fu sorpresa da quella parola. Renjun era da sempre il primo che cercava di limitare la violenza, per questo i due rimasero stupiti.

"Lasciate che lo prenda a pugni" sputò, rifiutandosi di guardare il più piccolo del dormitorio così irato.

"C-Che stai dicendo, Renjun, che diavolo sta succedendo!" gridò Baekhyun, osservando con occhi di fuoco il cinese davanti a lui.

"Se lo merita, non mi piace vedere queste cose, ma l'ha fatta grossa questa volta" sbuffò.

Nel frattempo i due ragazzi avevano iniziato una gara di sguardi che terminò non appena Ten approfittò di una minima distrazione da parte del minore, sferrandogli una potente ginocchiata nella zona intima, facendolo ripiegare dal dolore.

Jisung si accasciò al suolo, Ten lo sovrastò, inginocchiandosi sopra di lui. "Non ti servirà più, tanto" borbottò, riferendosi al genitale del ragazzo.

Poi iniziò a riempirlo di pugni, potenti, uno dopo l'altro. Il biondo si ritrovò il naso sanguinante, ma il dolore si trasformò ben presto in rabbia, quindi riuscì a ribaltare le posizioni.

Fu quello il momento in cui anche lui cominciò a colpirlo.

Non ci volle molto quando anche il resto dei ragazzi nel dormitorio, incuriositi da quei rumori sospetti, arrivarono nella stanza del tailandese.

Quando i due leader dei due diversi gruppi accorsero, sgranarono gli occhi.

Frettolosamente, Junmyeon afferrò il biondo, mentre Taeyong si concentrò sul tailandese, dividendo i due litiganti, doloranti, con i volti ricoperti di sangue e le nocche delle mani arrossate.

"Voglio una cazzo di spiegazione, Baekhyun, tu sei il più grande, eri qui da prima di noi, perché diavolo non li avete separati!?" Suho, il leader degli Exo, sgridò il minore che provò a spiegarsi, ma Renjun lo precedette.

"Hyung è colpa mia, ho detto io di non farlo" spiegò. Successivamente Taeyong sgranò gli occhi. "Tu?! Renjun credevo odiassi la violenza!" esclamò, stupito come gli altri.

"E' così infatti, ma questa volta Ten se lo è meritato" sbuffò. "Te la do io una spiegazione, Lee Taeyong-" cominciò Jisung a denti stretti, parlando informalmente, mentre tentava di liberarsi dalla presa di Junmyeon, invano.

Non dimenticò di lanciare un'occhiata di fuoco al tailandese che sorrideva.

"Quel bastardo ha messo un biglietto nel giacchetto di Miso in cui le spifferava tutto quello di cui vi ho parlato riguardo al matrimonio!" sbraitò.

I presenti sgranarono improvvisamente gli occhi; Chanyeol strinse i pugni sentendo la rabbia iniziare a bollire nel sangue.

"Se Renjun e Jaemin non lo avessero scoperto, adesso lei sarebbe a conoscenza di tutta la sorpresa su cui ho lavorato per mesi, cazzo!" gridò ancora.

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