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CAPITOLO TRENTASETTE
«Avete visto Renjun?»

Baekhyun camminò con passo furioso e svelto verso una delle stanze dedicate alle prove di danza. Dall'esterno si udiva la musica che faceva vibrare leggermente il parquet vicino alla porta di ingresso. Con sguardo irato e mascella serrata spalancò la porta, lasciando che sbattesse violentemente una volta chiusa.

Quel rumore, però, non venne udito, poiché la musica era a volume troppo alto. Senza perdere un attimo di tempo, il bassino si diresse verso la fonte di quel suono, lo stereo, e lo spense prima ancora che l'unico ragazzo lì presente potesse anche solo riconoscerlo.

L'uomo si fermò, perplesso dall'assenza della musica, poi vide Baekhyun a braccia conserte. Non fece nemmeno in tempo a sbuffare che il maggiore parlò, precedendolo.

"E' passata una settimana, Lee, perché Sooman non mi ha ancora chiamato per la denuncia? Che cosa hai in mente?" domandò con un leggero accenno di affanno nella sua voce. Aveva corso. Ten ruotò gli occhi al cielo.

"Non ti ho denunciato, Byun" sbuffò, voltandosi verso una lunga panca appoggiata al muro dove vi erano appoggiati un asciugamano ed una bottiglietta d'acqua. Si asciugò il sudore con quello, poi bevve gran parte del contenuto limpido.

"Prova a mettere in mezzo Renjun e giuro-"

"Taglia corto, non ho più bisogno delle tue minacce" lo interruppe il minore. "Non ho fatto causa a nessuno di voi babbei, non voglio problemi, fra poco dovrò tornare in Cina per delle promozioni" sputò. Baekhyun fu scettico ed incredulo per qualche momento.

"Hai in mente qualcosa, non è così?" domandò, ringhiando contro il tailandese. Il ragazzo strinse i pugni irato. "Questo non ti riguarda, Byun, va a farti fottere!" gridò, liberando parte della sua rabbia.

"Hai vinto e hai avuto tutto quello che volevi! Prima Jisung riesce a rubarmi la ragazza, poi finalmente arriva anche a sposarla. Mi sono anche congratulato, adesso sparisci e lasciami vivere la mia vita!" esclamò, esausto, avvicinandosi pericolosamente al maggiore.

Baekhyun sembrò riflettere molto. Pensò per molti secondi e, quando mise insieme i pezzi del puzzle sgranò gli occhi. "Tu... tu hai deciso di giocare con Renjun nonostante io ti abbia detto di non farlo-"

Non finì la frase poiché un violento pugno lo colpì sul volto. "Esatto, Baekhyun, hai indovinato" ghignò, mentre il maggiore si toccava il punto colpito. "Tu sarai anche un pezzo grosso dell'industria, ma Huang Renjun..." prese un paio di attimi per sorridere maniacalmente.

"Ho un video che riprende Jeno e lui nel letto di Jaemin nudi, addormentati. Purtroppo non sono riuscito a prendere anche Jaemin... doveva essersi già alzato" constatò, facendo deglutire il maggiore.

"Tu ormai sei sposato, i tuoi fan lo sanno... la tua famiglia lo approva" ghignò toccando la parola chiave. Il maggiore ragionò ancora: Renjun non aveva mai fatto coming out con i suoi genitori. "Sei uno stronzo- minacciarlo di riferire tutto alla sua famiglia non servirà, sappilo-"

Le parole sagge di Baekhyun furono interrotti da una notifica dal telefono del minore. Il ragazzo sorrise soddisfatto, poi accese il dispositivo, mostrando la barra delle notifiche al maggiore.

"Ma che coincidenza, Byun... sembra quasi che Renjun stia andando in diretta" ghignò. Il sangue del bassino si gelò. Baekhyun riconobbe l'applicazione Vlive il quale titolo era: 'Vi chiedo scusa'.

"Che ne pensi di dopo Natale?" domandò Jisung, seduto sul letto di Jaemin, nella camera di Miso, mentre parlava con la sua futura moglie del matrimonio. Lui, Jeno, Jaemin e la ragazza avevano già parlato di una nuova collocazione delle camere.

SECRET [αcatalepsy SERIES]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora