Annuncio Temporaneo!

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Ciao amici, come avrete notato questo non è un capitolo. Mi sento in dovere di avvertirvi poiché questa sera non aggiornerò questa storia, ma domani.

Se non vi interessa sapere le motivazioni, allora non leggete oltre, e vi ringrazio per aver premuto sull'aggiornamento e per avervi rubato qualche minuti di tempo.

Dunque. Questo annuncio è temporaneo, ovvero lo eliminerò domani, prima del vero aggiornamento.

La motivazione è semplice. Cioè, facile da spiegare, difficile per me da affrontare.

Arriverò al succo. Approfitto di questo momento per condividere con delle persone che amano leggere ed interagire con le mie storie una piccola parte della vera me. Per farmi conoscere

Mi chiamo Giada, ma non aggiungerò il mio cognome per motivi di privacy e "sicurezza", spero lo capiate. Ho sedici anni e soffrivo di bipolarismo, trasformatosi successivamente in disturbo dissociativo della personalità ed ansia patologica (i quali ho tutt'ora) da quando ho tredici anni, momento in cui un ragazzo mi ha molestato sessualmente in un parcheggio.

Comunque sia. Non cerco pena, voglio solo parlare. Aggiungo che non scherzo con NESSUNA delle malattie, sono molto rispettosa, quindi chiedo altrettanto da voi.

Come credo saprete, magari no, soggetti affetti da determinata patologia rischiano di ferirsi, di autolesionarsi, ma io, fortunatamente, non sono una di questi.

Ho smesso di seguire terapie psichiatriche e di prendere i medicinali che mi venivano assegnati poiché non li ritengo necessari e preferisco spendere i soldi che usavo per ciò nella cura che la mia povera nonna sta affrontando contro una malattia di cui non mi ritengo in dovere di raccontare.

Quindi capirete che ci sono dei momenti di alti e bassi nelle mie giornate.

Sono qui per raccontare le motivazioni del aggiornamento che non è arrivato, quindi arriverò definitivamente al punto.

Ho quasi diciassette anni perciò stavo cercando un lavoretto estivo per mettere su qualche soldo e comprare un bel regalo per il compleanno del mio ragazzo. Oggi ho avuto un colloquio. Il mio primo.

Abbiate pietà di me, mi sto sfogando.

Colui che sarebbe dovuto essere il mio datore di lavoro non si è presentato, il che l'ho trovato molto poco professionale, ma ho avuto una conversazione con una donna, sua madre.

C'era un altro ragazzo, giovane, con lei e la prima ed unica domanda che la donna mi ha fatto è stata: "Che cosa sai fare?"

Domanda lecita, direi. Al che ho risposto.

Ho detto prima ed ultima proprio perché dopo quella risposta non ho più potuto parlare. Quella sconosciuta, e voglio sottolineare il termine, mi ha derisa ed umiliata per tutto il tempo del colloquio.

Ridendo di come non sarei stata in grado di fare nulla e vantandosi dei soldi che possedeva.

Ho ristretto molto la storia, ma vorrei non annoiarvi troppo.

Sono tornata a casa e sono scoppiata in lacrime.

In Italia manca il rispetto reciproco. Manca l'educazione e l'umiltà. Sono stata derisa da una donna più anziana di me ed io sono rimasta muta perché avevo paura e mi vergognavo.

Spero di essere stata chiara del motivo per cui non ho aggiornato. Ho smesso di piangere pochi minuti fa e sento che non sto bene.

Ma voi non fate come me, non fatevi mettere i piedi in testa, mai.

Grazie per chi ha letto questo lungo messaggio fino in fondo. Scusatemi ancora. Fatemi sapere se volete che io tenga questo annuncio qua o che lo elimini.

Voglio che le persone sappiano che questi eventi, queste "discriminazioni", non so bene come definirle, avvengono QUOTIDIANAMENTE, e anche fra donne. Io non sono la prima e non sarò di certo l'ultima. Voglio solo diffondere questo messaggio.

Buonanotte cuoricini, a domani. Scusate ancora❤

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