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CAPITOLO TRE
«Mi chiamo Jisung. Park Jisung»

«Chanyeol?» ripeté la ragazza. L'uomo dalle orecchie a sventola era paralizzato: davvero sua sorella lo conosceva? Chi le aveva parlato di lui? Capì subito che si dovesse trattare di suo fratello minore, Changkyun. Da sempre lui era stato più legato a Miso, vista la vicina età che avevano, e, sin dal debutto nella Starship, lui era stato l'unico fra loro uomini ad andarla a trovare in America.

Non che Chanyeol non avesse voluto, ma la sua agenzia non gli permetteva di fare periodi lunghi di assenza visto che il ragazzo era nel culmine della sua carriera. A differenza sua, Changkyun aveva la possibilità di svolgere concerti in quel continente e questo era un grande vantaggio. Ma Jinwoo era l'unico a non sapere dove la sorella si trovasse.

Chanyeol gli aveva impedito di conoscere la posizione o se la sarebbe presa, proprio come il testamento citava.

Il membro dei Monsta X doveva aver raccontato ogni cosa a Miso: la morte dei genitori, il motivo per cui lei si trovava negli Stati Uniti e, sicuramente, anche della mentalità del fratello maschio mezzano, Jinwoo.

Baekhyun lo risvegliò dai suoi pensieri con un colpo di tosse. «M-Miso?» la chiamò. «Chanyeol!» Esclamò lei riconoscendo il fratello che cambiò rapidamente il piano di picchiare Jaehyun e corse ad abbracciarla. Entrambi erano così felici. «Mi sei mancato» singhiozzò lei, parlando la sua lingua madre. «Mi dispiace Miso. Per tutto. Per averti lasciata ai signori Kim e per aver seguito i nostri fratelli qua, per non esserti mai venuto a trovare come Changkyun ha fatto, scusa!» disse il maggiore, testando le poche parole inglesi che conosceva. Aspettava da tempo quel momento.

«Non importa, l'importante è che tu adesso abbia realizzato i tuoi sogni e che sia felice» Miso si staccò per prima dall'abbraccio e lo guardò negli occhi, sorridendo.

«Visto che vivrai qui almeno fino al ritorno di Minseok, è il momento che ti presenti tutte queste persone» disse Chanyeol, asciugandosi con la manica della maglietta gli occhi lucidi. Si girò verso il suo leader, Junmyeon, e, senza bisogno di parlare, l' uomo più grande capì

«D'accordo, dimenticatevi di questa scenata bizzarra e cercate di essere carini con la ragazza» ordinò questo, battendo qualche volta le mani e richiamando l'attenzione degli altri. Tutti i ragazzi annuirono, perfino Jaehyun e Jongin, che sembrarono rivolgere un sorriso a Chanyeol come per segnare una pace temporanea, poiché avrebbero sicuramente ripreso il discorso. Tutti tranne uno, Chittaphon, che aveva deciso di andarsene prima a causa del suo orgoglio rovinato dal maggiore dei Park in quella sala.

Il primo fra tutti fu il leader degli Exo. «Sono Kim Junmyeon, come già sai sono a capo del gruppo in cui si trova tuo fratello; spero che ti troverai bene qui» sorrise ed entrambi accennarono un inchino: entrambi si trovavano a lati opposti del tavolo.

«Miso-» il ragazzo seguente fece brillare gli occhi la ragazza.

"Tu sei-" balbettò lei, trovando quel ragazzo familiare. Il suo fratello adottivo gliene aveva parlato e lo aveva descritto.

«Si sono il fidanzato di tuo fratello, mi chiamo Byun Baekhyun. Non credevo che Changkyun ti avesse parlato anche di me» sorrise prima di continuare. «Chanyeol mi ha raccontato molte cose su di te e sui tuoi fratelli, ti ammira davvero tanto e sei bella proprio come mi diceva. Sono davvero felice di conoscerti» entrambi mostravano due sorrisi sinceri e gioiosi.

Le avevano parlato così tante persone che faceva quasi fatica a ricordarsi i nomi di tutti. Un ragazzo affascinante e divertente l'aveva colpita particolarmente. La sua pronuncia perfetta dell'inglese ed il suo nome le fecero capire che si trattava di un madrelingua americano: Johnny. L'uomo le aveva brevemente raccontato che, oltre a lui, ce n'era un altro con queste peculiarità, ma che in quel momento era a far visita ai suoi genitori: il suo nome era Mark.

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