10

127 15 7
                                    

CAPITOLO DIECI
«È un piacere rivederti sorellina»

"Grazie per aver accettato di vedermi, hyung" disse Miso, togliendosi le scarpe, entrando nella casa dell'uomo. "Non avrei mai potuto dirti di no" sorrise lui. "Vivi da solo?" domandò guardandosi attorno. "No, convivo" rispose, facendole segno di sedersi sul divano. "Ti va un po' di tè?" domandò l'uomo, ricevendo un sorriso in cambio.

Quando ebbe preparato le bevande, le portò in salotto, porgendo una delle tazze alla ragazza, prima di sedersi davanti a lei. Il ragazzo accese la tv, nel canale del telegiornale, per tenere un 'sottofondo' invece di quel silenzio glaciale. "Come mai hai i sottotitoli?" domandò curiosa, quando vide che c'era una traduzione di ciò che veniva detto. "Beh, diciamo che li tengo attivati per non dimenticarmi mai le mie origini" rispose, ridendo. Miso guardò attentamente quelle parole, visto che a pranzo non aveva capito il motivo di tutta quella agitazione. "Qualcosa non va?" domandò il ragazzo, vedendola molto attenta. Miso stava osservando, completamente assolta, il servizio su Jisung, rimanendo sconcertata.

Quando si concluse l'uomo spense il televisore. "Non sei mai stata interessata alle notizie, che cosa è cambiato So" domandò, anche se il tono che teneva non sembrava affatto interrogativo. "Kyun- sono nei guai" rispose lei. Changkyun sospirò. "Sei tu la ragazza di cui si parla tanto sui social ed in tv con quel Park Jisung?" chiese, cercando di capire, una volta per tutte. "Si" sussurrò lei. Il fratello sospirò. "Adesso Jinwoo ti troverà... ti sta cercando da anni" disse lui, piano. "L'ha già fatto" rispose lei, mozzando il fiato al maggiore. "C-Che vuoi dire?" balbettò. Miso estrasse dalla sua borsetta un pezzo di carta, mettendolo fra le mani del ragazzo.

"Qua c'è scritto che ti troverà, ma non che lo ha già fatto-" rispose il maggiore una volta letta la lettera. "No" lo interruppe lei. "Ha un informatore, nel dormitorio dove Chanyeol è. Sono piuttosto sicura che sappia dove sono" Miso sospirò. "Perché ce l'ha a morte con Chanyeol? Voglio dire- perché mi vuole così tanto!?" domandò furiosa e bisognosa di risposte. Ci fu un attimo di silenzio, ma Changkyun decise di parlare una volta per tutte. "So... devi sapere che papà, prima di morire, ha scritto un testamento, destinante unicamente a Jinwoo. Tu saresti dovuta essere affidata a lui, ma Chanyeol è andato contro la legge, prendendoti e portandoti in America" disse, cercando di essere comprensibile. La ragazza non rispose, ma si alzò dal divano e tornò all'ingresso per mettersi le scarpe. "Miso!" gridò lui, non capendo il motivo del comportamento impulsivo.

"Ho bisogno di risposte Kyun. Domani dobbiamo parlare tutti insieme: io, te e Chanyeol. Alle nove" disse, scandendo bene per fargli capire bene ogni sillaba. Poi uscì, lasciando il povero ragazzo pietrificato all'ingresso.

"Dove sei Park!?" Non appena il colloquio con il ceo si concluse, Chanyeol ribolliva dalla rabbia e doveva sfogarsi. Quindi eccolo qui, nel salotto del dormitorio alla ricerca di Jisung. "B-Baekhyun hyung!" gridò Chenle spaventato, ma senza risposta. "Dove diavolo è quel marmocchio?!" gridò ancora il maggiore. "E' uscito" disse cautamente Jaemin. Pochi attimi dopo si udì il suono dello sciacquone provenire dal bagno, ed il ragazzo che aveva appena parlato, sbiancò. Jisung aprì tranquillo la porta del bagno, quando si trovò proprio davanti il maggiore. "Cazzo- hyung, mi hai fatto prendere un infarto!" rise nervosamente.

Dal salotto, improvvisamente, si udirono le grida di Jisung. "Yah! Mettimi giù!" diceva. Chanyeol lo aveva preso a mo' di sacco di patate. Senza guardarsi indietro disse: "Jaemin, Jeno, spicciatevi!" ed i due ragazzi appena chiamati lo seguirono rapidamente, scomparendo nella camera di Chanyeol.

"Hyung" sussurrò Chenle. "Chiama subito Baekhyun hyung" continuò. Renjun annuì freneticamente, cercando il numero sul telefono.

"Avrei tantissime cose da dire, ma credo che inizierò dalla più importante" disse Chanyeol in modo tranquillo, anche se, dentro di sé, ribolliva dalla rabbia. I tre ragazzi erano seduti sul letto del maggiore, mentre questo era sulla sua sedia, proprio davanti a loro. Estrasse dalla tasca dei pantaloni una confezione di plastica blu, facendo sbiancare i tre ragazzi. "Bene, dalle vostre facce, deduco che lo abbiate riconosciuto" constatò. Jisung deglutì. "Che cosa diavolo ci faceva sul letto di Miso? Voglio la verità" ordinò il maggiore. "L'ho preso io" Ammise Jisung. "L'ho rubato a Jeno" continuò. "Non so cosa mi sia passato per la testa"

"No, non è vero" sospirò Jeno. "Gliel'ho messo io apposta sulla scrivania... sapevo che lo avrebbe preso" disse il moro. "Hyung, è cominciato tutto da me" parlò Jaemin. "Ho convinto Jisung ad andare in camera di Miso, con la scusa che io avrei voluto fare sesso con Jeno" confessò. "Bene, andiamo bene" disse Chanyeol. Questo si alzò dalla sedia ed uscì dalla stanza, lasciando perplessi i tre ragazzi. Si diresse verso la cucina trovandosi, oltre a Renjun e Chenle, anche Baekhyun. "Voi due marmocchi, venite con me, subito" ordinò. I due ragazzi camminarono impauriti verso la camera del maggiore. "Chanyeol che stai facendo?" domandò esasperato il fidanzato. "Con te parlerò più tardi, Baekhyun" ringhiò con sguardo di fuoco, prima di tornare nella sua camera. "No, voglio parlare adesso!" gridò il maggiore, facendo fermare improvvisamente il maggiore.

"Che c'è da dire?" domandò retoricamente il minore. "Hai fatto passare me come se avessi sbagliato- come se non avessi avuto fiducia di te" ringhiò, guardandolo in faccia. "Io non voglio sposarmi con un uomo che mi mente" disse, moderando i toni, scomparendo poi nel corridoio. Baekhyun aveva bisogno di aria fresca o avrebbe piano di nuovo.

"Bene" disse, facendo sobbalzare gli ospiti nella camera. "Ho un altra domanda per tutti voi, eccetto Jisung" continuò. "Voi eravate a conoscenza del bacio fra lui e mia sorella nella sala prove?" domandò. Tutti i ragazzi scossero la testa in segno di negazione. Il minore era perplesso: "Che ha in mente?" pensò. "Ah, molto interessante" disse sorridendo in modo falso. Chanyeol prese il portatile che era poggiato proprio sulla scrivania, se lo mise sulle cosce e fece partire un video. "Peccato per voi babbei che a, quanto pare, ci sia una telecamera proprio davanti alla stanza di videosorveglianza, e, se anche voi aveste avuto un po' di cervello, di sicuro avreste chiuso la porta, giusto?" domandò retoricamente.

Il filmato ritraeva l'arrivo dei ragazzi nella stanza di videosorveglianza, compreso Baekhyun, fino al momento in cui questo era corso via per 'salvare' la situazione. "Yah! Voi avete visto tutto?" sbottò Jisung, rosso dall'imbarazzo. Gli altri risero. "Ti piace ballare?" lo prese in giro Chenle, ricordando quello che il minore aveva detto alla ragazza. "Yah, tu! Vuoi che ti ricordi come sei caduto ieri?" gridò il biondo, ammutolendo il maggiore.

"E' un piacere rivederti sorellina" ghignò il ragazzo, davanti a lei. "Sta zitto ed entra" ordinò lei, aprendo la porta della casa in cui stavano entrando.

Indovinate di ha deciso di aggiornare tutti i giorni? (almeno fino a che avrò i capitoli già scritti lol)Buon sabato friendss

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Indovinate di ha deciso di aggiornare tutti i giorni? (almeno fino a che avrò i capitoli già scritti lol)
Buon sabato friendss

SECRET [αcatalepsy SERIES]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora