『
CAPITOLO SETTE
«C'è una spia fra noi»』
Fecero molto shopping e si divertono molto: comprarono vestiti per entrambi, dei gelati e scattarono molte foto. Jisung quel pomeriggio non la baciò, ma si limitò ad abbracciarla e a stringerle la mano. Aveva paura di correre troppo e già aveva fatto un enorme passo nella stanza da ballo, così decise che avrebbe ricominciato - più lentamente - in fondo, dovevano ancora conoscersi meglio.
Erano da poco tornati nel dormitorio: Miso si tolse i tacchi tenendoli fra le mani per evitare di attirare l'attenzione, mentre Jisung la seguiva da dietro con le buste fra le mani. Quando Miso aprì la porta della camera, notò che era vuota e sospirò dal sollievo, così entrò – lasciando poggiare gli acquisti a Jisung sul pavimento della sua camera - e si cambiò con qualcosa di più comodo: una tuta grigia ed una felpa nera. Jisung fece la medesima cosa, indossando anche lui dei vestiti comodi color pece.
Una volta cambiata, Miso uscì dalla camera con le ciabatte ai piedi e si sedette in cucina. Jisung la seguì subito dopo, aprendo prima il frigorifero per prendere la bottiglia di acqua e due bicchieri di vetro, portandoli, poi, al tavolino. Lei lo ringraziò.
Dopo aver bevuto, Miso rimase pensierosa ad ammirare le goccioline di acqua rimaste sul bicchiere ormai vuoto, così Jisung le pose una domanda. «Qualcosa non va?»
«Seguimi» disse solo, e lui fece quanto chiesto. Entrambi uscirono dal dormitorio.
Non appena la porta di ingresso fece il classico 'click' di chiusura, i quattro ragazzi riuniti nella camera di Renjun e Chenle, uscirono allo scoperto. «Mio Dio! Credevo che ci avrebbero scoperti!» rise il minore, Chenle, seguito poi dagli altri tre.
«Woah, sono curioso di sapere come sia andata!» enfatizzò Jeno. Jaemin annuì. "Anche io!" disse alzando la mano. «Voi due stronzi siete in camera con loro, ve lo diranno di certo!» esclamò Chenle con un broncio, invidioso. Renjun si limitò a sorridere.
—
Miso lo aveva portato nella sala prove nell'ala nord. Erano entrambi seduti sul parquet, sempre uno davanti all'altra. «Devi dirmi qualcosa?» domandò lui. Lei annuì.
«Non ti interesserà sicuramente, ma io... volevo parlarti della mia famiglia- dei miei fratelli in realtà» Jisung annuì un po' sorpreso: era felice che Miso si sentisse abbastanza a suo agio a parlare con lui di argomenti personali.
«I miei fratelli... loro sono complicati... c'è Chanyeol che è iperprotettivo, Changkyun, è poco più grande di me... è l'unico che mi è rimasto accanto, anche dopo il debutto... vorrei tanto rivederlo...» parlò con qualche lacuna nella pronuncia, più a sé stessa che a lui. Sospirò.
«E poi c'è Jinwoo... il mezzano. Io voglio bene a tutti loro in modo eguale, lo giuro, ma la sua mentalità rovina il rapporto che c'è fra tutti noi»
«Che vuoi dire?» domandò Jisung, ormai curioso.
«Mio padre ha sempre preferito lui agli altri, Changkyun lo sapeva, me lo raccontava sempre quando lo chiamavo dall'America. Era l'unico uomo... normale. Per questo nel testamento che aveva fatto prima di morire, io, sarei dovuta andare sotto la sua custodia e non con Chanyeol, anche se è il più grande»
«Mio padre non ha mai sostenuto l'orientamento sessuale dei miei fratelli, per questo ha sempre messo al primo posto Jinwoo" sospirò sembrando quasi stanca. E lo era, era terribilmente esausta.
STAI LEGGENDO
SECRET [αcatalepsy SERIES]
Fanfiction❁ཻུ۪۪A PARK JISUNG FANFICTION❁ཻུ۪۪ ❝tu lo sapevi, non è vero?!❞ ❝secondo te sapevo che un ragazzino innamorato avrebbe baciato tua sorella?❞ ▂ ❗️ la visione è a discrezione del lettore può includere: contenuti a sfondo sessuale, estrema gelosia, omo...