14

131 15 6
                                    

CAPITOLO QUATTORDICI
«Il vestito della mamma»


Miso aveva aspettato la notte per fare il test che Renjun le aveva comprato: inizialmente era indecisa se parlarne con il suo compagno di stanza o meno, ma aveva deciso di aspettare il risultato prima di comunicarlo. Quando si alzò dal letto notò che Jaemin non c'era così pensò che si stava esercitando nella sala prove. Lesse il foglio illustrativo nel pacchetto, dopodiché andò in bagno e fece quanto scritto. Una volta fuori prese il suo portatile con una mano, mentre con l'altra reggeva l'oggetto allungato che aveva comprato il suo amico, e si ritirò nella stanza di videosicurezza, nonché l'unico posto dotato di pareti insonorizzate. Poggiò il laptop sulla scrivania davanti a lei e lo aprì, digitando l'applicazione delle videochiamate, con la quale telefonò il fratello.

Squillò per qualche volta, prima che questo rispondesse. "So, tutto okay? Sono le quattro di mattina, stai bene?" domandò Changkyun con la voce roca, impastata a causa del sonno. "Ho solo bisogno di compagnia" rispose lei. Lui sospirò. "Daccordo, che cosa è successo?" domandò capendo che la sorella mentiva. "Ho appena fatto un test di gravidanza" rispose schietta. Il ragazzo nello schermo, quasi svenne. "T-Tu cosa?" balbettò questo: sarebbe sicuramente caduto se non fosse stato già sdraiato sul letto. "E-E quindi?" domandò riferendosi al risultato. "Devo aspettare altri cinque minuti, ma non ho il coraggio di guardarlo" rispose la ragazza.

"D'accordo, allora..." Changkyun si mise a pensare per qualche secondo sull'argomento che avrebbero potuto tenere in quel momento di ansia. "Il tuo coreano è migliorato molto" disse, congratulandosi. "Yah! Ti sembra il momento!" gridò lei in un fascio di nervi. "Sono serio, chi ti ha insegnato? Non sarà per caso quel ragazzino... com'è che si chiama, Jisung?" domandò con un ghigno che fece arrossire la ragazza. "Si... ma non mi ha insegnato lui" disse imbarazzata. "E' stato il mio compagno di stanza, Jaemin"

"Domani mattina hai impegni?" chiese lui dopo qualche secondo di silenziò. Lei negò. "Ti va se ti porto in un posto?" domandò ancora. "Per cosa?" disse lei, confusa. "Una sorpresa" Il fratello sorrise in ricambio, non aggiungendo altro su quell'argomento. "Forza è il momento, guarda quel test" ordinò il ragazzo. Lei scosse la testa con gli occhi spalancati. "Forza Miso!" la incoraggiò, ma lei continuava a negare. "Daccordo, allora fallo prima vedere a me" disse poi. La ragazza annuì freneticamente, prima di girare il test verso la webcam del computer. Miso osservò solo l'espressione scioccata negli occhi del maggiore: era terrore e forse preoccupazione; lei iniziava a sudare freddo. "M-Miso" balbettò, sconcertato. La ragazza si affrettò a voltare il test, notando subito la lineetta rosa al centro. Qualche attimo dopo sentì la risata divertita del maggiore. "Yah!?" gridò infuriata. "Mi hai mentito, non sono incinta!" disse ancora. Il ragazzo aveva le lacrime agli occhi dalle risate. "Avresti dovuto vedere la tua faccia!" esclamò lui, divertito. "Stronzo" borbottò lei con il broncio.

"E' successo qualcosa?" domandò il moro, varcando la porta dell'ufficio del ceo. "Perfavore, accomodati" questo lo invitò a sedersi sulla sedia proprio davanti a lui ed il minore fece quanto chiesto. "Da adesso Jaemin, tu sarai il mio braccio destro nel tuo dormitorio" disse l'uomo. "C-Che intende?" domandò cortesemente. "Non posso parlarne con Baekhyun, né tanto meno con Chanyeol, o potrebbero dare di matto e non lo gradirei affatto, visto l'imminente evento del loro matrimonio" spiegò. "C'entra Miso?" chiese il minore. L'uomo annuì, mentre l'altro sospirò.

"Deve partecipare a quel programma" disse, facendo sbiancare Jaemin. "Ma le accuse sono cadute, che bisogno ce n'è?!" gridò sconcertato, alzandosi dalla sedia. "Sì, il caso è concluso, ma-"

"Ma cosa?!" gridò ancora il ragazzo.

"Essendo stata affidata alla cugina di Minseok, tecnicamente, la ragazza è cittadina nativa americana, con cittadinanza statunitense. Motivo per cui, legalmente, lei è Kim Miso" spiegò, mostrando i fogli dell'anagrafe firmati in America. Jaemin sgranò nuovamente gli occhi. "E' impossibile, proprio qualche giorno fa ha rinnovato la carta di identità, ed il suo nome di famiglia è Park-" rispose il moro, ma il maggiore lo interruppe.

SECRET [αcatalepsy SERIES]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora