SECRET [αcatalepsy SERIES]

16

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CAPITOLO SEDICI
«Devi sposarla»

』

Nove mesi dopo

"Capo-" Jaemin irruppe nell'ufficio del ceo, che, però, trovò vuoto. Decise così di aspettarlo, accomodandosi sulla sedia. Nel disordine sulla scrivania scrutò vari fogli che gli portarono alla memoria vari ricordi.

"Signore, non possiamo aggiungerla al programma, mancano solo due puntate e sono praticamente alle semifinali" disse Jaemin. Lui ed il ceo stavano discutendo sui vari modi per riuscire a far ottenere la cittadinanza alla sorella di Chanyeol. "Se la ammettessimo direttamente alla semifinale, sarebbe ingiusto per tutti quelli che sono stati eliminati e, magari, molti fan del programma potrebbero dare la colpa alla Sm poiché Miso è fidanzata con Jisung, e questo potrebbe creare odio verso gli NCT e la compagnia in generale, e non possiamo permetterlo" continuò saggiamente. Jaemin parlava proprio come il suo capo, aveva imparato ormai.

"E se li mandassimo per una settimana a Jeju?" propose l'uomo anziano. "A che scopo? Procreare? Miso e Jisung sono ancora piccoli, hanno da poco compiuto venti anni, credo sia un po' troppo presto" rispose il minore: effettivamente non aveva tutti i torti. "E poi dovrebbe parlarne con Chanyeol" concluse. "Hai ragione" rispose il ceo, scrivendo qualcosa sul telefono, prima di appoggiarlo sul tavolo, cliccando il vivavoce.

"Pronto?" Chanyeol rispose. "Dobbiamo parlare, ce la fai a venire?" domandò l'uomo. "Attualmente no, io e Baekhyun abbiamo preso il giorno libero per concludere le ultime cose riguardo al matrimonio, quindi siamo ad Incheon adesso e temo che non torneremo prima di tre ore"

"Daccordo, possiamo parlarne al telefono?"

"E' davvero importante?"

"Temo di si"

"Va bene, di che si tratta?"

"Non entrerò nei dettagli, quelli li spiegherò meglio dal vivo, dato che credo tu abbia poco tempo per parlare, quindi mi atterrò al minimo indispensabile" disse formalmente. "Miso non ha la cittadinanza ed il visto le permette di rimanere qua per soli altri cinque mesi, perciò dobbiamo riuscire ad ottenerla prima dello scadere del tempo o sarà costretta a rimpatriare in America da sola"

"Cosa?!" gridò Chanyeol. "Come ho detto parleremo dei dettagli dal vivo, ma dobbiamo trovare una soluzione"

"Mi stai dicendo che devo annullare il mio matrimonio?" domandò, sbuffando. A quanto sembrava, Jaemin ebbe il colpo di genio, tanto che gesticolò un 'no' in modo frenetico, scuotendo la testa. "N-No" balbettò l'uomo, non capendo che cosa avesse in mente il minore. Il castano gli mimò con le labbra di mettere il muto ed il capo annuì. "Che diavolo succede, credevo che fosse stato quello il piano!" esclamò. "Lo era, ma ho avuto un idea" sussurrò, nonostante Chanyeol non potesse sentirlo. "Di che si tratta?" domandò il maggiore, curioso. "Un matrimonio!" esclamò, facendogli sgranare gli occhi. "Tu sei pazzo! Mi dici che sono troppo piccoli per un figlio e poi te ne esci con il matrimonio?!" gridò. "Lo so, lo so, ma vede altre opzioni?!" disse l'altro in risposta.

"Pronto?" domandava Chanyeol dal telefono, non sentendo più nessuna voce. "Forza!" Jaemin lo incitò ed il ceo fu costretto a fare quanto richiesto. "Ehm, sì, perdonami, ho avuto una chiamata improvvisa-" disse inventando la prima cosa che gli passava per la testa. "Dunque dicevo, no, non c'è alcun bisogno di annullare il tuo matrimonio, tuttavia-" continuò, fingendo un colpo di tosse nervoso. "L'unica soluzione credo sia un unione spirituale o legale fra Miso e Jisung" concluse.