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CAPITOLO UNO
«Q-Quella è mia sorella!»

Un anno prima, circa...

«Yixing passami il mestolo perfavore!» nel dormitorio condiviso da Exo ed NCT era ora di cena e, Junmyeon ed Yixing, nonché i maggiori, preparavano i pasti. O per lo meno ci provavano.

«I piatti dove sono?» subito dopo aver dato l'oggetto di acciaio al fidanzato, Yixing pose la domanda al fidanzato. Junmyeon si allontanò dalla pentola gigantesca per aiutare il minore; si diresse verso la mensola sopra al lavandino e fece segno al fidanzato di seguirlo.

«Tu i piatti, io i bicchieri» disse il maggiore schioccando un bacio sulle labbra del cinese, facendolo sorridere. Così fecero: Yixing aveva almeno una decina di piatti fra le mani, mentre l'altro aveva quattro bicchieri, due in una mano e due nell'altra.

All'improvviso un rumore sordo li fece spaventare.

«Minseok!» una ragazza piombò improvvisamente nel dormitorio facendo prendere uno spavento ai due fidanzati che dalla paura fecero cadere tutte le cose che avevano in mano, frantumandosi a terra.

«Chi diavolo sei tu?!» gridò Junmyeon mettendosi una mano sul cuore. Alle grida ed i rumori dei cocci rotti accorsero cinque ragazzi.

«Ehi, qual'è il pro- oh! Tu chi sei?» chiese tranquillamente un ragazzo piuttosto bello agli occhi della ragazza. Aveva i capelli rosa confetto, tinti, con l'accenno della ricrescita molto scura.

Questa sorrise timidamente alla bellezza del ragazzo non capendo minimamente cosa avesse detto, portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Stava per parlare quando una voce la bloccò.

«Miso!» quella voce era piuttosto familiare. Lei sapeva di chi si trattasse.

«Jongdae!» gridò lei prima di correre verso il ragazzo ed abbracciarlo. Tutti gli altri ragazzi erano storditi e perplessi. Cosa stava succedendo?

«Junmyeon, questa è Kim Miso, la cugina di Minseok» spiegò il ragazzo. Il maggiore chiamato si sistemò e sorrise. Era sempre un piacere conoscere i parenti dei suoi amici.

«Oh- scusami per averti urlato contro, Miso, mi sono davvero spaventato. È un piacere conoscerti» sorrise sinceramente alla ragazza che purtroppo non aveva capito una sola parola.

«Chiedo scusa, purtroppo non capisco la vostra lingua» disse parlando un inglese fluente. Jongdae e tutti gli altri ragazzi nella stanza sgranarono gli occhi. Nessuno sapeva parlare inglese. Solo i ragazzi più giovani, membri degli NCT Dream conoscevano meglio quella lingua, ma non tutti. Uno di loro si fece avanti.

«Uhm, Miso? Piacere mi chiamo Na Jaemin. Purtroppo non tutti capiscono né parlano inglese, ma se vuoi posso aiutarti come interprete, capisci che intendo?» Il bel ragazzo incontrato all'inizio dai capelli rosa pastello si fece avanti, parlando un inglese quasi perfetto, ma, ovviamente, non come quello della ragazza. Miso annuì con un sorriso facendo capire al ragazzo che aveva capito.

«Purtroppo non capisce la nostra lingua, ma potrei aiutarla» chiese il rosa, ricevendo un visibile 'sì' da parte di Junmyeon.

«Potrei sapere cosa ti porta qui?» chiese gentilmente con il suo solito bel sorriso.

«Mio cugino Minseok mi ha procurato un biglietto aereo per Seoul, mi ha detto di venire qua e che mi avreste trovato un posto per stare almeno temporaneamente, pensavo vi avesse avvisati»

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