Capitolo 1

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Dediche: Questa storia è dedicata alla mia Babe _pampu_ che l'ha voluta parecchio! *coff* motociclista e gattino *coff*.
Ed anche a C e Cri, che mi hanno aiutata tanto! Love you all <3

Premessa/avvertimenti: Lo dico, spoilerando un po' di cose, ma almeno tutti sanno quello che stanno leggendo. Allora, questa storia tocca il tema del BDSM, più precisamente una categoria chiamata Daddy Kink (se non sapete cos'è andate su wikipedia ed approfondite le vostre conoscenze, oppure leggete questa storia e lo scoprirete in parte.), quindi ci sarà l'utilizzo di nomignoli quali "Daddy" e "Baby boy" (E saranno scritti in inglese, perché papino e bimbo mi suonano troppo male XD) e magari anche alcuni che potrebbero sembrare umilianti, ma che nel contesto che ho creato non lo sono e non lo vogliono essere. Ci saranno cinghie e sex toys e dei "giochi di potere" tipici del rapporto Dom/Daddy e sub/baby boy, con anche punizioni. Ci saranno termini in inglese tipici del BDSM che spiegherò con le note a fine del capitolo in cui vengono menzionate.
Comunque, non sarà un BDSM "violento" non ci saranno frustate, sangue o chissà quali giochini (magari verranno in futuro se vorrò espandere questo universo), è più un BDSM "mentale" quello che ho cercato di rappresentare. Comunque sia chiaro, non sono una super esperta, ho fatto ricerche e letto più cose su questo argomento ed ho voluto provarci, quindi perdonatemi eventuali errori. Per ovvietà, Derek e Stiles risulteranno OOC.
La storia è già conclusa ed è stata già postata su EFP, ho deciso di caricarla anche qua.
Penso di riuscire ad aggiornare una volta al giorno più o meno.

My Boss' Super Sexy Boss
Capitolo 1

Stiles era disperato, non sapeva assolutamente cosa fare. Essere scaricato appena prima del raduno del liceo non era certo nei suoi piani. Aveva pensato a tutto: andare, parlare del suo ruolo essenziale nella Hale Corporation come ingegnere tecnico nel reparto ricerca e sviluppo, e soprattutto far notare il suo fantastico fidanzato... che è un gran pezzo di merda... mollarmi dicendomi che ho una malsana relazione col mio lavoro... e mettersi con James delle pubbliche relazioni nemmeno due giorni dopo, bastardo! Stiles sbatté la testa contro la scrivania, continuando per altre cinque volte.
"Stilinski, tutto bene? Sono le undici, saresti dovuto andare a casa tempo fa." Stiles si alzò di scatto dalla sedia, facendola cadere all'indietro. Di fronte a lui c'era il direttore generale dell'azienda, il super sexy direttore generale dell'azienda. Derek Hale: un metro e novanta di muscoli e broncio circondato da una barba perfetta, con due stupendi occhi verdi che ti leggevano l'anima e due sopracciglia con cui Stiles, ne era certo, ci si poteva conversare tranquillamente.
"Signor Hale, sì, sto bene, cioè no! Non va tutto bene! Il mio ragazzo mi ha mollato la settimana scorsa e..".
"Oh, mi dispia-".
"No, non c'è bisogno di dispiacersi, nell'ultimo periodo non andava benissimo il nostro rapporto, me l'aspettavo." Il fatto che stesse parlando a vanvera di fronte al capo del suo capo l'avrebbe dovuto far rinsavire, ma ormai il suo filtro tra bocca e cervello si era dissolto nella disperazione. "Ma mi ha lasciato esattamente prima del raduno del liceo, ha presente quella festa in cui devi far vedere quanto sei di successo e quanto la tua vita sentimentale e sessuale sia perfetta? Si sì, quella! Ecco, io ho già mandato la risposta che sarei andato con qualcuno, ma lo stronzo mi ha mollato appena prima del raduno e si è messo con James delle pubbliche relazioni. Ci andrei con il mio migliore amico, se non fosse che veniva nel mio stesso liceo ed è felicemente sposato. Quindi dovrò andare lì e far vedere quanto sia patetico esattamente come al liceo, con un lavoro da nerd e solo come un cane. Ho pure un gatto a casa, la mia strada da gattaro pazzo è spianata. Jackson avrà tutto il diritto di deridermi il prossimo weekend..." Stiles finì la sua carrellata di parole ed abbassò la testa distrutto e tirando su con il naso.

"Vengo io." Stiles alzò la testa di scatto e fissò i meravigliosi occhi, scintillanti come le foglie bagnate ed illuminate dal sole, del sexy capo del suo capo.

"Cosa...?"

"Hai bisogno di un fidanzato per far vedere quanto tu abbia successo in tutti gli ambiti della vita. Ora ne hai uno." Stiles sgranò gli occhi ed aprì la bocca, l'espressione di Derek impassibile. "Domani mi dirai tutti i particolari su questo raduno. Ok, Stilinski?".

"S-sì, signor Hale." balbettò.

"Bene, e comincia a chiamarmi Derek, non vorremmo che i tuoi ex compagni pensino che la nostra sia una relazione BDSM... Buonanotte Stiles.". Stiles vide come un ghigno divertito si formò sulle labbra di Derek mentre si voltava verso l'ascensore per andarsene. Stiles era rimasto imbambolato a fissare la schiena del capo del suo capo (no, assolutamente non il suo perfetto culo strizzato in quei pantaloni dell'abito elegante) che se ne andava.
Incredulo preparò la sua borsa, rimise la sedia a posto ed andò a prendere l'ascensore. Un ghigno gigantesco gli si stampò sulle labbra, questo raduno del liceo sarebbe stato fantastico.

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Stiles non riusciva a chiudere occhio, non voleva assolutamente credere a quello che era successo qualche ora fa, probabilmente se l'era inventato, sì, per forza. Sarà stato il frutto della sua disperazione e di tutte quelle volte che si era immaginato Mr. Hale in fantasie troppo imbarazzanti da ripetere. Maledetto lui e la sua fervida immaginazione.
Ser Pelosotto, il suo gatto, il quale nome era dovuto al suo essere nerd e a qualche birra di troppo, salì sul letto e si acciambellò sul cuscino di fianco alla sua testa cominciando a fare le fusa felice.
"Siamo io e te, Ser. Tu, io e le mie malsane fantasie su Mr. Hale che si propone di fare il mio finto fidanzato.".

Nella sua testa Stiles sapeva che si sarebbe dovuto sentire male per Paul, per come l'aveva lasciato mettendosi due giorni dopo con James delle pubbliche relazioni, ma una parte di lui era sollevata. Lui e Paul non andavano più d'accordo come agli inizi, anzi, si era scoperto ad odiare più cose del suo partner di quante ne amasse. Ma non gli andava giù il fatto che l'avesse lasciato appena prima del raduno del liceo, Paul sapeva quanto ci tenesse, eppure se ne era fregato. Due giorni in più con Stiles non gli sarebbero cambiati poi molto, no?
Con un verso stremato Stiles si voltò, mettendo il viso attaccato a quello del gatto, e chiuse gli occhi costringendosi a dormire, il problema del raduno avrebbe aspettato. Ora voleva perdersi nei suoi sogni, e se il loro tema principale erano due occhi verdi ed una barba perfetta nessuno l'avrebbe mai saputo.

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