Capitolo 14

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Capitolo 14

Derek si allontanò da lui poco dopo, sfilandosi velocemente i pantaloni del pigiama e mettendosi dietro di lui. Indossò un preservativo e gli risollevò i fianchi con le mani. "Sei pronto per me, baby boy?" gli domandò, piegandosi in avanti e baciandogli la vertebra sporgente che aveva alla fine del collo, succhiando la pelle e lasciandogli un grosso succhiotto rosso.
"Sì, sì, sì, ti prego, Daddy, ti prego!". Stiles spinse di più i fianchi contro di lui: non gli importava di essere appena venuto, aveva il bisogno fisico di sentire Derek dentro di sé.
Il moro sorrise ed allineò la punta della sua erezione contro l'apertura di Stiles, spingendo lentamente finché la punta non fu totalmente entrata, i muscoli di Stiles che si contraevano involontariamente a quell'intrusione. Derek rimase fermo per qualche secondo, spingendosi poi totalmente dentro di lui con forza, facendolo urlare di piacere e dolore. Cominciò a spingersi lentamente e ritmicamente dentro di lui. Stiles gemeva di piacere, il suo pene che cercava inutilmente di risvegliarsi. Le mani di Derek lo tenevano saldamente per i fianchi, impedendogli di andare incontro a quelle spinte controllate.
Derek respirava affannosamente, senza però perdere il ritmo delle sue spinte, continuando lentamente a penetrare Stiles con la stessa forza ed intensità, cercando di godersi il più possibile ciò che aveva bramato da molto. Stiles gemette sotto di lui, e Derek fece scivolare una mano sul suo addome facendola scorrere su per il suo petto, pizzicandogli un capezzolo e facendolo gemere forte. "Di più, ti prego, ti prego, ti prego, Daddy, di più!" gridò, e Derek ridacchiò piano dietro di lui, aumentando di poco la forza delle sue spinte, mentre Stiles agitava la testa sul cuscino, muovendola freneticamente da una parte all'altra.
Gli sembrava di impazzire ed era certo che Derek si stesse divertendo un mondo nel torturarlo e stuzzicarlo in quel modo, e Stiles si sentiva estremamente libero nel permettergli tutto ciò, libero e sincero. Derek cominciò a muoversi più velocemente e anche la sua altra mano scivolò sull'addome di Stiles. "Vieni qua, tesoro." disse, sollevandolo in modo che la schiena di Stiles fosse contro il suo petto, il sedere appoggiato al suo inguine ed il suo cazzo sprofondato fino in fondo dentro Stiles.
Stiles gemette forte, la testa lanciata all'indietro e posata sulla spalla di Derek, che gli ordinò di allacciare le braccia dietro il suo collo, e Stiles ubbidì, voltando la faccia e baciandogli la mascella. Derek ruotò immediatamente il collo per catturargli le labbra con le sue, assestando una spinta più forte delle altre, andando a stimolare la prostata di Stiles e facendo lentamente risvegliare il suo pene.
Le spinte cominciarono a farsi più veloci e più forti, i loro movimenti coordinati, Derek che gli baciava il collo e le spalle, ansimando piano. Le loro fronti madide di sudore ed i suoni dei loro gemiti risuonavano nella stanza. "Non ti toccherò, baby boy, se vorrai venire dovrai farlo solo grazie a questo." ansimò con una spinta ben assestata del suo pene, facendolo gemere più forte. Con le dita gli strinse i capezzoli sensibili, mordendogli il lobo dell'orecchio, continuando a penetrarlo con spinte forti e costanti.
Stiles si sentiva come un ammasso di gelatina, mugolava e gemeva cose senza senso, il suo pene era ritornato eretto e la sua prostata veniva continuamente stimolata dal cazzo di Derek. Non si era mai sentito così soddisfatto ed insoddisfatto contemporaneamente, voleva che durasse in eterno, ma allo stesso tempo che quell'insopportabile piacere finisse in un orgasmo sconvolgente. "Per favore!" gemette ancora, lacrime di piacere che gli rigavano le guance, la bocca di Derek che continuava a mordere, succhiare e baciare il suo collo arrossato a causa della barba folta di quest'ultimo.
"Che cosa vuoi, baby boy?" gli chiese Derek con voce roca, stringendolo di più a sé e spingendo più velocemente. "Dimmi cosa vuoi, lo sai che ti darei tutto quello che vuoi." disse, mentre un gemito spezzato gli uscì dalle labbra. Sapeva che non sarebbe durato ancora a lungo, avere Stiles in questo modo tra le sue braccia era un desiderio divenuto realtà, non sarebbe riuscito a controllarsi ancora a lungo.
"Te, Daddy." rispose Stiles bisognoso, le sue braccia ancora allacciate dietro il collo di Derek e le sue dita intrecciate tra le sue ciocche scure. Stiles si mordeva le labbra, mentre mugolii di piacere continuavano ad uscire ad ogni spinta.
"Mi hai già, tesoro, sono qui. Qui con te. Non mi senti?". Derek lo penetrò fino in fondo, fermandosi e ruotando i fianchi. Stiles gridò tirandogli i capelli e spingendosi contro di lui. "Sono qui con te." rispose affannosamente, le sue dita aperte a ventaglio sul torso di Stiles.
"Posso venire? Ti prego, Daddy, con te." gemette Stiles cercando di far ricominciare quelle spinte che lo facevano impazzire, il suo pene che gocciolava copiosamente macchiando le lenzuola.
Derek gli morse la spalla, ricominciando a spingere con forza dentro Stiles. Ansimava, quando Stiles lanciò la testa all'indietro gemendo. Mugolii spezzati risuonavano nella stanza insieme a respiri mozzati ed ansiti. "Vieni con me, baby boy." sussurrò Derek, spingendo altre tre volte e venendo con un gemito gutturale, mentre Stiles gridò venendo senza nemmeno essere stato toccato.
Rimasero immobili in quella posizione finché i movimenti involontari di entrambi non si fermarono. Le cosce di Stiles tremavano dal piacere appena provato e dalla tensione che la posizione causava sui muscoli. Entrambi ansimavano, Derek che lo teneva ancora stretto saldamente contro il suo petto, le labbra che gli baciavano la spalla tra un respiro affannato e l'altro.
Stiles slacciò le braccia dal collo di Derek e, lentamente, portò le mani sopra le sue, le loro dita che si allacciarono automaticamente. Stiles piegò il collo per cercare le labbra di Derek, che subito gliele concesse. Si baciarono con lentezza, un bacio solo di labbra che finì troppo in fretta.
Derek guardò Stiles aprire lentamente gli occhi, le pupille dilatate e le guance arrossate dal piacere appena provato. Stiles gli sorrise raggiante ridendo appena e Derek gli accarezzò il volto, sfregando il naso contro la sua guancia, sentendolo ridacchiare più forte.
Lentamente uscì da Stiles, che mugugnò una protesta mordendosi il labbro inferiore. Delicatamente Derek lo fece sdraiare sul letto baciandogli la fronte. "Come ti senti, baby boy?" gli domandò baciandogli la fronte e sdraiandosi di fianco, sfilandosi il preservativo, legandolo e lasciandolo sulla confezione aperta sul comodino. Si sedette ed aspettò che Stiles gli rispondesse.
"Bene." rispose Stiles, guardandolo dal basso con uno sguardo adorante, sfregando il volto sul cuscino. Derek si piegò a baciargli la tempia.
"Torno immediatamente, tesoro, tu rimani qui un secondo, ok?". Stiles fece un verso di assenso mentre stringeva a sé il cuscino, un'espressione beata sul volto. Derek corse in bagno, gettò nel cestino il preservativo usato e prese un asciugamano, inumidendolo con dell'acqua calda, e tornò immediatamente nella stanza. Stiles era ancora sdraiato nel letto esattamente come lo aveva lasciato, la testa appoggiata sul cuscino.

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