My Boss' Super Sexy Boss

Capitolo 27

My Boss' Super Sexy Boss
Capitolo 27

"Siete scomparsi per un bel po', mi chiedo cosa abbiate fatto." commentò Lydia con un sorriso furbo, mentre con la forchetta infilzava un pezzo di bistecca al sangue, portandoselo poi alle labbra ed azzannandolo con i denti bianchissimi. Un'espressione soddisfatta e maliziosa in volto.

Stiles la incenerì con lo sguardo, non si vergognava della sua vita sessuale, ma non voleva che Lydia si lasciasse scappare qualche particolare che sarebbe dovuto rimanere segreto.

Derek sorrise e la guardò oltre l'orlo del bicchiere di vino che stava sorseggiando. "Avevamo un premio da riscuotere, niente di particolare." rispose.

"Avete vinto un premio?! Figo, per cosa?" domandò Scott sorridendo, Kira scosse la testa e Jackson si strozzò con il vino.

"Davvero McCall?!" disse Jackson, mentre Isaac rideva con la fronte appoggiata al tavolo. Lydia sollevò un sopracciglio, guardandolo esasperata.

"Che c'è? Era una domanda lecita la mia! Ho solo chiesto cosa hanno vinto!". Kira gli diete una gomitata, Derek abbassò lo sguardo su Stiles che lentamente cercava di scivolare sempre più in basso lungo la sedia.

"Perché non gli dici cosa abbiamo vinto?" gli sussurrò Derek all'orecchio facendolo arrossire.

"Oh... oh... non c'è un premio... ooooh... capisco!" ridacchiò Scott, essendosi accorto dell'allusione solo dopo aver visto il rossore sul volto di Stiles. "Certo che potevi fermarmi, sembro un idiota!" Si piegò versò Kira sussurrandole all'orecchio.
Kira lo guardò incredula, entrambe le sopracciglia sollevate.

"McCall, non è colpa sua. Sei un idiota." rispose Jackson sorseggiando il suo bicchiere di vino con uno sguardo soddisfatto, facendo indignare Scott e ridacchiare gli altri.

Continuarono a cenare, la conversazione che scorreva fluida. Derek qualche volta poggiava la mano sulla coscia di Stiles, accarezzandolo e facendolo rabbrividire, tamburellando le dita sul tessuto dei pantaloni che copriva l'interno coscia.

"Appena abbiamo finito andiamo al Runaways a bere! È da una vita che non ci andiamo tutti insieme come ai vecchi tempi. Quindi non c'è margine di rifiuto!" disse Lydia indicando tutti con la forchetta.

Derek guardò Stiles con una muta domanda negli occhi. "È il pub in cui andavamo sempre da adolescenti, non preoccuparti." gli sussurrò all'orecchio sporgendosi verso di lui.

Il resto del gruppo accettò fragorosamente, tutti pronti a riportare in auge i vecchi tempi e ricordi adolescenziali. Erano passati anni dall'ultima volta in cui erano stati tutti insieme, abitando in diverse parti del paese era sempre difficile riuscire a riunirsi tutti, quindi non si sarebbero lasciati sfuggire la possibilità di godersi la compagnia l'uno dell'altro, chiacchierando e divertendosi difronte ad una birra nel loro bar preferito, che aveva visto accadere i più importanti avvenimenti della loro adolescenza.

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Il Runaways era il tipico pub da cittadina: bancone in legno usurato dal tempo e sgabelli abbinati, con tavoli robusti macchiati dai segni dei bicchieri, il chiacchiericcio era un costante rumore di sottofondo, le risate fragorose della gente che beveva e si divertiva creavano un ambiente caloroso ed accogliente. Dietro il bancone una parete riempita di alcolici e di vecchie bottiglie impolverate. Era un posto rustico, e per un attimo Stiles si chiese se Derek non fosse abituato a locali più lussuosi e ricercati, se non si trovasse a disagio e infastidito da quell'ambiente così spartano.

Stiles si morse il labbro leggermente innervosito, come spaventato di aver deluso Derek in qualche modo. "Lo so che non è il posto più bello che tu abbia mai visto-"

"Perché?" lo interruppe Derek corrucciando le sopracciglia, entrambi seguivano il gruppo davanti a loro diretto al loro tavolo storico.

"Bé... non è proprio uno dei locali più chic che esistano..." rispose insicuro.

"Non mi piacciono i posti chic, preferisco i locali così, mi ricorda quando all'università uscivo con mia sorella e mi portava a bere per i pub di studenti. Mi piacciono i posti rustici, mi ricordano quando ero ragazzo." disse allacciando un braccio alla vita di Stiles ed accarezzandogli il fianco. Stiles gli sorrise dolcemente, una luce divertita negli occhi.

"Sarai stato un Daddy anche all'università." gli sussurrò allungandosi verso il suo orecchio, Derek lo strinse di più a sé.

"Sarei potuto esserlo, ammettiamolo, ma non avrei avuto un baby boy carino come te. Non ci sarebbe stato gusto." rispose mordendogli il lobo dell'orecchio. Stiles ridacchiò piano e si lasciò guidare fino al tavolo con tutti i loro amici seduti.

Ordinarono subito da bere e cominciarono a parlare degli ultimi avvenimenti nelle loro vite: Allison era in gara per una promozione, Jackson parlò del suo ultimo caso, Scott di quando aveva curato un cervo.

Poi si misero a parlare delle novità nel loro gruppo di amici che non era uscito con loro quella sera. Danny ed Ethan erano ad un passo dal matrimonio secondo praticamente tutti, restava soltanto che uno dei due si muovesse a domandarlo all'altro. Greenberg faceva un lavoro super segreto di cui nessuno sapeva niente, anche se girava la voce che in realtà non facesse nulla. Aiden aveva appena finito un viaggio in giro per la Cina.

Il cellulare di Derek squillò, lo tirò fuori dal taschino e fissò il nome del contatto con le sopracciglia corrucciate, visibilmente innervosito. "Scusatemi, è per lavoro, torno subito." disse prima di alzarsi, dando un bacio sulla guancia a Stiles per poi allontanarsi dal tavolo rispondendo alla telefonata. "Boyd, dimmi...".

Lydia fece un sorrisetto furbo. "Quindi, quando lo presenti a tuo padre?" chiese divertita.

Stiles assottigliò gli occhi. "Sono affari miei e non provare a dire nulla a mio padre!".

"State insieme da un anno e passa, e ancora non conosce tuo padre?!" chiese Scott, gli occhi sgranati in un'espressione da cucciolo abbandonato.

"No, e non lo conoscerà finché non deciderò io, quindi zitti!!" esclamò a voce alta, battendo le mani sul tavolo.

"Stiles...?" una voce dolce lo fece voltare.