Capitolo 44

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My Boss' Super Sexy Boss
Capitolo 44

Derek sentì il suono della porta aprirsi e girò appena la testa per controllare chi stesse entrando. La testa bionda di Erica ed il volto serio di Boyd spuntarono uno sotto l'altro nello spazio tra la porta e lo stipite. "Possiamo?" chiese Erica e Derek annuì, facendogli poi cenno con la testa di entrare.

Si sollevò dalla vetrata ed andò di fianco alla scrivania, appoggiandovi sopra una mano quasi a cercare sostegno. "Questi sono i documenti che abbiamo preparato per l'affare Maddison, manca solo la tua firma per finalizzare l'accordo e poi andare in produzione. Ok?" chiese Erica, mentre Boyd posava il fascicolo sulla sua scrivania. Derek li prese in mano e li osservò velocemente, per poi riposizionarli dove li aveva sistemati Boyd.

"Perfetto, leggerò e ve li farò riavere firmati in serata." Rispose e poté vedere i suoi due segretari guardarsi con la coda degli occhi, Erica che fece un cenno rivolta verso di lui a Boyd.

Derek sollevò un sopracciglio con un'espressione annoiata e leggermente irritata. "C'è qualcosa d'altro che dovete dirmi?" domandò ed Erica guardò Boyd incattivita, cercando visibilmente di spronarlo a dire qualcosa, ma Boyd rimaneva immobile, impassibile.

Derek vide Erica sollevare gli occhi al cielo e sospirare scuotendo la testa, mormorando qualcosa sottovoce. "In realtà ci sarebbe qualcosa d'altro." iniziò Erica, fermandosi senza continuare. Derek appoggiò il fianco alla scrivania incrociando le gambe una davanti all'altra. Sollevò entrambe le sopracciglia intimando ad Erica di continuare. La bionda sospirò. "Ecco vedi... pensiamo che forse la situazione con Stiles stia degenerando..." disse guardandolo dritto negli occhi e Derek corrugò le sopracciglia.

"Cosa vorrebbe dire?" sibilò, la postura improvvisamente rigida. La pelle sulle nocche della mano posata sulla scrivania gli si tirarò e i polpastrelli diventarono bianchi per il peso e la tensione che gli veniva posta sopra.

"Derek..." sussurrò Boyd, probabilmente accorgendosi di quanto Derek si stesse sentendo teso in quel momento, cercando di tranquillizzarlo.

"Intendo dire che vai da lui ogni giorno, più volte al giorno e lui non c'è mai, e lasciatelo dire Derek, risulterò magari una stronza, ma sei mio amico e ti voglio bene!". Erica lo guardava con serietà, e Derek le fece un cenno impercettibile con la testa intimandole di continuare. "Non vuole vederti, Derek, è questa la realtà, non so cosa sia successo, perché faccia il bambino di tre anni e non voglia parlare, ma è quello che sta facendo!".

Derek aprì la bocca per dire qualcosa, ma Erica lo interruppe sollevando una mano. "No, Derek nessuno crede alle scuse che ti sta propinando Robert, è ovvio che Stiles non sia così impegnato da dover lasciare la sua scrivania tutto d'un tratto per riunioni o ricerche assurde! Ti sta evitando e purtroppo dopo quasi due settimane, devi accettarlo, non ci piace vederti così, né a me né a Boyd – Boyd annuì di fianco ad Erica sorridendo leggermente a Derek – non volgiamo che tu ci stia così male, lo sappiamo che ti piace, che sei molto probabilmente innamorato di lui, ma per lui forse non è così, o è troppo spaventato per accettare quello che gli piace, lo sai che può essere così nel BDSM." continuò Erica, lo sguardo di Derek si abbassò, chiudendo poi gli occhi e prendendo un profondo respiro, sapeva perfettamente che quello che gli stava dicendo Erica era la realtà, ma ciò non voleva dire che per lui era semplice accettarla, o che volesse accettarla.

"Dovresti superarla Derek, sia per te che per Stiles, perché continuare così non ha senso. Forse con il tempo chissà, verrà lui a parlarti. Magari no. Ma Derek, non puoi andare avanti così, ti farebbe solo soffrire di più." Concluse Erica.

Derek riaprì gli occhi e la guardò, vide Boyd posarle una mano sulla spalla e stringerla piano, si sorreggevano a vicenda quei due, sapendo di essere indispensabili l'uno per l'altra, ma allo stesso tempo potevano esistere da soli, avendo la convinzione di non essere abbandonati a sé stessi in questo mondo. Una parte di Derek bramava una relazione del genere, riuscire a trovare quel qualcuno con cui essere sé stessi senza dover cambiare, riuscir a trovare qualcuno che ti sorreggesse e che ti sostenesse in tutte le tue decisioni, ma sempre riportandoti con i piedi per terra. Qualcuno con cui stare da soli in compagnia. Pensava ancora di poter trovare quel qualcuno in Stiles, ma forse per Stiles quel qualcuno non era Derek.

Ed accettarlo era difficile, tremendamente difficile. Si passò una mano tra i capelli e sospirò. "Ok." rispose quasi sussurrando.

"Troverai qualcuno di ancora migliore, vedrai!" replicò Erica. Derek sapeva che cercava soltanto di tirarlo su di morale, ma la parte da Dominatore, che aveva accettato e scelto Stiles come suo, si trovò ad esserne irritata.

Come poteva esistere qualcuno migliore del suo baby boy?

Derek la fulminò con lo sguardo, tutta la sua energia in un solo gesto. Poté vedere Erica irrigidirsi e rabbrividire. "Derek... non intendevo..." cercò di scusarsi.

"Uscite, per favore.". Derek strinse i pungi, sapeva che era il suo umore a parlare, e sapeva che erano i nervi a fior di pelle a causa del Dom drop che aveva avuto e che alcune volte, di notte, tornava. Boyd ed Erica non centravano, lo sapeva, ma si sentiva arrabbiato, deluso, ferito.

"Derek, non volevamo..." Continuò Boyd, probabilmente aveva capito lo stato in cui si trovava Derek.

"Uscite!" gridò Derek quasi ruggendo, Boyd ed Eric si dileguarono, uscendo di fretta e quasi sbattendo la porta dietro di loro.

Derek si passò nuovamente una mano tra i capelli, ormai fin troppo spettinati, cercando di calmarsi, non capiva perché quelle parole dette da Erica lo avevano irritato tanto, camminò davanti alla scrivania cercando di calmarsi, chiuse gli occhi, ma l'unica cosa che vide fu il volto di Stiles piegato tra le sue ginocchia, lo sguardo adorante di chi era sprofondato nella subspace. Quella fantasia gli fece quasi del male fisico.

Derek riaprì gli occhi e preso da uno scatto d'ira gettò a terra tutto ciò che era posato sulla scrivania. "Cazzo!" sibilò ansimando, guardando la supervice vuota. Vuota come si sentiva lui in quel momento.

Derek si appoggiò alla scrivania, l'avrebbe dimenticato, avrebbe dimenticato Stiles, si disse con gli occhi serrati e l'espressione quasi dolorante. L'avrebbe dimenticato. Un'altra immagine del volto di Stiles gli fece capolino nella mente, i suoi occhi d'ambra e le sue labbra rosa, quell'arco di cupido carnoso.

"Cazzo." Sussurrò. Si sarebbe dimenticato di Stiles, ma evidentemente quello non era il giorno. Rise amaramente della sua condizione: 'un amore non corrisposto non può durare in eterno.' pensò, sperò, cominciando a raccogliere tutto quello che aveva buttato a terra.

Nota: a domani con il capitolo tanto atteso in cui si rivedranno 🙂😬

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