Capitolo 13

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Capitolo 13

"Vado a prendere il lubrificante ed un preservativo. Aspettami qui." disse, alzandosi dal letto e andando in fretta verso la sua valigia.

Stiles si morse il labbro inferiore e sfregò le gambe tra di loro in cerca di sollievo, i muscoli del suo addome tesi all'inverosimile. Mugolò piano, sollevando la testa per guardare Derek piegato sulla sua valigia. Indossava ancora i pantaloni del pigiama che gli cadevano bassi sulla vita stretta, la sua schiena era ampia e muscolosa e tra le scapole c'era tatuata una triskele nera che Stiles avrebbe voluto tracciare con le dita e con la lingua, seguendo poi i muscoli della schiena fino ad arrivare alle fossette di venere appena sopra il suo sedere, che Stiles avrebbe voluto afferrare e stringere mentre Derek sprofondava dentro di lui. Si appoggiò sugli avambracci per guardare meglio i suoi muscoli della schiena che si flettevano nel cercare il necessario nella valigia. Stiles allungò senza accorgersene una mano lungo il suo stesso addome, scendendo verso il suo pene, le dita che sfiorarono i peli del pube. "Ti conviene togliere quella mano da lì, baby boy, non ti ho dato il permesso di toccarti." disse Derek, guardandolo con la coda dell'occhio mentre afferrava lubrificante e preservativi.
"Scusa, Daddy." mormorò, togliendo immediatamente la mano e portandosi le dita alla bocca mordicchiandosi l'indice, come un bambino colto con la mano nella scatola dei biscotti.

"Non preoccuparti, tesoro, tutto perdonato. Ora aspettami, vado a prendere una cosa." disse Derek uscendo dalla camera. Stiles scosse i fianchi sfregando ancora le gambe una contro l'altra, poi si voltò per mettersi sullo stomaco, il pene sensibile che sfregò sulle lenzuola facendolo gemere piano. Sollevò il sedere e si mise sulle ginocchia, il petto appoggiato al materasso e la testa affondata nel cuscino, gemendo non appena sentì l'aria soffiare sulla sua apertura bagnata dalla saliva di Derek.
Derek aprì la porta della stanza ed imprecò sotto voce vedendo Stiles scuotere il sedere presentandosi a lui. "Per favore, Daddy, per favore." sussurrò Stiles tirando indietro le braccia e separandosi le natiche con le mani per mettersi in mostra. "Ti prego!" disse, inarcando di più la schiena. Sentì il rumore di qualcosa posato sul comodino di fianco a lui e poi il materasso si abbassò, segno che Derek era tornato nel letto.

Derek gli prese e i polsi e gli posò le mani ai lati della testa. "Tienile qui, baby boy, lascia che mi prenda io cura di te. Non devi fare nulla se non provare piacere, ma dovrai venire quando te lo dico io, ve bene?" domandò accarezzandogli i fianchi e poi afferrandoli con forza, piegando la testa in avanti e baciandogli la schiena.

Stiles annuì con foga e sentì Derek dietro di lui ridacchiare e mordergli una natica, lasciandogli un segno rosso e facendolo gemere di dolore e piacere. "Voglio risposte a parole, piccolo.".

Stiles fece un mugolio eccitato e si leccò le labbra. "Va bene, Daddy." sussurrò con voce roca, e Derek sorrise, leccandogli dal perineo fino alla fine della schiena, facendolo urlare.
"Bravo, tesoro, sei bravissimo e perfetto." mormorò baciandogli l'ano e leccandolo subito dopo.

Lentamente lo penetrò con un dito lubrificato, facendolo ansimare, mentre con l'altra mano gli accarezzava la schiena e l'addome, senza mai toccargli il pene duro ed arrossato, la punta ormai umida dalle prime gocce di piacere che uscivano senza sosta.

Stiles si spingeva indietro cercando di seguire i movimenti del dito e della mano di Derek, sperando di trovare una sorta di sollievo al calore insopportabile che sentiva. Le labbra calde di Derek gli baciavano le scapole zittendolo con versi dolci, cercando di calmarlo e tranquillizzarlo, mentre con lentezza inseriva anche un secondo dito, ruotandolo insieme al primo in cerca della prostata di Stiles.

Stiles voltò la testa in cerca delle labbra di Derek, che si chinò subito verso di lui per baciarlo piano, piccoli baci senza lingua che ancoravano Stiles alla realtà e contemporaneamente lo spingevano sempre di più nel luogo della sua mente in cui non doveva far altro che obbedire ed essere amato. Appena Derek allontanò la bocca, Stiles fece un verso bisognoso cercando di inseguire quelle labbra calde ed umide che sentì subito dopo su tutto il suo volto, mentre le due dita dentro di lui si separarono per allargarlo e prepararlo di più.

"Sssh, baby boy, sei bellissimo. Bellissimo e perfetto." sussurrò Derek, e Stiles gemette a quelle parole. Derek piegò le dita accarezzandogli la carne sensibile e Stiles urlò di piacere, mentre Derek premeva di più contro la sua prostata. "Ecco qua, lasciati trasportare, tesoro." sussurrò aggiungendo un terzo dito e continuando a stimolare quel punto dentro di lui.

Stiles urlò, allungando ancora il collo ed il volto in cerca delle labbra di Derek, e subito venne esaudito sentendole sulle sue, la barba che gli arrossava la pelle delle guance rendendo il bacio ruvido e morbido al tempo stesso. Stiles socchiuse le labbra e Derek vi infilò dentro la lingua, saggiando il sapore della sua bocca, mentre con le dita continuava a stimolare la sua prostata, i gemiti e i versi di piacere di Stiles attutiti dal loro bacio.

"Ti prego, Daddy, ti prego!" cominciò a mormorare Stiles, il bisogno di venire quasi insopportabile.

Derek sorrise e gli baciò gli occhi, le ciglia folte di Stiles umide a causa delle lacrime di piacere. "Cosa vuoi, tesoro?" gli chiese, e Stiles rispose con un altra preghiera incoerente. "Se non mi dici cosa vuoi non posso dartelo, baby boy." chiarì Derek baciandogli la tempia, poggiando il suo petto contro la schiena di Stiles.

"Voglio venire, Daddy, per favore, per favore." rispose Stiles, i peli del petto di Derek che gli solleticavano le scapole. Derek gli morse l'attaccatura tra collo e spalle, spingendo più forte le dita dentro di lui e facendolo urlare; l'altra mano gli afferrò il pene e cominciò a stimolarlo senza sosta.

"Vieni quando vuoi, tesoro." rispose passando il pollice sulla punta umida, mentre le dita continuavano imperterrite a spingere contro la sua prostata.

Stiles gridò, contraendo i muscoli dell'addome e venendo nella mano di Derek, stringendo le dita dentro di lui che continuavano a muoversi senza sosta. Qualche secondo dopo Stiles piagnucolò per la troppa stimolazione e le dita di Derek uscirono lentamente da lui, lasciandolo con una strana sensazione di vuotezza. Si accasciò sul materasso e si morse il labbro frenando un altro gemito.

"Apri la bocca, piccolo mio." ordinò Derek, e Stiles eseguì, sentendo le dita calde di Derek sopra la sua lingua, il sapore del suo sperma che gli invase la bocca. "Leccalo via. Tutto." precisò, e Stiles aprì gli occhi che non si era accorto di aver chiuso e, guardandolo fisso, gli ripulì la mano fino all'ultima goccia.

Derek lo baciò immediatamente dopo, sussurrandogli all'orecchio quanto fosse stato bravo, e Stiles si beò di quella sensazione di soddisfazione e completezza mai sentita prima.

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