My Boss' Super Sexy Boss
Capitolo 17"Allora, Stiles, c'è qualcosa che in particolare non ti piace? Cose che devo evitare di fare, atteggiamenti o azioni? Pratiche sessuali di cui non sei assolutamente curioso e che non vuoi provare? Parole che non devo dire? Qualsiasi cosa, Stiles. Saperlo è essenziale per la tua e la mia sicurezza." disse Derek mentre picchiettava le dita contro il bordo della vasca, un ticchettio ritmato e rilassante.
Stiles corrucciò le sopracciglia pensieroso. "Beh... sicuramente non mi piacciono i liquidi corporei che non siano saliva, sudore o sperma. E nemmeno qualsiasi rifiuto corporeo...".
Derek ridacchiò. "Segnato, nemmeno a me piacciono gli 'sport acquatici' e ancor meno lo scat*, Stiles.". Il modo in cui continuava a dire il suo nome quasi alla fine di ogni frase gli faceva attorcigliare le budella in una strana sensazione di eccitazione, che gli faceva venir voglia di sfregarsi le cosce l'una contro l'altra in cerca di sollievo."Non mi piace particolarmente il dolore, ed il sangue è totalmente bocciato, così come gli aghi." continuò Stiles agitando le mani nel suo solito modo sopra le righe.
"Dammi la mano, Stiles." ordinò Derek allungando un braccio e porgendogli il palmo sul quale Stiles poggiò il suo, convinto che a Derek potesse dar fastidio il suo muoversi scomposto e che quindi volesse tenergli ferme le mani.
Derek la prese e con l'aiuto della sua altra mano se la rigirò per osservarla, poi piantò lo sguardo su Stiles. "Che tipo di dolore non ti piace, Stiles?" chiese portandosi la sua mano alla bocca e baciandogli le dita. "Il dolore può essere simile al piacere sotto alcuni aspetti. C'è quello fatto per fare male...". Gli morse un dito con forza facendolo sussultare, i denti che gli segnarono la carne dell'indice che poi baciò come per scusarsi, avvicinandosi a Stiles, facendo scivolare le gambe ai lati dei suoi polpacci, Stiles ancora fermo ed ancora inginocchiato. "...E quello per amplificare il piacere." gli sussurrò all'orecchio sporgendosi verso di lui, facendo scorrere le unghie di una mano, che Stiles non aveva visto muoversi, sulla sua schiena con forza, lasciandogli quattro segni rossi che invece di farlo mugolare di dolore gli tolsero il fiato in un fremito di piacere. Inarcò la schiena, il suo petto verso Derek che gli baciò lo sterno con delicatezza, allontanandosi subito dopo per guardare Stiles negli occhi grandi e liquidi, il nero della pupilla che occupava quasi tutto lo spazio dell'iride.
"Questo dolore mi piace, mi piace moltissimo!" esclamò Stiles e Derek rise, guardandolo poi con una dolcezza inspiegabile."Perfetto, quindi del dolore lieve lo teniamo in considerazione. Nulla di esagerato, che comunque non sarei mai stato intenzionato a fare. Morsi, succhiotti e graffi sono un sì, giusto, Stiles?".
Stiles annuì di nuovo. "Giusto."
"E poi? Che altro?" chiese Derek rimanendo sempre vicino a lui, Stiles inginocchiato tra le sue gambe, le cui ginocchia uscivano appena dall'acqua."Non penso che mi piaccia l'umiliazione, non ho mai provato, ma ho sempre adorato quando qualcuno mi fa complimenti... quindi non so.". Stiles lo guardò come in cerca di risposte e Derek piegò il capo osservandolo con attenzione.
"Esistono diversi tipi di umiliazione, su diversi gradi, sia psicologica che fisica, pubblica o privata. L'umiliazione pubblica non è una di quelle perversioni che mi siano mai davvero piaciute. Quella in privato è un'altra cosa." Cominciò a parlare, muovendo le gambe e sistemandole ai lati delle ginocchia di Stiles. L'acqua fece un rumore dolce intorno a loro.
"L'umiliazione è molto soggettiva, tecnicamente anche solo una sculacciata o venire in faccia a qualcuno è considerato umiliazione. Trovi umiliante il pensiero che ti possa venire in faccia, Stiles?" chiese.
Stiles allargò leggermente gli occhi.L'immagine che Derek gli aveva messo in testa non era per nulla umiliante, anzi, era assurdamente eccitante. Scosse il capo con foga e Derek gli sorrise divertito, un sopracciglio alzato. "Non lo trovo per nulla umiliante." rispose Stiles spostando il peso da un ginocchio all'altro.
"Ed il pensiero che ti sculacci? O che sia io a decidere quando e se potrai avere un orgasmo?". Le pupille di Stiles si dilatarono e scosse la testa velocemente deglutendo a vuoto. Non aveva mai pensato che anche solo il parlare di sesso potesse risultare eccitante.
"E se ti dovessi legare? Impedirti di muoverti solo per il mio divertimento, facendoti arrivare a poco dall'orgasmo per poi negartelo?" Stiles scosse ancora la testa e cercò lentamente di avvicinarsi a Derek. "Fermo, tesoro, rimani fermo dove sei e rispondi alle domande che ti faccio, mi potrai toccare solo se sarò io per primo a farlo." gli sussurrò Derek avvicinandosi ancora al suo orecchio, e Stiles ansimò piano, rimanendo immobile."Non lo troverei umiliante." rispose Stiles con voce leggermente roca e soffiata, guadagnandosi un 'bravo' sussurrato da Derek.
"E se dovessi farti inginocchiare tra le mie gambe, dicendoti di metterti il mio cazzo in bocca e di tenerlo lì senza fare assolutamente nulla? In quel caso sarebbe umiliante, Stiles?" chiese avvicinandosi ancora di più a lui. Stiles sentiva l'alito caldo di Derek sfiorargli il viso.
Stiles trattenne il fiato per qualche secondo, per poi rilasciare l'aria con un sospiro tremolo. "Mi ecciterebbe molto." rispose guardando Derek negli occhi. L'uomo gli sorrise e gli schioccò un bacio a stampo sulle labbra, per poi allontanarsi da lui e ritornare a poggiare la schiena sulla parete della vasca, le braccia nuovamente appoggiate sui bordi, la schiuma che si era incastrata tra i peli del petto."Nomignoli che ti infastidiscono, Stiles?". Stiles piegò la testa. Una parte di sé si chiedeva come Derek potesse essere così tranquillo e rilassato, mentre Stiles sentiva il cuore battergli all'impazzata ed il sangue ribollirgli nelle vene.
"Non penso." rispose pensieroso, cercando di pensare a cosa non gli potesse assolutamente piacere "Oh, una cosa che non mi piace è essere oggettificato.". Derek annuì.
"In che senso? puoi farmi un esempio?" domandò."Nel senso che non mi piace essere così per qualcun altro..." sussurrò, guardando Derek attraverso le ciglia.
"Quindi io posso farlo, ma non ti piace se ti dico, per esempio, che sei così voglioso e pronto per tutti. Giusto?". Derek si leccò le labbra e Stiles annuì, seguendo il movimento della lingua."Sì, sono così, faccio determinate cose e mi comporto in un certo modo con te, non con altri, e non mi piace sentirmi dire che sarei così con tutti." spiegò meglio Stiles, cercando di far capire a Derek ciò che non gli piaceva.
"Quindi è questo il tipo di umiliazione che non ti piace. Perfetto, non piace nemmeno a me, non sono assolutamente il tipo che condivide... soprattutto se quel qualcuno sei tu." mormorò Derek guardandolo con un sorriso sghembo. Stiles si morse un labbro, mentre un sorriso malizioso gli incurvò gli angoli della bocca.
"Le safeword saranno: Verde per andare, Giallo per rallentare e Rosso per fermare; le classiche, insomma. Ti vanno bene, Stiles?".
"Sì, sono semplici da ricordare e chiare, anche per il mio cervello iperattivo." ridacchiò.Lentamente spostò il peso da un ginocchio all'altro, pensando a quanto quella posizione fosse rassicurante e quasi calmante, come se il suo cervello sapesse che in quel momento non doveva far altro che ascoltare ed eseguire ciò che qualcun altro gli chiedeva.
"Beh, cercheremo di far diventare il tuo cervello il meno iperattivo possibile, sono certo che potremmo riuscirci benissimo, ci impegneremo moltissimo." ammiccò Derek facendo ridacchiare Stiles come un bambino. "In caso non potessi parlare, tesoro, due colpi su qualunque parte del mio corpo vuol dire verde, tre rosso. Queste sono più difficili da ricordare, ma ti chiederò ogni volta se te le ricordi prima di cominciare."
Stiles annuì. "Ah, come ti devo chiamare durante una scena?" chiese titubante e Derek sollevò un sopracciglio divertito e confuso al tempo stesso."Daddy non ti piace?" domandò con una vena di ilarità nella voce.
Stiles arrossì. "Sì, sì, mi piace, ma magari non piace a te... cioè, non bisogna fare solo quello che piace a me." spiegò, guardandolo negli occhi. Derek sorrise e poi allungò un mano verso Stiles intimandogli di avvicinarsi a lui. Stiles non se lo fece ripetere due volte, mettendosi composto tra le sue gambe."Stiles, mi piace essere un Daddy, ed amerò essere il tuo Daddy se lo vorrai. Adoro la dinamica che si crea in questo tipo di dominazione e sottomissione, mi eccita essere chiamato così e mi eccita chiamarti baby boy e farti tutto ciò di cui avrò voglia. Adoro vederti in quello spazio mentale e mi soddisfa appieno occuparmi di te dopo. Quindi, tesoro, chiamami Daddy tutte le volte che vuoi." gli soffiò a fior di labbra, tenendogli il mento con una mano. "Capito?".
Stiles si leccò le labbra, quasi ipnotizzato dagli occhi di quell'uomo. "Sì, Daddy." rispose, le pupille dilatate ed i muscoli dell'addome contratti a causa dell'eccitazione improvvisa.
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My Boss' Super Sexy Boss
Fiksi PenggemarStiles ha un problema: il raduno degli ex studenti è vicino, ma il suo ragazzo l'ha appena scaricato per un altro, ed il suo piano su come fare una bella figura è svanito come un ghiacciolo al sole. Ma in suo soccorso arriverà Derek Hale, il sexy c...