Capitolo 28

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My Boss' Super Sexy Boss
Capitolo 28

"Jordan!?" esclamò Stiles, Jordan gli sorrise raggiante.

"Mi ero dimenticato del raduno. Anche se tuo padre mi aveva detto che non saresti passato a trovarlo, non ricordavo fosse questo weekend, come stai?" disse avvicinandosi, i suoi occhi verdi luminosi di felicità.
Stiles si alzò in piedi, sorridendo ed arrossendo appena. "Non ci vediamo da un sacco! Papà mi ha detto che ora sei il suo vice, congratulazioni!". Jordan si avvicinò e lo strinse in un abbraccio che Stiles subito ricambiò.

"Grazie, è davvero bello rivederti!" sorrise Jordan con le mani sulle spalle di Stiles.

"Ciao anche a te, Parrish" lo salutò Jackson sollevando un sopracciglio.

Jordan arrossì. "Oh, ciao ragazzi, scusate, non vi avevo visto." disse imbarazzato togliendo le mani dalle spalle di Stiles, che tornò a sedersi.
Kira rise. "Lo abbiamo notato. Cosa ci fai qui?".

"Sono uscito con i ragazzi del dipartimento." rispose. "Ogni tanto una bevuta insieme serve, e no Stiles, tuo padre non è venuto con noi a bere, dopo le tue minacce l'ultima volta, nessuno ha il coraggio di invitarlo od offrirgli qualcosa che gli potrebbe far alzare il colesterolo." ridacchiò, toccando ancora il braccio di Stiles che sollevò gli occhi al cielo divertito.

"Siediti con noi un attimo dai, poi torni dai tuoi sottoposti!" disse Scott, subito seguito da Allison. Mentre Lydia accennò un sorriso, una luce strana e divertita negli occhi.

Jordan accettò, sedendosi di fianco a Stiles, nel posto che era precedentemente stato occupato da Derek.

"Quindi Stiles, cosa mi racconti?" chiese Jordan sorridendogli con il suo solito fare dolce e gentile, facendolo arrossire e riportando a galla ricordi che non pensava l'avrebbero ancora scosso.

Stiles cominciò a parlare, guardandolo negli occhi e sorridendo felice. Lydia ghignò. "Vado a prendere altre birre." disse alzandosi, Allison che la guardò confusa, nessuno ancora aveva finito la propria pinta.

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"Sposta la riunione con gli azionisti a lunedì pomeriggio, e quella con il reparto progettazione la mattina, così almeno potremo dire qualcosa agli investitori. E cerca di far velocizzare la fine del progetto, domani sera lo voglio nella mail." disse Derek massaggiandosi il ponte del naso con le dita, andava via per due giorni e sembrava che tutta l'azienda avesse bisogno di lui.

"Ricevuto capo! Sarà fatto." rispose Boyd.

"Come sta andando là giù?!" chiese la voce civettuola di Erica.

Derek assottigliò gli occhi. "Ero in vivavoce...".
"C'è solo Erica qui, e mi aveva assicurato che fosse una cosa importante..." sibilò Boyd, e dal tono di voce si poteva capire la stessé guardando male.

"Quindi?! Come sta andando?!" ribadì Erica.

"Bene, va tutto bene." rispose semplicemente Derek.

"Che noia! Noi vogliamo i particolari!" continuò Erica.
Derek vide con la coda dell'occhio Lydia avvicinarsi a lui. Corrucciò le sopracciglia incuriosito. "Boyd, richiamami quando hai fatto tutto per conferma, ci sentiamo il prima possibile." disse Derek, staccandosi il telefono dall'orecchio.

"Ma io volevo sape-" si sentì la voce di Erica dall'altra parte del ricevitore, prima che Derek attaccasse. Lydia ormai vicino a lui.

"Non volevo farti chiudere la telefonata, avrei aspettato." sorrise dolcemente.

"Avevo finito, non preoccuparti." rispose guardandola con mal celata diffidenza. Derek non era mai stato una persona stupida, anzi, era sicuro della sua intelligenza e del riuscire a capire abbastanza in fretta le persone, e Lydia era una di quelle donne intelligentissime ed astute che manipolavano gli altri con fin troppa facilità. E Derek sperava tanto di non cascarci.

"Stavo andando a prendere delle birre, ma da sola non riesco a portarle, visto che eri già in piedi ho pensato potessi accompagnarmi." disse, cominciando a camminare verso il bar, i tacchi che facevano rumore sul pavimento, si spostò i capelli dietro le spalle con un movimento sinuoso della mano. Derek la seguì cercando di studiare il suo comportamento, era certo che volesse qualcosa da lui, o scatenare in lui una determinata reazione.

"Avevano già tutti finito la birra?" chiese guardandola con la coda dell'occhio, erano ormai al bancone e Lydia si era fatta notare dal barista, catturando la sua attenzione con un cenno della mano, ordinandogli un altro giro.
"Non esattamente, ma non fa male averne in più invece che in meno!" ridacchiò con fare civettuolo. Derek era certo che stesse cercando di architettare qualcosa. Lydia si voltò, appoggiandosi al bancone con i gomiti ed osservando la sala con un sorrisetto divertito.

Derek fece lo stesso quando vide Lydia salutare con la mano. Sì voltò e vide Allison ricambiare il gesto di Lydia, poi assottigliò gli occhi. Al tavolo, di fianco a Stiles, c'era seduto un uomo, si parlavano e Stiles gesticolava con un sorriso che Derek avrebbe definito radioso. Mentre l'altro lo guardava dolcemente e rideva alle battute del ragazzo. Derek sollevò un sopracciglio, unico segno della sua irritazione. Mentre Lydia affianco a lui sorrise ferina. "Oh ma quello è Jordan! Non l'avevo visto, dev'essere arrivato quando mi ero già alzata!" disse sorridendo continuando a guardare il tavolo e posando una mano sul braccio di Derek, dandogli qualche pacca. "Lavora con il papà di Stiles, è il suo vice! È un ragazzo fantastico, lui e Stiles andavano un sacco d'accordo!" continuò voltandosi verso Derek e sorridendogli, lui la guardò con la coda dell'occhio.

"Davvero?" disse lui con tono ironico. Ma Lydia fece finta di non capire.

"Sì, all'inizio erano solo molto amici, ma Stiles aveva questa cotta esagerata per lui! Ed alla fine sono stati insieme durante l'ultimo anno del liceo, Jordan era più grande e Stiles appena maggiorenne, ma avevano l'approvazione dello sceriffo! Sai, è stato il suo primo ragazzo!" raccontò Lydia sospirando teneramente al ricordo.

Derek si leccò le labbra, per poi assottigliarle una contro l'altra. Si voltò verso Lydia e le sorrise. "So cosa stai facendo?" le disse, il barista che aveva appoggiato le birre sopra al bancone.

"Cosa?" chiese Lydia piegando la testa di lato in un'espressione confusa.

"Stai cercando di rendermi geloso, di testare se i miei sentimenti per Stiles siano genuini o sia tutta una farsa." disse mettendo in mostra i denti bianchi in un sorriso quasi malvagio.

Lydia sollevò le sopracciglia piacevolmente impressionata, Derek aveva capito il suo trucco fin troppo in fretta. "E quindi? Ci sto riuscendo?" chiese, un'espressione soddisfatta in volto.

Il sorriso di Derek si allargò, ed una risata bassa gli fece vibrare il petto. "Ci puoi fottutamente scommettere! Ed ora se non ti dispiace – disse prendendo quattro delle birre sul bancone – andrei a mettere in chiaro che il mio ragazzo è impegnato." concluse ammiccandole e dirigendosi con passo sicuro verso il tavolo.

Un sorriso sardonico si stampò sulle labbra di Lydia, che scoppiò in una fragorosa risata.

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