Capitolo 43

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My Boss' Super Sexy Boss
Capito 43

"Derek, stai bene? Sei affannato e le tue pupille sono davvero troppo dilatate." gli disse e Derek senti le dita di Erica sfiorargli lentamente la mano, sentì Boyd dietro di lui alzarsi e muoversi lentamente per raggiungerli.

"Ho bisogno dell'indirizzo di Stiles, ora!" esclamò con troppa vemenza ed Erica gli sorrise dolcemente stringendogli la mano.

"Derek, sei agitato, perché non ti siedi un attimo e ne parliamo?". Erica che cercava di calmarlo parlando lentamente.

"Non ho tempo, l'ho appena chiamato e mi ha prima attaccato e poi bloccato. Non aveva una bella voce, se sta andando di nuovo in drop devo andare ad aiutarlo, devo aver fatto qualcosa di orribile per averlo mandato in drop, devo averlo costretto senza accorgermene a fare qualcosa che non voleva, devo rimediare, Erica, non posso essere un Dom così orribile, Erica, devo aiutarlo e cercare di farmi perdonare, sono stato terribile, Erica, ho sbagliato tutto, devo rimediare!" Derek era sempre più affannato, il petto che gli si alzava ed abbassava freneticamente, le mani che gli tremavano. Vide Erica spostare lo sguardo su Boyd che era ormai dietro di lui, per poi tornare a guardare Derek.

"Derek – disse Boyd – penso che tu stia andando in drop, dovresti sederti un attimo." continuò Boyd con un tono caldo e pacato, posandogli lentamente una mano sulla spalla. Derek si voltò a guardarlo e vide uno di quei rari sorrisi che Boyd regalava solo alle persone importanti della sua vita. Annuì piano e sentì la mano di Erica tirarlo dolcemente verso una sedia in modo da farlo sedere.

"Io... devo andare da Stiles..." mormorò guardandosi le mani tremanti.

"Lo vedrai domani, o dopo, quando tornerà dalla malattia, c'è tutto il tempo del mondo, Derek." disse Erica stringendogli nuovamente il polso con le dita, per fargli sentire la sua presenza. E Derek ne fu immensamente grato, non gli capitava di andare in drop dai tempi di Kate, ma la paura di aver fatto del male a Stiles, anche inconsciamente, gli attanagliava le viscere, sentiva la parte dominatrice di lui che voleva correre da Stiles, arrotolargli intorno delle coperte e dargli da mangiare imboccandolo, mentre lo teneva stretto a sé chiedendogli continuamente perdono.

Sentì la mano grande e calda di Boyd posarsi sulla sua spalla destra, Erica alla sua sinistra accovacciata di fianco a lui. Quando sentì qualcosa di caldo e bagnato colpirgli le mani, capì di aver cominciato a piangere senza nemmeno accorgersene. "Cazzo, odio i drop." sibilò sfregandosi il volto con una mano per cercare di cancellare le lacrime.

"Chi non li odia?". Gli sorrise dolcemente Erica, e Derek ringraziò mentalmente di aver incontrato i suoi allora solo assistenti in uno dei locali BDSM di Seattle, nessun sentimento di profondo imbarazzo che tutti e tre avevano provato a quel tempo, poteva fargli cambiare idea su quanto fosse grato di averli al suo fianco proprio ora. E di averli avuti al proprio fianco per tutto questo tempo. 

Derek si passò le dita di una mano tra i capelli, cercando di respirare lentamente e di calmarsi, un bicchiere pieno d'acqua gli venne posto davanti agli occhi, lo prese e ne bevve il contenuto in due grossi sorsi.

"Vedrai che andrà tutto bene, Derek, appena Stiles tornerà al lavoro vi parlerete" disse Erica.

"Dovrebbe tornare dopo domani, ho controllato quando finisce il suo permesso" continuò Boyd.

Derek sorrise ad entrambi e li ringraziò nuovamente, il respiro ancora leggermente tremante ed i capelli spettinata per via delle dita che vi aveva appena fatto passare. Sperava con tutto il cuore che le parole che gli erano appena state dette si realizzassero, che tutto sarebbe andato bene e che Stiles sarebbe stato capace di perdonarlo.
Non gli restava altro che aspettare.

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Derek fece un profondo respiro, il braccio posato sulla vetrata del suo ufficio, osservava il paesaggio dei grattaceli di Seattle con sguardo freddo ed annoiato, con una mano si allentò il nodo eldredge della cravatta, chiuse gli occhi posando la fronte sulla superficie fredda del vetro e inalò ancora lentamente, era stressato, era ferito e confuso. Stiles era tornato in ufficio a metà della scorsa settimana, più pallido di prima e probabilmente ancora più magro. Derek si era affrettato ad andare da lui per parlargli, ma trovarlo era praticamente impossibile, sembrava che appena Derek lo cercasse, Stiles avesse la capacità di dileguarsi come un fantasma. Una volta era in riunione, un'altra era uscito prima, un'altra ancora in trasferta per un progetto, "Stiles è in biblioteca" aveva detto Robert, "Stiles è andato via un paio di minuti fa" rispondeva l'archivista.

L'aveva incrociato una sola volta, andando in riunione, nel corridoio del trentesimo piano, aveva chiamato il suo nome e Stiles si era voltato, aveva sgranato gli occhi, sembrava stanco e quasi impaurito nel vederlo, Derek rimase per un attimo bloccato a fissarlo, la bocca leggermente aperta, terribilmente ferito da ciò che vedeva in quegli occhi, che nemmeno una settimana prima lo avevano guardato con così tanta adorazione e dolcezza, da fargli rigirare le viscere, occhi che lo avevano guardato con quello che non osava chiamare amore, ma che aveva sperato lo fosse con tutto il cuore.

Derek era rimasto fermo giusto il tempo per Stiles di scappare senza dire nemmeno una parola, di girare su sé stesso e di voltargli le spalle andando via quasi correndo. Da quel giorno non l'aveva visto neanche una volta, ogni suo tentativo più invano di quello precedente, si chiedeva se fosse davvero così imperdonabile ciò che aveva fatto, se fosse davvero stato così terribile come Dom.

Uno sbuffo d'aria gli uscì dalle labbra ed appannò il vetro freddo che mostrava lo skyline invernale di Seattle, aprì gli occhi e sbatté lentamente la testa contro il vetro in un piccolo tonfo sordo. Ci aveva impiegato così tanto tempo a far accorgere Stiles della sua presenza, del fatto che fosse così profondamente interessato a lui fin dalla prima volta che si erano incontrati, eppure era riuscito a rovinare ogni cosa in due giorni, in due giorni solamente.

Nota: non mancano ancora tanti capitoli alla fine 😬

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