Capitolo 4

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Una volta entrata in classe notai che ero la prima, oltre a Severus.

"Buongiorno Sev" dissi stranamente allegra, però ero felice di aver risolto con Theo, non mi piace litigare con le persone, tanto meno con la mia famiglia.

"Non chiamarmi così Nott, almeno che non siamo fuori da Hogwarts" disse con il suo solito tono gelido e indifferente.

"Va bene Sev" mi divertiva un mondo infastidirlo.

"Parlando di cose più serie, hai ancora quel problema con i mollicci?" a sentire questa frase mi congelai sul posto, è un molliccio ovvio che provoca problemi.

"Per quale motivo me lo stai chiedendo?" chiesi adirata, non mi piaceva parlare dei miei problemi con la gente.

"Perché domani sarò il sostituto della professoressa Umbridge, a lezione di Difesa Contro le Arti Oscure e devo fare una lezione sui mollicci, assisterà anche il preside e vuole vedere come te la cavi, ho le mani legate Orione mi dispiace" era veramente dispiaciuto, però ora avevo un problema bello grosso.

"Non posso saltare la lezione di difesa domani? Ero la più brava nel Duel a Beauxbatons" potevo sembrare una bambina che fa i capricci, ma poco mi importava in quel momento, non potevo affrontare un molliccio, non di nuovo.

"No Orione non puoi mi dispiace" disse severo Piton, fu in quel momento che gli altri alunni entrarono.

"Bene grazie professore" dissi per poi andarmi a sedere in penultimo banco.

Dopo poco di fianco a me prese posto un altra persona, l'ultima che mi sarei aspettata: Ronald Weasley. Notai l'irritazione di Severus, la stessa di tutti gli amici di mio fratello, lui compreso.

"Buongiorno Orione" disse allegro, troppo allegro per i miei gusti.

"Giorno Weasley" dissi con aria indifferente. Potei sentire Theodore e i suoi amici parlottare, così mi voltai per fulminarli con lo sguardo, per indurli a far silenzio. Una volta girata notai che Blaise era divertito dalla situazione, mio fratello irritato, Malfoy disgustato e per finire le due ragazze si stavano limando le unghie con la magia.

"Se ti da fastidio me ne vado" sentì dire alla mia destra.

"Oh no, tranquillo, sono solo mio fratello e i suoi amici" dissi voltandomi verso di lui sempre con aria indifferente.

Solo adesso noto chi sta occupando i posti davanti a noi: la Granger e Potter.

"Oggi tratteremo il filtro d'amore più potente al mondo, qualcuno sa dirmi qualcosa?" chiese Piton gelido, la mano di Hermione scattò alta, ma l'alzai anche io, ero una bomba in Alchimia.

"Signorina Nott, prego".

"L'Armotentia è il filtro d'amore più potente al mondo, non crea il vero amore, ma solo una forte ossessione; la sua particolarità è che per ognuno di noi ha un odore diverso, in base a chi ci attrae di più." dissi fiera di me.

"Lei cosa sente signorina?" mi chiese il professore, potei scorgere una nota di curiosità nella sua voce, ma non ci badai più di tanto.

"Io sento... libri vecchi, acqua dolce e... muschio" avevo le lacrime agli occhi, sapevo a chi apparteneva quell'odore e mi sentì male al solo ricordo. Severus se ne accorse.

"Qualcuno porti la signorina in infermeria, subito!" ordinò più freddo che mai.

"No Nott, non la porterai tu, devo ricordarti che hai una T in pozioni? Malfoy, vada lei" sentenziò in fine.

Io mi alzai e con movimenti lenti e robotici uscì dall'aula, non mi guardai nemmeno indietro per vedere se Malfoy mi seguiva, non mi importava, stavo per avere un attacco di panico, lo sapevo. Così iniziai a correre, ma mi dimenticai di un particolare, io non sapevo dov'era l'infermeria. Mi voltai e me lo ritrovai a pochi centimetri.

"Malfoy, portami subito in infermeria" dissi allontanandomi un po'.

"Che fretta c'è, non ti vedo molto sofferente Orion-" lo bloccai alzando una mano.

"Per te sono Cassiopea, devo ripeterlo ancora per molto?" chiesi irritata.

"E per tua informazione, sto per avere un attacco di panico, QUINDI MUOVITI!" stavo per esplodere, me lo sentivo.

Senza fiatare mi sorpasso e accelerò il passo.

Una volta entrati ci venne in contro una signora anziana.

"Madama, la signorina Nott sta per avere un attacco di panico" la informò Malfoy.

"Allora devi stenderti cara, e bevi questa" disse porgendomi una boccetta.                         

"Se è la pozione che penso la devo informare di una cosa, domani mattinami riaccadrà e potrei stare anche peggio" le dissi prima di bere la pozione, per poi addormentarmi, l'ultima cosa che vidi fu il volto bluastro di Orion Scorpius.

Una storia complicata ~ D.MDove le storie prendono vita. Scoprilo ora