Capitolo 13

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Durante il viaggio in treno l'avambraccio continuava a far male, ma fortunatamente Draco mi diede una pozione.
Già Draco, lo stesso giorno che presi il marchio anche a lui toccò la stessa sorte; come se non bastasse mia madre e Narcissa decisero che non sarebbe stato male se io e lui alla fine del settimo anno ci sposassimo, Lira era ben a conoscenza dei miei trascorsi con il giovane Malfoy, ma decise che non erano troppo gravi.

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Il giorno del marchio, dopo averlo ricevuto, con eleganza e freddezza avevo abbandonato la stanza per prendere una boccata d'aria; il giardino del Malfoy Manor era un vero e proprio parco, ero andata a sedermi in riva al laghetto lì presente, appena avevo visto il mio riflesso nell'acqua, la mia mente si era persa nei pensieri, isolandomi da tutto ciò che mi circondava. Non mi ero nemmeno accorta che qualcuno si era seduto vicino a me, fino a quando costui non parlò. 

"Stai meglio Nott?" chiese Draco guardandomi.

"Posso star meglio dopo aver appena ricevuto un tatuaggio che mi ha appena segnato la vita per sempre? Malfoy penso che stiamo allo stesso modo" dissi continuando a guardare il laghetto.
"So che non è il momento più adatto, ma ci tenevo a chiederti scusa, mi sono comportato in maniera egoista e non ho pensato a nessuno oltre che a me" a quelle parole voltai subito lo sguardo verso di lui. 

"Come hai detto scusa?" avevo sentito benissimo e sapevo che era molto raro che lui chiedesse scusa, sarà stato il momento, il fatto che in quel momento ero emotivamente instabile, ma le sue scuse mi bastarono per perdonarlo, per quanto odi dare una seconda chance alle persone, forse lui se la meritava, e poi avrei notato subito se le sue parole avevano un fondo di verità o no.

"Hai sentito benissimo Cassy" disse ghignando, a quella vista accennai un sorriso.

"Hai ragione, ma sappi che raramente concedo seconde occasioni, non farmene pentire" dissi accennando un sorriso per poi riportare lo sguardo sul mio riflesso in acqua.

"Cassiopea! Draco! Rientrate ragazzi!" la voce lontana di mia madre mi fece sbuffare, non potevo nemmeno avere un attimo di tranquillità.

"Andiamo?" chiese Malfoy porgendomi una mano come aiuto per alzarmi, l'accettai e ci trovammo troppo vicini, veramente troppo vicini.

"Forse è meglio se entriamo" dissi allontanandomi di poco. 

"Certo" concordò staccando le nostre mani ancora unite.

Una volta arrivati in casa trovammo solo i nostri genitori, tranne Lucius ancora in prigione, a parlare, con la presenza aggiuntiva di Bellatrix e l'Oscuro Signore.
"Ditemi madre" dissi guardandola.

"Ti ricordi una delle prime cose che volevo fare appena arrivate in Inghilterra?" era nervosa, lo si notava benissimo.
"Certo madre, volevate firmare un contratto matrimoniale che si sarebbe, come dire, portato a termine alla fine del mio settimo anno" "Esattamente Cassiopea" spostò lo sguardo da me alla madre di Malfoy, non stava per dire quello che sto pensando vero?

"Bellatrix ha suggerito a Narcissa che non sarebbe stata una cattiva idea che Draco e tu vi sposaste alla fine del settimo anno, io ci ho pensato un attimo su, tuo padre era d'accordo e allora pensavamo di mettere anche te al corrente prima di fare qualunque cosa; ovviamente una decisione è già stata presa ma se tu hai dei validi motivi perché ciò non accada, sarebbe questo il momento di dircelo" concluse mia madre tornando a guardarmi.

"Beh io un motivo lo ho, anche più che valido" peccato che queste parole non sono stata io a dirle.

"Quale Theodore caro?" chiese Voldemort.
"Theo, fai silenzio, abbiamo chiarito poco fa, è stato mesi fa e non mi sembra il caso" dissi guardandolo male.

"Ma Ori, lui ti ha of-"
"NON-DIRE-NULLA" dissi a denti stretti interrompendolo.
"Oh Orione cara fai finire il tuo fratellastro, non voglio che degli errori passati si possano ripetere" disse Narcissa, la madre di Draco. "Ma non serve parlare di cose che ormai sono sistemate, non voglio farvi perdere tempo e poi-" ma fui interrotta dall'ultima persona che mi sarei aspettata.
"Signorina Nott, per quanto sia cordiale da parte sua difendere il giovane Draco, direi che se il tuo fratellastro stava per dire qualcosa dev'essere sicuramente importante" disse il signore oscuro. Rivolsi una veloce occhiata a Malfoy e mi fece segno di stare zitta, così annuì semplicemente.

"Beh verso l'inizio dell'anno scorso noi Serpeverde avevamo organizzato una festa nella nostra sala comune, Draco ed Orione dopo aver passato tutto il tempo prima a punzecchiarsi e mandarsi frecciatine, avevano chiarito e deciso di andarci insieme come amici. Quella sera mia sorella aveva deciso di mettersi d'accordo con uno dei gemelli Weasley in modo che se Draco avesse fatto un passo falso, lei, beh, avrebbe fatto in modo di fargliene pentire, ingelosendolo." prese una pausa e mi guardò, sapevo di avere lo sguardo di tutti addosso, ma non osai alzare lo sguardo dai miei piedi.
"Vai pure avanti ragazzo" disse Bellatrix con una nota di curiosità nella voce.
"Prima però, io non ho chiara una cosa, cosa intende tuo fratello per passo falso Ori cara?" chiese mio padre, alzai lo sguardo e lo posai sulla figura di quest'ultimo.
"Malfoy aveva la reputazione del donnaiolo, le usava una notte e basta, ho messo subito in chiaro le cose, sapeva che non ero una di quelle oche che si fanno abbindolare facilmente da un paio di complimenti e un bel fisico, Draco mi disse che era cambiato quel giorno, mi invitò a diventare amici e conoscerci meglio, io accettai, ma è nella mia natura non fidarmi subito delle persone, così escogitai un piccolo piano con George Weasley, che però sarebbe entrato in atto solo e unicamente se il primo a sbagliare fosse stato lui" per tutto il discorso guardai attentamente e unicamente mio padre, ma sapevo bene che il peggio stava per arrivare.
"Una ragazza molto astuta e piena di risorse tua figlia Nott, vai pure avanti ragazzo sono veramente curioso di conoscere il finale" disse l'innominabile.
"Bhe, abbiamo iniziato a giocare ad obbligo o verità, Draco ha dovuto baciare una ragazza, ma da quanto ho capito non era stato un semplice bacio, ma un qualcosa di più approfondito, ciò credo abbia fatto scattare Orione; ad un certo punto arrivò la secondogenita dei Greengrass, Astoria ha iniziato a sparare sentenze e ad un certo punto Orione stufa ha commentato una sua affermazione, il tutto è finito con la ragazza che dà a mia sorella della traditrice del suo sangue, cosa che in effetti molti pensano, ma credo che il fatto che non sia stato Draco a difenderla ma Blaise l'abbia ferita più che l'insulto in sé; infatti si sono lasciati solo di recente. Andando avanti con il gioco Draco oltre a baciare per obblighi, continuava a baciare Astoria e come conclusione della serata uno dei gemelli Weasley obbligò Orione a baciare Potter, ciò fece scattare Draco e Blaise annunciò la conclusione della serata. Dopo non so come andò precisamente, ma discussero e Malfoy diede della troia a mia sorella" a quelle parole mi sentì fortemente in imbarazzo, non sapevo se alzare lo sguardo o meno, non sapevo se parlare o no, non avevo idea di cosa fare.

"È vero ciò che dire Draco? Hai veramente dato quell'appellativo a questa ragazze? Della quale si può dire tutto ma non sicuramente che sia una poca di buono" disse Narcissa.
"Signora Malfoy, non serve che rimproveri Draco, lui si è scusato poco fa e mi è sembrato molto sincero, sarà stato che ero ancora lievemente provata per prima, ma ho deciso di dargli una seconda possibilità e se sprecherà anche quella, beh, solo allora verrò a dire la mia per oppormi a questo matrimonio, ma credo avremmo altro alla quale pensare"

"Orione, se mio nipote farà nuovamente un passo falso, fidati sarà l'ultimo, io la penso come te, che le occasioni siano solo una nella vita, quindi è una vera fortuna che tu ne abbia concessa una seconda" disse Bellatrix accennando un sorriso.

"Comunque io credo sia giunto il momento di andare tra poco tornerete a scuola, vi rivedrete lì" disse mia madre.

E ora sono qui, con la testa appoggiata alla spalla di Draco, mentre aspetto che la pozione per il dolore passi. Abbiamo una specie di amicizia, cosa che ovviamente Theodore disapprova, speriamo che il viaggio sia breve, non ho voglia di sentire le sue lamentele. 

Una storia complicata ~ D.MDove le storie prendono vita. Scoprilo ora