Capitolo 40

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Mi materializzai in una foresta e ciò che vidi mi fece venir il volta stomaco, i Ghermidori avevano circondato una tenda nella quale era appena avvenuta un esplosione.

"Alzati, feccia" sentii dire da Scabior, il secondo di Greyback, lo vidi alzare Potter e prima che potesse impedirlo, qualcuno gli aveva frugato nelle tasche e tolto la bacchetta di prugnolo, aveva il viso gonfio, brava Granger, poco più lontano vidi la ragazza più brillante della nostra età e Weasley venir trascinati in mezzo al bosco, lontano dalla tenda

"Giù... le mani... da lei!" urlò il rosso, maledetto animo Grifondoro. Si udì il suono inconfondibile di nocche contro la carne. Ron gemette di dolore e Hermione gridò.

"No! Lascialo stare, lascialo stare!"
"Il tuo fidanzato subirà anche di peggio se si trova sulla mia lista" ghignò una voce stridula, orrendamente familiare, per loro e per me.
"Ragazza deliziosa... che bocconcino... adoro la pelle morbida..."
"Allora sei utile a qualcosa Fenrir" dissi avanzando, quei commenti erano troppo.
"Mia Signora, mi scuso per il disturbo, ma..."
"Ti ho appena detto che hai fatto un buon lavoro, ora stai zitto" "Perquisite la tenda!" ordinò un'altra voce, Scabior. "Esattamente, tu, chi sei per dare ordini?" chiesi a denti stretti. "Il secondo a Greyback, tu chi sei ragazzina" sentii il fiato di tutti bloccarsi, anche quello del Golden Trio.
"Quella che ti ucciderà appena saremo al Manor, sono Orione Cassiopea Riddle e tu ti sei appena condannato a morte"
Potter fu buttato a terra a faccia in giù. Un tonfo mi disse che Ron era stato gettato accanto a lui. Si udirono passi e un gran fragore; gli uomini rovesciavano le sedie setacciando la tenda. "Adesso vediamo un po' chi abbiamo preso" gongolò dall'alto la voce di Greyback.
"Mi ci vorrà un bel po' di Burrobirra per mandare giù questo. Cosa ti è successo, mostro?" Potter non rispose subito.
"Ti ho chiesto" ripeté Greyback, accompagnando la domanda con un colpo al diaframma che fece piegare in due Harry. "Cosa ti è successo?" visto da qui faceva quasi ridere, come facevano a non capire che fosse Potter, idioti.
"Punto" mugolò lo sfregiato.
"Qualcosa mi ha punto"
"Come ti chiami?" ringhiò Greyback.
"Dudley" rispose Harry.
"E di nome?"

"Io... Vernon, Vernon Dudley" lo zio, astuto, allora anche lui ha due neuroni.
"Controlla la lista, Scabior" comandò Greyback, e Harry sentì che si spostava per osservare Ron.

"E tu, Rosso?" trattenni una risata.
"Stan Picchetto" rispose Weasley.
"Col cavolo" replicò Scabior.
"Lo conosciamo bene, Stan Picchetto, ci ha passato un mucchio di lavoro" un altro colpo pugno lo colpì.
"Sodo Bardy" disse Ron, e Harry capì che aveva la bocca piena di sangue.

"Bardy Weadley".
"Un Weasley?" domandò Greyback con la sua voce aspra, quanto può essere stupido quel licantropo non mi stupisco più ormai.
"Quindi sei imparentato con traditori del proprio sangue anche se non sei un Nato Babbano. E infine, la tua graziosa amichetta..." il piacere con cui lo disse fece accapponare la pelle a Potter, Weasley e anche a me.
"Calma, Greyback" intervenni, sopra le risatine degli altri. "Oh, non morderò subito. Vediamo se è più svelta di Barny a ricordare il suo nome. Chi sei, ragazzina?"
"Penelope Light" rispose Hermione, terrorizzata ma convincente.
"Qual è il tuo Stato di Sangue?"
"Mezzosangue" rispose Hermione, beh quasi vero.
"Ci vuole un attimo a controllare" disse Scabior.
"Ti sembra che io abbia tutto questo tempo?" ringhiai attirando la sua attenzione.
"Hanno pronunciato il nome di mio padre?" dissi ridendo. "Solo due persone lo fanno, gli stolti o i coraggiosi, bisogna ancora capire dove collocare voi tre"

Una storia complicata ~ D.MDove le storie prendono vita. Scoprilo ora