Capitolo 5

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Mi svegliai di soprassalto rivendendo quel volto, mi senti abbracciare e mi girai per sapere chi mi stava stringendo con tanta preoccupazione, e nel farlo scorsi due persone, quelle alla quale io tengo di più:Theodore e Blaise.

"L'hai rivisto? Era il suo odore?" chiese con tono preoccupato Theodore, lui e Zabini erano i soli a conoscere la storia, ma gli altri la scopriranno tra poco.

"Sì, Theo era lui, sto bene ora scollatevi" dissi tra l'irritata e lo scocciata, non mi piaceva mai tirare fuori l'argomento.

"Ho avuto paura che finisse come l'ultima volta, menomale che almeno eri accompagnata da qualcuno" disse Blaise stringendomi ancora di più, quel ricordo mi girai verso Malfoy e gli feci un cenno del capo a mo' di ringraziamento.

"È stato un piacere Cassiopea" disse ghignando.

"Theodore, sbaglio o tu hai <Eccellente> in pozioni?" chiesi confusa.

"Sì, beh, Severus non mi ha mandato perché voleva capirne di più e dopo che io e Zab gli abbiamo spiegato tutto ci ha esonerato dal resto delle lezioni per starti accanto".

"Bene allora io me ne vado, vi lascio alla vostra famiglia felice, ci vediamo dopo a pranzo" disse Malfoy uscendo dall'infermeria, stava per oltrepassare dalla porta quando si bloccò e si voltò nuovamente verso di noi incatenando i nostri sguardi.

"Mi devi un favore Cassy" disse ghignando di scherno, ma aveva un aria tremendamente seria.

"Continua a crederci" dissi soltanto per poi voltarmi verso Blaise.

"Blaise, domani molto probabilmente avrò un altro attacco, forse, peggio di quello di oggi, voglio che se accade sia tu a portarmi in infermeria"annunciai con un tono che non ammetteva repliche.

"Va bene bimba, come preferisci" disse Blaise dandomi un bacio sulla fronte per poi alzarsi e andarsene, non prima di aver detto una frase che mi fece sia ridere che preoccupare.

"Vado a far ragionare quello zuccone di Draco, non voglio che tu abbia debiti con lui".

"Sai sono venuti a trovarti anche i tuoi amichetti Grifondoro" disse mio fratello irritato, ma lo lasciai continuare.

"Li devi proprio frequentare? No perché quel Weasley non ti scolla gli occhi di dosso e inizia ad irritarmi la cosa" in tutta risposta io scoppiai a ridere, quel rosso era il mio esatto opposto, non sarei mai andata oltre alla conoscenza con lui.

"Da quando sei geloso fratellone?" dissi prendendolo in giro.

"Da quando la mia sorellina ha troppi sguardi addosso, vado a vedere se Blaise ha risolto, sono d'accordo con lui, non devi avere debiti con Malfoy" disse uscendo.

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Dopo dei controlli per accertarsi che stessi bene, Madama Chips mi ha fatto uscire per ora di pranzo, così mi diressi direttamente in SalaGrande. Nel tragitto ero immersa nei miei pensieri e non mi accorsi di essere andata a sbattere contro due ragazzi.

"Scusatemi, non volevo venirvi addosso" dissi senza nemmeno guardarli.

"Finalmente conosciamo la piccola di casa Nott, che dici Fred le facciamo compagnia fino in Sala Grande?" disse uno dei due, mi voltai e notai che erano gemelli.

"Con chi ho il piacere di parlare?" chiesi con aria altezzosa e seria, non era da me ma volevo essere certa della loro identità, anche se qualcosa già immaginavo.

"Frede George Weasley"

"Al suo servizio" dissero uno dopo l'altro simulando un inchino, cosa che mi fece ridere e loro lo notarono subito.

"George sbaglio o abbiamo fatto ridere un altezzosa Nott?" chiese uno ironicamente all'altro.

"Mi sa che hai ragione Fred" disse l'altro accennando un sorriso.

"Non credo di essermi presentata, io sono Orione-"

"Cassiopea"disse quello che doveva essere Fred.

"Nott"disse dubito dopo George.

"La mia fama mi precede ancora una volta" dissi ridendo, stranamente non ero turbata del fatto che mi avessero interrotto, anzi scoppiai a ridere.

"Possiamo avere l'onore di accompagnarla a pranzo signorina Nott?" chiesero in coro porgendomi contemporaneamente un braccio a testa.

"Certamente"dissi prendendoli entrambi sotto braccio.

"Sei single Orione?" chiese uno dei due, George credo.

"Si, il mio cognome ha sempre preceduto il mio fascino" dissi ridacchiando, mi mettevano allegria i gemelli.

"Strano sembri molto affiatata con Zabini" disse Fred fermandosi.

"Beh è il mio migliore amico da sempre, ma questi non sono cose che vi devono interessare giusto?" chiesi ironica.

"Hai un bel caratterino Orione, ci piaci" dissero in coro.

Scoppiai a ridere e continuammo così fino ad arrivare in Sala Grande, una volta entrati tutti si voltarono verso di noi, spostarono lo sguardo da me ai gemelli e la cosa mi infastidì.

"Beh?! Che avete da guardare!" ringhiai.

"Sei forte leoncino"

"Concordo George"

"Ci si vede presto Orione" mi salutarono in coro.

Una volta arrivata al tavolo mi sedetti tra mio fratello e il mio migliore amico, erano tutti silenziosi così decisi di rompere quel fastidioso silenzio.

"Quindi? Siete riusciti nella vostra impresa?" chiesi rivolta ai due ragazzi che avevo vicino.

"In realtà quasi" disse Theodore grattandosi la testa a disagio.

"Cosa intendi per quasi?" chiesi con tono freddo.

"Beh vedi Draco ci ha detto che se tu farai una minuscola cosa lui non ti darà più fastidio" disse Blaise, anche lui a disagio.

"E cosa dovrei f-"

"Devi permettermi di chiamarti Orione e devi insultare la sanguesporco" disse una voce davanti a me.

"Non lo sai che interrompere i discorsi altrui è da maleducati Malfoy?" chiesi con i nervi a fior di pelle, lo detestavo ogni secondo di più, non avrei mai insultato la gente per il loro sangue, andava oltre i miei principi.

"Per il fatto di chiamarmi Orione posso concedertelo, ma non andrò oltre ai miei principi per uno spocchioso purosangue come te!" mi stavo alterando e allo stesso tempo i due ragazzi al mio fianco si fecero piccoli piccoli, sapevano che non era una buona cosa farmiarrabbiare.

"Allora accetterai una scommessa con me" disse ghignando, stavo cadendo nella sua trappola e lo sapevo, ma non mi avrebbe ingannato.

"No Malfoy, io non mi faccio mettere con le spalle al muro da nessuno, mi potrai chiamare Orione e la questione finisce qui, io non ti darò niente altro in cambio del tuo insulso aiuto per andare in infermeria, cosa che avresti dovuto fare senza nulla in cambio dato che era un ordine di un professore" dissi alzandomi in piedi, stavo per andarmene ma decisi che dovevo concludere in bellezza.

"E l'unica cosa che c'è di sporco in questa sala sei tu, possibile che esistano ancora persone che fanno delle insulse distinzioni sul sangue, ma mettiti bene in testa una cosa, non provare mai più ad obbligarmi a fare qualcosa, sono stata chiara?" in tanto l'avevo preso per il colletto della camicia e mi ero avvicinata lui, avevo pronunciato il tutto con voce gelida e lui si vedeva che era lievemente spaventato.

"Gradirei che mi si rispondesse, sono-stata-chiara?" dissi a denti stretti.

"S-si"balbettò.

"Bene ci vediamo in sala comune" dissi mollandolo e andandomene, stavo per uscire quando sentì dei fischi, mi voltai per capire meglio e vidi i tavoli delle altre case scoppiare in un boato di applausi.


"Vai così leoncino!" urlarono in coro di gemelli dal tavolo di Grifondoro, sorrisi nella loro direzione e gli feci un occhiolino, poi me ne andai.

Una storia complicata ~ D.MDove le storie prendono vita. Scoprilo ora