Capitolo 3

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Una volta entrata nei sotterranei la prima cosa che notai è che non erano freddi, voglio dire siamo sotto tutto il castello e non fa freddo, complimenti per questa meravigliosa magia.

Mi guardai un attimo attorno e individuai le scale per i dormitori, camminai per la sala con la mia andatura elegante e non smisi un attimo di scrutare la stanza, era verde scuro, al centro dei divani neri in pelle e per finire un meraviglioso camino in marmo nero.

Stavo per salire le scale del dormitorio quando una mano maschile mi prese per un polso, mi girai con calma scoprendo che colui che mi aveva bloccato per un polso altri non era che un ragazzo dalla carnagione scura e dei meravigliosi occhi verdi.

"Serve qualcosa?" chiesi gelida.

"Possibile che dopo 7 anni tu non mi riconosca neanche? Mi deludi" disse ghignando, mi ci vollero pochi secondi per capire.

"BLAISE!" dissi slanciandomi per abbracciarlo, lui mi prese prontamente al volo e ricambiò l'abbraccio.

"Orione Cassiopea Nott in tutta la sua bellezza, sei cresciuta bene bimba, fatto conquiste in Francia?" mi chiese con un sorriso, non ci feci nemmeno caso al nomignolo, fin da quando eravamo piccoli lui mi chiamava così. Erano anni che non lo vedevo, però devo dire che fisicamente ed esteticamente non è niente male.

"No Blaise, nulla, avevano troppa paura del mio cognome" dissi ridendo.

"Ho assistito alla tua discussione, sia sul treno che in Sala Grande, ma qualcuno era troppo arrabbiata per accorgersi di me. Sai hai un bel caratterino, non avevo mai visto nessuno zittire in quella maniera Draco Malfoy" disse ridendo, aveva una risata contagiosa e poco dopo mi sciolsi anche io.

"Lo sai quanto odio essere interrotta e poi questa distinzione del sangue è inutile" dissi smettendo di ridere e tornando più seria che mai.

"Mi chiedo che droga avesse assunto il cappello parlante quando ti ha smistata, sembri una Grifondoro" disse scoppiando a ridermi in faccia, ma quando notò la mia espressione smise subito.

"Comunque credo sia ora che tu vada a dormire, non vorrei mai vederti con delle occhiaie domani mattina, mi sentirei in colpa" disse ghignando.

"Hai ragione credo proprio che andrò a dormire, notte Blaise" dissi abbracciandolo di nuovo.

"Notte bimba, mi eri mancata tanto" disse stringendomi di più a sé.

"Anche tu" risposi semplicemente.

Mi staccai e salì le scale fino ad arrivare alla camera con su scritto il mio nome sotto ad altri due.

Entrai senza bussare e notai subito il mio baule sopra a quello che sarà il mio letto fino alla fine di quest'anno. Mi cambiai e mi coricai nel giro di neanche dieci minuti, ma ero veramente stanca; poco prima di addormentarmi sentì la porta aprirsi, capì che erano le mie compagne di stanza, le sentì parlare.

"Daph secondo te dorme?" chiede una voce

"Si Pansy, credo di sì"

"Secondo te perché prima era tanto arrabbiata con Theo?"

"Credo che si sentisse tradita dal suo stesso fratello e poi lei è cresciuta diversamente da noi, nella sua vecchia scuola, ho sentito dire, che ti sospendono se fai delle discriminazioni per il sangue"

"Ma Daphne come può una purosangue non credere in questi principi, che poi mi sembra eccessivo sospendere per una cosa del genere. Prima hai visto come parlava tranquillamente con Weasley? Io mi sarei vergognata"

"Pansy, ti conosco, so che la cosa che ti ha dato più fastidio è il fatto che lei abbia zittito Draco e che dopo lui non abbia smesso un attimo di parlare di lei, però devi capire che ha un carattere diverso dal nostro, e se devo essere sincera a me lei piace un sacco, hai visto che eleganza? Non possiamo giudicarla per le sue scelte, Theodore ci ha detto che è diversa da noi"

"Forse hai ragione. Sono stanca vado a dormire" concluse il discorso quella che capì essere Pansy.

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Mi svegliai presto la mattina dopo, mi misi la divisa e salì a fare colazione in Sala Grande. Appena entrata notai che gli alunni erano veramente pochi; senza prestare più di tanta attenzione a chi c'era e chi no, mi incamminai subito verso il tavolo delle serpi. Stavo per sedermi quando qualcuno mi chiamo dall'altra parte del tavolo.

"Orione! Vieni qui con me"

Avrei riconosciuto quella voce tra mille, mi alzai e andai a sedermi vicino a Blaise.

"Dormito bene bimba?"

"Si grazie, cos'abbiamo come prima lezione?"

"Due ore di pozioni con Grifondoro"

"Bene" non ebbi il tempo di iniziare una conversazione che un gruppo di ragazzi e ragazze si sedette intono a noi.

"Buongiorno Ori" mi salutò mio fratello, quasi speranzoso in una mia risposta, decisi che non potevo avercela per sempre con lui, ma avrei preteso che almeno lui non facesse queste discriminazioni.

"Buongiorno Theodore" dissi voltandomi verso di lui, che era come pietrificato, non aspettandosi una mia risposta.

"Mi hai appena parlato?" chiese riprendendosi.

"Direi di sì, tu che dici?" feci ironica.

"Non è da te perdonare così velocemente e-" non lo feci finire, alzando una mano.

"Infatti io non ti ho perdonato fratellone, ma lo farò se tu mi farai una promessa, sai che i Nott non mancano mai alla loro parola" dissi ghignando.

"Tutto quello che vuoi" disse subito.

"Bene, tu mi devi promettere che non discriminerai più la gente per il loro sangue" appena finì di parlare sentì Blaise al mio fianco soffocarsi con il succo di zucca per poi scoppiare a ridere.

"Te l'ha proprio fatta amico" esordì tra una risata e l'altra.

"Va bene, se è quello che devo fare per avere il tuo perdono allora okay, ma sappi che quando nostro padre lo verrà a sapere non ne sarà contento"

"Oh ma proprio per questo ieri sera ho scritto una lettera a mia madre dicendole le mie nuove scelte" dissi allargando il mio ghigno. Sentì qualcuno schiarirsi la voce e mi girai lentamente verso quest'ultimo.

"Tutto molto commovente, ma vorrei evitare di vomitare la mia colazione. Comunque io sono Draco Malfoy molto piacere" disse allungando una mano, la strinsi, non prima di essere tornata fredda ed indifferente.

"Orione Nott, per i conoscenti Cassiopea" a sentire queste parole Blaise scoppiò nuovamente a ridere.

"Non ti smentisci mai bimba, sei sempre la stessa" disse mettendomi un braccio intorno alle spalle. Tutti gli amici di mio fratello ci guardarono stralunati.

"Scusa come l'hai chiamata?" chiede Malfoy confuso.

"Bimba, sapete lei era una nanetta anche da bambini e anche ora è notevolmente più bassa di me, da lì è venuto fuori tutto" disse stringendomi ancora di più a sé.

"Comunque io sono Pansy Parkinson e lei è Daphne Greengrass" disse una ragazza dai capelli corvini allungando una mano e indicando prima se stessa e poi la bionda al suo fianco.

"Cassiopea piacere".

Mi staccai da Blaise e mi incamminai verso i sotterranei, nel tragitto incontrai Weasley con Potter e la Granger, quest'ultima fu la prima a notarmi e mi salutò allegra.

"Buongiorno Orione"

"Giorno Granger, Weasley, Potter" dissi facendogli un segno del capo a mo' di saluto.

"Per me sei Cassiopea, ma per loro sei Orione? Non sei corretta piccola Nott" disse una voce alle mie spalle.

"Beh loro sanno cos'è l'educazione Malfoy, ora se non vi spiace vado in aula non vorrei arrivare in ritardo alla mia prima lezione" e così dicendo me ne andai, continuando la mia camminata verso l'aula di pozioni.

Una storia complicata ~ D.MDove le storie prendono vita. Scoprilo ora