Da quel giorno ne sono passati di mesi, considerando il fatto che sono sull'Hogwarts Express per affrontare un altro anno, e bene sì, siamo di nuovo al primo settembre, ma è meglio fare un tuffo nel passato perché possiate capire il motivo del mio momentaneo bruciore al braccio sinistro.
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Era il 13 agosto quando scrissi a Blaise una lettera dove gli dicevo che non provavo più lo stesso sentimento di più o meno 9 mesi fa.
Caro Blaise,
è da tanto che non ti chiamo con il tuo nome per intero, e so che questa cosa ti avrà già fatto capire qualcosa. Mi dispiace scrivertelo per lettera, è da veri codardi e io non lo sono, però non avendo modo di vederti a breve data la tua attuale posizione in Australia sono costretta a dirtelo in questo modo squallido.
Blaise io non provo più lo stesso sentimento di prima, è quasi un mese che non ci vediamo e questa distanza mi ha fatto capire che forse quel sentimento nei tuoi confronti era solo un amore fraterno, ciò non vuol dire che io ti abbia "usato" in questi mesi, anzi, sono stata veramente bene con te e lo sai, credo che il ricordo delle tante notti insieme ne sia la testimonianza. Ora come ora ti vedo solo come il mio migliore amico.
Scusami ancora.
Con immenso affetto Orione Cassiopea Nott
P.S. Non credo riuscirò a rispondere ad una tua eventuale risposta fino al ritorno a scuola.
A quella lettera non ricevetti risposta, ma avevo altro per la testa, tra pochi giorni mi avrebbero marchiata. Non volevo crederci nemmeno io, ma se questo è il prezzo da pagare per la vita del mio fratellastro lo farò.
L'Oscuro Signore aveva incaricato Theodore di uccidermi, a quanto pare il fatto che un'erede di una delle famiglie purosangue più potenti del mondo magico non facesse distinzioni di sangue, non gli andava giù.
Theodore fallì, anzi rifiutò, così Colui- Che- Non- Deve- Essere- Nominato diede un ultimatum a mio padre: se non avesse trovato un altro possibile mangiamorte da dargli, lui avrebbe ucciso mio fratello.
Senza pensarci due volte io mi proposi, non era una cosa di cui andavo fiera, ma tenevo molto a mio fratello, non volevo perderne un altro.
Dopo aver schiantato Theo circa 7 volte, lui capì di non avere voce in capitolo. Era il 17 quando l'avevano liberato, mi avrebbero marchiata il 28, avrei fatto 11 giorni di prova, se il magiamorte che mi allenava non fosse stato d'accordo sul mio ricevere il marchio, mi avrebbero uccisa insieme alla mia famiglia.
Il mangiamorte che mi allenava, o meglio LA mangiamorte, era Bellatrix Lestrange, il tutto ovviamente si svolgeva nella sede dei seguaci del Signore Oscuro, nonché Malfoy Manor.
Inutile dire che fu dura, però era soddisfatta di me, diceva che avevo un talento naturale per la maledizione Cruciatus, Grayback può confermare.
Mancavano 4 giorni al termine del mio addestramento, Lestrange era stata chiamata dall'Oscuro Signore e aveva lasciato il licantropo a controllarmi, stavo per scagliare la maledizione Imperio su un animaletto di passaggio quando sentì un improvvisa mancanza al polso, Grayback si stava rigirando tra le dita il mio braccialetto, il braccialetto di mio fratello, quel maledetto gioiello.
"Non si tocca ciò che non è tuo bestia, restituiscimelo immediatamente" dissi fredda.
"E se io non volessi?" disse ghignando.
"Non ti consiglio di provocarmi, potresti farti davvero male" dissi con voce incolore e mostrando un ghigno.
"Ma a chi vuoi far-" si interruppe quando un incantesimo lo colpì, si stava contorcendo dal dolore, ma non urlava, così attesi un ancora e un urlo straziante lasciò le sue labbra, solo allora smisi di torturarlo. Mi chinai e presi il braccialetto dalle sue mani.
"Ti avevo detto di non toccare ciò che non è tuo" dissi allontanandomi.
Mi stavo allacciando il braccialetto quando mi sentì chiamare."Orione cara" disse la voce lontana di Bellatrix, al suo fianco aveva il Signore Oscuro. Mi avvicinai con estrema lentezza, non lo diedi a vedere ma ero tremendamente spaventata.
"Salve mio signore" dissi rivolta a Voldemort chinando di poco la testa.
"Abbiamo assistito alla scena, ci chiedevamo cosa ti avesse fatta scattare in quel modo per torturare in quella maniera Grayback" disse l'innominabile ghignando.
"Aveva preso una cosa per me importante, l'ho avvertito di non provocarmi, ma non mi ha dato ascolto e sono scattata" mentre parlavo sentivo che qualcuno stava cercando di entrarmi nella testa ma non glielo permisi, non volevo mostrare le mie debolezze.
"Mio Signore le avevo detto che era particolarmente portata per quella maledizione" disse Bellatrix con voce quasi allegra.
"Sai Orione, solo una persona era riuscita a far urlare il licantropo, sai chi?" mi chiese.
"No signore" lo guardavo negli occhi, non avevo abbassato lo sguardo nemmeno per sbaglio.
"Io, anche Bellatrix l'ha torturato ma non è mai riuscita a farlo urlare, devi tenere molto a quell'oggetto" disse abbassando lo sguardo sul braccialetto.
"Ha un forte valore affettivo lo ammetto" dissi guardando l'oggetto in questione per poi rialzare lo sguardo su di lui.
"Vieni, andiamo nel mio studio, dobbiamo parlare di alcune cose, e magari mi spiegherai l'affetto per quell'oggetto" disse girandosi per tornare in casa.
"Prego accomodati" disse indicando il divano in fondo allo studio; aveva le pareti verde scuro, i mobili in legno di color nero, e il divano in pelle, lui si andò a sedere dietro alla scrivania.
"Cos'ha di tanto importante quel braccialetto? Non è una domanda personale, voglio capire cosa mi serve per far uscire quella rabbia per attaccare così" disse poggiando i gomiti sul tavolo e sporgendosi lievemente in avanti.
"È la causa della morte di mio fratello" dissi fredda e distaccata. "Avevi un fratello che non è Theodore?" chiese quasi sorpreso.
"Si mio signore, si chiamava Orion Scorpius Nott, eravamo gemelli, è morto il giorno del nostro settimo compleanno, mi era caduto questo braccialetto nel fiume vicino a dove stavamo giocando, nostra madre ci aveva portati lì per festeggiare. Avevamo questo braccialetto in comune, lui con il mio nome, io con il suo. Decise di prenderlo da solo senza attendere che mia madre arrivasse, ero andata a cercarla, quando tornammo lo vedemmo scivolare e sbattere la testa, morì sul colpo" dissi con tono di voce incolore guardando un punto indefinito della stanza."Mi scusi mio signore non volevo annoiarla con il mio inutile racconto" dissi guardandolo.
"Non mi hai affatto annoiato Orione, era un bambino impavido tuo fratello, insieme avreste fatto grandi cose. Comunque volevo annunciarti che riceverai il marchio oggi stesso, oltre al giuramento di fedeltà nei miei confronti, devi farmi una -promessa- personale se così si può dire".
"Devi promettermi che starai lontana dai traditori del loro sangue, conosciuti come Weasley, dalla sanguesporco Granger e dal mezzosangue Potter"
"Se è questo ciò che vuole lo farò, anche perché l'insubordinazione costerebbe loro la vita giusto?"
"Mi avevano detto che eri intelligente, comunque sì è esatto, ora andiamo giù nel salone, svolgeremo la tua iniziazione" disse alzandosi.
Una volta entrati nell'immenso salone notai tutti i mangiamorte intorno al tavolo da pranzo, e in piedi in fondo ad esso c'era la mia famiglia, avevano un'espressione cupa in volto, al loro contrario io ero tranquilla, sapevo di star salvando la vita a mio fratello e ciò mi rese orgogliosa, anche se ciò costava diventare una mangiamorte. "Siamo qui riuniti oggi per marchiare una ragazza che da oggi farà parte della nostra fazione, Orione Cassiopea Nott" disse allungando un braccio nella mia direzione, invitandomi ad allontanarmi dalla mia famiglia è andare vicino a lui.
"Giuri tu di portarmi fedeltà eterna?"
"Lo giuro"
"Bene, l'addestramento è stato più che ottimo, sei riuscita in un impresa in cui solo io c'ero riuscito, e poi sai che il costo della tua possibile insubordinazione è molto alto" detto ciò afferrò il mio polso sinistro è mormorò l'incantesimo per marchiarmi.Beh, questo è il motivo per la quale il braccio mi sta bruciando, c'è una riunione di mangiamorte in corso, ma non posso andarci adesso e loro lo sanno.
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Una storia complicata ~ D.M
FanfictionOrione Nott, sorellastra di Theodore Nott arriva ad Hogwarts al suo quinto anno, dopo aver vissuto i sui anni precedenti in Francia, studiando a Beauxbatons. Theodore non può fare a meno di riavvicinarsi subito alla sorella dopo anni passati ad esse...