Capitolo 23

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Il giorno dopo mi "svegliai" alle 5 del mattino, diciamo che non mi sono realmente svegliata ma ho semplicemente riaperto gli occhi dopo un'ora di dormi-veglia. Finalmente avevo chiaro cosa dovevo fare, andare da Theo, non mi interessava se stesse dormendo, era una questione urgente; mi misi una tuta leggera ed uscii dirigendomi verso la sua camera.

Bussai tre volte e dopo circa cinque minuti mi venne ad aprire Blaise.
"Ori che ci fai qui alle 5 del mattino?" chiese assonnato.
"Devo parlare con mio fratello Blaise, è urgente" mi fece entrare senza aggiungere altro e io andai a svegliare mio fratello.
"Theo, ei Theo svegliati" dissi muovendo lievemente la sua spalla. "O-Ori che ci fai qui? Che ore sono? Siamo in ritardo?" chiese allarmato ma ancora assonnato.
"No Theo, ho bisogno di parlarti, è una cosa urgente" dissi seria, ma comunque a bassa voce.
"E non potevi aspettare ancora tre ore?" chiese quasi scocciato.
"No Theo, ora vieni con me per favore, andiamo in camera mia e parliamo" dissi per poi dirigermi verso la porta.
"A tra poche ore Blaise" dissi salutandolo con la mano per poi uscire seguita da Theo.
Una volta in camera gli feci una semplice domanda.
"Theo tu sai della profezia che trovò Bellatrix l'hanno scorso nell'Ufficio Misteri?"
"Sì, parlava che il Signore Oscuro e sua figlia si sarebbero ritrovati dopo che lei avrebbe fatto un'azione senza precedenti e un'altra cosa che non ricordo" disse confuso.
"Ma questo cosa c'entra con te o noi"
"Ho riparato l'Armadio Svanitore"
"E questo cos-"
"In un'ora" lo interruppi.
"Ah e il Signore Oscuro quanto ci mise?" chiese timoroso della risposta.
"Un'ora e mezza" dissi abbassando il capo.
"Sei sua figlia? Ma com'è possibile?" chiese confuso e lievemente spaventato.
"Mi ha raccontato che mia madre nel loro viaggio in Francia sedici anni fa ebbe un rapporto sia con lui che con tuo padre, anche se egli era sposato, mi ha spiegato che lui non può amare e che qualunque scelta io prenderò lui ci lascerà comunque in pace, sia che io sia una Riddle o una Nott, però Theo... io non lo so, sono così confusa"
"Ei ei, per quanto non mi piaccia immaginarti al fianco di quell'essere, sarai sempre la mia sorellina okay? E poi lui potrebbe

insegnarti a difendere più di quanto tu non sappia già fare, io mi sentirei anche più sicuro" disse per poi abbracciarmi.
"Chi altro lo sa?" chiese sempre nell'abbraccio.
"Janus è stato quello che l'ha capito, Sev ci ha fatto usare il suo camino per andare al Manor e poi Bellatrix, Cissy, Lucius e ovviamente il Signore Oscuro, ma credo lo sappia anche Draco" dissi stringendomi di più a lui.
"Chissà come mai quel Malfoy è sempre in mezzo, comunque qualunque scelta tu farai io la appoggerò, puoi starne certa" "Allora mi aiuteresti a scrivere una lettera?"
"Certo"
Dopo una mezz'ora quello che ne uscì si quella lettera fu:
Buongiorno mio signore, mi scusi per l'orario mattutino,
ma volevo comunicarle la mia scelta; sarò felice di essere sua figlia, l'ultima discendente dei Riddle, ma soprattutto sua figlia; sono cosciente del fatto che non sarà un padre amorevole, ma voglio comunque appartenere alla mia vera famiglia.
Mia madre non sa nulla della mia scelta per ora lo sa solo Theodore che mi ha aiutato a prenderla, per me lui continuerà ad essere comunque mio fratello,
ci vedremo questo pomeriggio al Manor per la riunione.
Orione Cassiopera Riddle
Salutai Theo che voleva dormire ancora due ore per poi preparami e andare in guferia.
Una volta scelto il gufo e consegnargli la lettera gli sussurrai "Tom Riddle", una volta che lo vidi allontanarsi mi girai per tornare al castello ma mi trovai davanti l'ultima persona che mi aspettavo di incontrare.
"Buongiorno Hermione" dissi fredda.
"Buongiorno Orione" disse avvicinandomisi.
"Con il tuo permesso me ne vado" le dissi per poi fare un passo, ma non ne potei fare altri che me la ritrovai abbracciata, ero confusa e spaesata.
"Orione perché ci hai allontanato, ti prego dammi una spiegazione e giuro che ti starò lontana, non potrò odiarti, ma almeno ti starò

lontana" disse stringendomi di più a sé, mi mancava lo ammetto, ma dovevo starle lontana, soprattutto ora.
"Tanto lo scopriresti lo stesso" presi una pausa per allontanarla e guardarla negli occhi.
"Sono la figlia del Signore Oscuro" nel suo volto non vidi né sorpresa né paura, stava solo pensando.
"Quindi era questo che diceva la profezia che Bellatrix ha preso all'Ufficio Misteri l'anno scorso?" mi chiese curiosa.
"Sì, e anche una cosa che si riferiva a me, ma quella non è importante, tu come fai a saperlo?"
"Mentre Lucius parlava con Harry notai che Bellatrix aveva preso qualcosa, sei veramente sua figlia?" chiese seria.
"Sì, l'ho scoperto ieri, tra un po' di giorni lo saprà tutta la scuola, ti chiedo di non dire niente fino ad allora"
"Okay va bene solo, quando scoppierà la guerra ti prego di non farci accadere nulla di grave, né a me, né a Ginny, Ron ed Harry, ti chiedo solo un po' di protezione"
"Non posso prometterti nulla, ma sappi che a tutto quello che vi accadrà troverò un rimedio"
"Credo sia per te Orione" disse guardando dietro di me.
Mi voltai e vidi il gufo di poco prima, mi avvicinai e presi la lettera, scriveva poche semplici parole.
Sono felice della tua decisione, alle 15 al Manor, porta Theodore, Draco e Janus; vai da Silente e decidete quando dare l'annuncio alla scuola e smettila di parlare con la mezzosangue Granger.
A dopo figlia
A quelle ultime parole mi si gelò il sangue, come faceva a sapere che stavo parlando con Hermione, decisi che dovevo andare subito da Silente.
"Granger devo andare, io sarò di parola, fai in modo di esserlo pure tu" stavo per uscire quando la sentì parlare.
"Sa che parlavi con me vero? Prenditi cura di te Orione" dopo aver semplicemente annuito uscì dalla guferia e andai verso l'Ufficio di Silente.
Bussai tre volte e dopo aver sentito un "avanti" entrai.

"Buongiorno Orione, immagino tu sia qui per decidere quando dare l'annuncio delle tue vere origino alla scuola" disse il preside con la calma di sempre.
"Esatto, non vorrei che sia oggi, ma domenica alla prima partita di Quidditch, quando annunceranno anche la mia presenza nella squadra, vorrei che colui che commenta la partita oltre ad annunciare il mio ruolo come cercatrice annunci che sono Orione Riddle" ci avevo pensato nel tragitto tra la guferia e l'ufficio, due entrate di scena in uno.
"Va bene Orione, ti chiedo solo di non spaventare i miei alunni per via del tuo cognome, non sei diversa da loro, non eccessivamente" disse serio.
"Sono cosciente di non essere troppo diversa da loro e a meno che non sia per difendermi non farò nulla, come ho sempre fatto" dissi seria.
"Se è tutto io andrei a cambiarmi e a fare colazione preside" dissi alzandomi dalla sedia dov'ero seduta.
"Certo Orione, buona giornata e alle 14:50 presentatevi nel mio ufficio, tu Theodore, Draco e Janus, passerete per il mio camino" "Buona giornata preside" dissi per poi uscire e andare nel mio dormitorio.
Entrai in camera e li vidi, lì seduti sul mio letto a parlare, più belli che mai.
"Ancora voi? Che volete ancora?" ero esasperata, non mi lasciavano un minimo di pace.
"Cassy cos'hai deciso?" chiese Draco.
"Buongiorno anche a te Malfoy" dissi per poi togliermi la felpa e rimanere in reggiseno.
"Il furetto ha ragione, che hai deciso?" sapevo che a Janus non dava fastidio vedermi così, ma Draco era sicuramente rosso.
"C-Cassy copriti per Salazar, Zenit non le dici nulla?!" chiese alterato.
"Lucius ho visto molto di più e poi si sta solo cambiando non ci sta facendo uno spogliarello, per quanto so che ti piacerebbe" disse Lestrange ghignando.
"Ho deciso di essere una Riddle, lo sapranno tutti alla prima partita di Quidditch, così avrò due entrate di scena"

"Tu sei troppo egocentrica mia piccola Ori" disse Jan per alzarsi e farmi il nodo alla cravatta con la quale stavo litigando.
"Grazie" dissi per poi stampargli un bacio sulle labbra.
"Io sono ancora qui se non ve ne foste accorti" disse Draco irritato. "Come sei pesante Malfoy, comunque mio padre ci vuole alle 15 al Manor oggi, insieme a Theo andremo nell'Ufficio di Silente alle 14:50, useremo il suo camino"
Detto ciò presi la mia borsa con i libri e uscii dalla stanza con i due cugini alle mie spalle.
Una volta entrati tutti e tre in Sala Grande chiacchierando come se fossimo grandi amici da sempre, i tavoli si zittirono e ci fissarono, pure quello di Serpevede era in silenzio.
"Beh! Che avete da guardare!" disse Jan. "Fatevi gli affari vostri" continuò Draco. Prevedo una settimana molto lunga.

Una storia complicata ~ D.MDove le storie prendono vita. Scoprilo ora