Capitolo 36

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Da quel giorno non accadde nulla di entusiasmante, Draco era sempre più teso, oggi è il 25 maggio, tra una settimana avremmo agito, o meglio lui avrebbe agito e io avrei fatto la mia parte. Oggi sarebbe tornata Katie Bell, Draco aveva maledetto una collana che sarebbe dovuta essere stata recapitata a Silente, ma quella ragazzina non si è fatta gli affari suoi e ha subito lei parte della maledizione, l'hanno salvata in tempo portandola la San Mugo.

"Ei, che succede" chiesi a Draco, era sabato ed eravamo tutti a colazione, sapevo benissimo cos'aveva, ma lui non sapeva che io sapevo.
"Eh? Nulla tranquilla" in questi giorni aveva sempre la testa tra le nuvole, ma come biasimarlo.
"Draco lo sai che se vuoi parlare io ci sono, ci sono sempre stata e sempre ci sarò" dissi poggiando la mia testa sulla sua spalla.
"Cosa ho fatto per meritarti principessa?" chiese posandomi un bacio sulla testa.
"Me lo chiedo sempre anche io ogni volta che ti guardo, di solito non credo nel destino o nel fato, ma questa volta mi devo ricredere" dissi sorridendo lievemente.
Non mi rispose, stava guardando un punto fisso nella sala, seguii il suo sguardo, solo allora la notai Katie Bell, stava parlando con Potter, di male in peggio, ad un certo punto la loro conversazione si interruppe, la ragazza stava guardando Draco, lo sfregiato se ne accorse a seguii lo sguardo della Grifondoro.
"Vado un secondo in bagno" disse il mio ragazzo alzandosi, sta andando in pasto al lupo senza nemmeno saperlo.
Lo vidi uscire dalla sala, poco dopo Potter lo seguii, guardai malamente Katie e poi mi alzai a mia volta per seguirli, ciò non avrebbe mai potuto portare a nulla di buono, me lo sentivo, così guardai il tavolo degli insegnanti e notai Severus guardarmi, mi fece un cenno del capo sarebbe arrivato.
Corsi per i corridoi, non curandomi delle occhiate degli studenti, girai tutti i bagni, tranne uno, quello di Mirtilla Malcontenta, corsi giù per le scale e arrivai al secondo piano, ciò che sentii provenire del bagno mi gelò le vene. "Assassino! Assassino nel bagno! Assassino!" gridava il fantasma, pregai Merlino che Draco non avesse fatto guai, ma solo quando entrai capii che l'assassino in questione era Potter, il mio biondo era a terra, con la sua camicia che si macchiava sempre di più di sangue, il suo sangue.

"Draco!" esclamai inginocchiandomi al suo fianco.
"Potter che hai fatto, dannazione perché gli incantesimi di guarigione non funzionano" ero disperata e in panico, stavo assistendo alla possibile morte della persona alla quale tengo di più, in quel momento entrò Severus.
"Sev, ti prego aiutami, non funziona nulla, io non so che fare" stavo piangendo, solo al pensiero di perdere anche lui ero disperata.
"Orione spostati, ora lo salvo giuro, ma mi devi fare spazio" mi guardai intorno, Potter era ancora lì, in piedi gelato sul posto, dietro di me sentii Severus pronunciare una contro maledizione.
"Se lui non si salva, fidati non lo farai nemmeno tu" dissi guardando Harry con odio puro, mi avevano già portato via Theodore, non gli bastava?
"Riddle, porta Malfoy in infermeria, ci resterà per un po', per quanto riguarda te Potter dobbiamo parlare"
Mi incamminai per i corridoi con Draco appoggiato a me, camminava sì, ma aveva poche forze.
"Cassy, ce la faccio" non lo ascoltai e continuai a camminare. "Principessa ho detto-" lo interruppi.
"So cos'hai detto, non sono ancora sorda, ma non ti lascerò camminare da solo, ti reggi a malapena in piedi, quindi andiamo e smettila di parlare, non è il momento" dissi glaciale, avevo troppe cose in testa, non mi serviva che lui parlasse, non mi aiutava.

"Madama, mi può aiutare?" chiesi facendo distendere Draco su un lettino.
"Cosa ti è successo ragazzo?"
"È stato colpito da un incantesimo, non conosco il nome" "Sectumsempra, Madama, Potter mi ha colpito con questo incantesimo nei bagni"
"Oh ragazzo, ma quella è Magia Oscura, sei sicuro di aver sentito bene?"
"Sicurissimo"
"In questo caso devi rimanere qui per i prossimi sette giorni, forse la sera dell'ultimo puoi andartene, ma non prima" disse l'infermiera con tono che non ammetteva repliche.
"Bene, Draco racconterò io agli altri cos'è successo, ma prima devo andare dal professor Piton" dissi dirigendomi verso l'uscita.
"Poi torni?" chiese il mio ragazzo, ma è serio?
"Certo che torno" dissi per poi uscire.

Una storia complicata ~ D.MDove le storie prendono vita. Scoprilo ora