Capitolo 28

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Il rientro a scuola non fu dei migliori, né per me, né tanto meno per chiunque capitasse davanti a me e gli altri del nostro gruppo, se prima capitava di essere cattivi per divertimento ora eravamo spietati, soprattutto io e Daphne, ma non l'avrebbero passata liscia.

"Scusatemi, lo scompartimento è libero?" chiese una primina a me e Daphne, guardai la mocciosa e poi la mia migliore amica, poi mi alzai.
"Sai chi sono io?" chiese glaciale guardandola negli occhi. "Certo che so chi sei, sei Orione Riddle, la figlia del Signore Oscuro" disse feria, guardai la sua divisa, un serpe, interessante.

"Tu come ti chiami, mostriciattola" chiesi continuando a guardarla dall'alto.
"Serena Montague" disse sorridendo.
"La sorella del capitano di Quidditch?" chiesi incuriosita.

"Sì, e volevo farti i complimenti per la partita, sei stata fenomenale" disse sorridendo ancora di più.
"Beh grazie, siediti" dissi facendo spazio in modo che riuscisse ad entrare.
"Serena, posso farti una domanda?" prese parola Daph. "Certo"
"Sai che due anni fa suo padre ha ucciso Cedric giusto? Anche se sei nuova saprai la storia" disse la bionda ovvia.
"Sì, Cedric Diggory, Tassorosso era al quinto anno"
"Esatto, tuo fratello ti avrà raccontato che grande lutto stava affrontando la suola, con le bandiere scure in Sala Grande e tutto il resto"
"Sì, mio fratello disse che le professoresse piangevano anche e che Silente fece un discorso in memoria del ragazzo" disse la piccolina.
"Bene, se tuo fratello venisse ucciso dai -buoni- ti aspetteresti lo stesso giusto? Soprattutto se a capo c'è Silente" disse Daphne con un solo sentimento negli occhi, odio.
"Certo, non me lo aspetterei, lo pretenderei, ma come mai questa domanda?" chiese confusa.
"Lo scoprirai molto presto piccola Serena, ora siamo arrivate" dissi alzandomi per prendere il baule.
"Ma voi non vi cambiate?"
"Quando vuoi mandare un messaggio, il primo modo per farlo è il vestiario, noi siamo in lutto e presto lo saranno anche tutte le serpi quindi il nostro completo nero è il primo messaggio, buon rientro a scuola piccola Serena" dissi uscendo dalla cabina per poi essere seguita da Daphne.
"Ei vipere" ci chiamò Pansy.
"Ciao Pan, come stai?" chiesi voltandomi verso di lei, era insieme ai ragazzi, eravamo tutti vestiti di nero.
"Un po' meglio di voi ma non tantissimo" disse abbassando la testa.

"Andiamo? Dobbiamo essere presenti a cena, ma entrare per ultimi" dissi fredda.
"Certo" disse Jan e gli altri annuirono.
"Viaggio tranquillo Cassy?" chiese Draco circondandomi la vita con un braccio e stampandomi un bacio sulle labbra.
"Sì, io e Daphne abbiamo discusso di cosa faremo a cena e abbiamo conosciuto la sorella di Montague, non sapevo nemmeno ne avesse una" dissi poggiando la testa sulla sua spalla.
"Va bene, al massimo la farete conoscere anche a noi" disse stringendomi di più a sé.
Presto arrivammo davanti all'entrata della Sala Grande, le porte erano chiuse segno che tutti erano già dentro.
"Andiamo" dissi sistemandomi la cravatta per poi spingere con forza le porte, al nostro ingesso tutti si zittirono, guardai verso i grifoni e vidi il Trio dei Miracoli a testa bassa. Silente era in piedi davanti al suo leggio che stava facendo il suo discorso, ma alla nostra vista si interruppe.
"Mi perdoni preside non volevo interrompere il suo discorso, la prego continui, noi andiamo a sederci" dissi per poi andare a prendere i soliti posti al tavolo.
"Come stavo dicendo, spero abbiate passato delle buone vacanze, le lezioni riprenderanno tra due giorni, se non ci sono altre interruzioni io vi augur-"
"Non così in fretta preside, penso lei si stia dimenticando di qualcosa" dissi alzandomi e facendo calare nuovamente il silenzio in sala.
"Signorina Riddle, per quanto riguarda la sua perdita ne possiamo parlare dopo nel mio uff-"
"Ed è proprio qui che si sbaglia, finché vengono accusati mio padre e i mangiamorte di omicidio va tutto bene no? Tanto sono loro i cattivi giusto?" chiesi guardando tutti gli studenti. "HO FATTO UNA DOMANDA! GIUSTO?" tutti iniziarono a dire di si, ma con timore.

"Voi però non sapete una cosa, anche l'Ordine della Fenice ha ucciso un innocente, tanto quanto lo era Cedric Diggory, coraggioso e pronto a tutto" dissi per poi iniziare a camminare per la sala, per arrivare al corridoio centrale.

"Però di questo nessuno sa nulla, giusto, perché tanto era solo un ragazzo tale e quale a Diggory, ma non sia mai che venga fuori che l'Ordine ha ucciso un ragazzo, che si è sacrificato per salvare me! Perché se io sono qui a raccontare la sua tragica fine è solo grazie a lui"

"Perché non racconta come ha detto al suo amato esercito di uccidermi? Perché non racconta loro come Moody mi ha lanciato l'anatema che uccide? Perché non lo fa Silente? Le è sconveniente?" chiesi ironica.

Estrassi la bacchetta e cambiai le bandiere appese in Sala Grande, da allegre con la H le feci diventare scure esattamente com'erano quelle per Cedric.
"Signorina, sono dispiaciuto per la sua perdita, ma ormai è andata così" disse serio il preside.
"È ANDATA COSÌ DICE, DIGGORY L'ABBIAMO PIANTO PER MESI, NON CREDO CHE AL PADRE ABBIA DETTO È ANDATA COSÌ, PERCHÉ A NOI SÌ?!" urlò Daphne, era furibonda.
"Qualcuno può spiegare cos'è successo? Nessuno sta capendo nulla" disse una serpe.
"Perché non ce lo facciamo raccontare dal Golden Trio? Sono sicura che sappiano benissimo com'è andata anche se non erano lì" dissi guardandoli.
"Orione, a noi dispiace, non se lo meritava non dovev-"
"Non doveva andare così Granger? E come doveva andare con me al posto suo? A beh allora sì che va bene, tanto io sono solo la figlia del Signore Oscuro, io sono sacrificabile, tu non sai cosa vuol dire perdere un fratello Granger, proprio non lo sai, io già lo sapevo e ora ho dovuto rivivere il tutto a causa dei vostri insulsi capricci! Era il mio diciassettesimo compleanno e a distanza di dieci anni mi è morto anche il secondo fratello che avevo"

"Signorina la prego, non servono i dettagli, ci sono anche ragazzi piccoli" tentò di fermarmi ancora Silente.
"Ma non c'erano anche quando lei ha raccontato dell'assassinio di Cedric? Non c'era tutta la scuola? Quindi la prego di non cercare scuse per salvarsi perché finché tutti non sapranno com'è morto Theodore Nott nessuno uscirà da qui" e detto questo con un incantesimo non verbale chiusi le porte della sala.
Mi incamminai per essere esattamente in mezzo alla sala.
"Era la sera del 28 dicembre, era il mio diciassettesimo compleanno, avevamo organizzato una grande festa, aprii le danze insieme a Malfoy, ero felice, lo eravamo tutti, poi finito il primo ballo, Draco mi fece la proposta e fu dopo che accettai che sentimmo un rumore di vetri rompersi, ci voltammo tutti e vidimo l'Ordine, non so dire chi c'era e chi no, ma questa non ha importanza, Alastor Moody mi punto la bacchetta e pronunciò l'anatema che uccide, chiusi gli occhi in attesa della mia fine, ma essa non arrivò mai" guardai il preside con odio e continuai.
"Mio fratello Theodore si era messo in mezzo tra me e l'incantesimo, prendendolo al posto mio, e fu così che nello stesso giorno a distanza di dieci anni persi il mio secondo e ultimo fratello" mi guardai in giro per la sala.
"Nessuno ha nulla da dire? Nessuno fa le sue condoglianze? Ma certo che no, perché tanto, era solo il figlio di un mangiamorte, certo, sappiate solo, che presto assaggerete tutto il dolore che ho provato io, anzi che abbiamo provato noi, e fidatevi, non sarà bello"

"È una minaccia signorina Riddle?" chiese il preside.

"Oh no, certo che no" dissi girandomi a guardarlo.
"La mia è una promessa, buona cena a tutti" dissi per poi aprire le porte e uscire.
Non hanno nemmeno idea di ciò che gli aspetta. 

Una storia complicata ~ D.MDove le storie prendono vita. Scoprilo ora