Il resto della giornata lo trascorsi in sala comune a leggere, ero riuscita a leggerne due, uno sui mollicci e uno sull'incantesimo Oblivion, ma in nessuno dei due trovai ciò che cercavo, così andai a dormire molto presto, domani sarebbe stata una giornata estremamente lunga.
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Mi sveglia più riposata che mai, Daphne e Pansy dormivano ancora, mi cambiai e decisi di salire a fare colazione. Nel tragitto non badavo a dove andavo, ero persa nei miei pensieri, non mi accorsi nemmeno che due ragazzi mi avevano presa sottobraccio.
"Buongiorno leoncino" disse George.
"Dormito bene?" chiese Fred.
"Divinamente"dissi sorridendo.
"Oggi farai colazione con noi, sei contenta?" dissero in coro.
"Cosa? No, non posso abbandonare Theodore e Blaise a quella serpe di Malfoy" dissi contrariata.
"Ho sentito bene Fred?"
"Credo proprio di sì George" disse sorridendo nella direzione del gemello.
"Cosa avreste sentito di tanto importante?"
"Una perfetta e altezzosa purosangue che insulta un altro perfetto e altezzoso purosangue" disse George
"Ed è qui che ti sbagli Weasley, lui è tutto meno che perfetto"
"Attenzione, il nostro leoncino ci è presa una cotta" disse, sorridendo di scherno, Fred.
"COSA?! NO!" dissi bloccandomi in mezzo al corridoio.
"Ed è anche più grave di quanto pensassimo" disse George in direzione del fratello.
"Smettetela di dire idiozie"
"Solo se farai colazione con noi" dissero sorridendomi.
"Va bene, ma non insinuate mai più cose del genere su di me" dissi seria.
"Allora andiamo leoncino" e mi trascinarono di peso in Sala Grande.
Una volta entrati notai che era quasi vuota, mi voltai per vedere chi c'era al tavolo delle serpi e notai una testa platinata al solito posto.
"Il tuo amato è geloso" mi sussurrò Fred.
"E smettetela di dire stupidaggini" dissi ridendo.
Andai al tavolo dei Grifoni e mi sedetti tra i due gemelli che iniziarono a parlare tra di loro, gli ascoltai distrattamente mentre mi servivo del succo di zucca.
Vidi tre persone sedersi davanti a noi e alzai la testa curiosa, erano Potter, con la Granger e la Weasley.
"Buongiorno Orione è bello averti tra di noi" disse la Weasley.
"'Giorno Ginevra, Hermione, Harry" dissi salutandoli con un cenno del capo.
"Attenzione, stiamo sciogliendo l'algida Nott" dissero i gemelli in coro. Scoppiai a ridere e ciò fu notato da tutti.
"Orione perché non fai ridere anche me?" chiese una voce lontana.
"Stavo dicendo quanto fossero tristi e penosi i tuoi capelli tinti Malfoy" dissi per poi scoppiare a ridere seguita a ruota da tutti gli altri.
Stavo ancora ridendo quando notai un uccellino di carta posarsi accanto al mio bicchiere, lo aprii e c'era scritto: -Per tua informazione non sono tinti, comunque ti devo parlare ci vediamo tra 10 minuti fuori dalla Sala-.
Alzai la testa per dirgli di no, ma lui già non c'era più.
"Il tuo amato si è fatto avanti?" mi sussurrò all'orecchio George.
"E smettila per una buona volta" dissi ridendo.
"A me lui non piace, a malapena tollero la sua presenza".
"La presenza di chi?" disse una voce appena arrivata.
"Il nostro leoncino non vuole ammettere di avere una cotta per Malfoy"disse Fred.
"Ovvio che non lo ammetto, perché non esiste!" esclamai adirata, odiavo quando la gente diceva cose non vere.
"Ora se volete scusarmi devo andare a parlare con Piton di una cosa importante, ci si vede" dissi per poi andarmene senza aspettare risposta. Mi stavo dirigendo verso l'aula di Difesa Contro le Arti Oscure, ma una voce mi bloccò.
"Non osare mai più mettermi in ridicolo Nott!" esclamo la voce abbastanza alterata di Malfoy, mi ero dimenticata di lui.
"Malfoy vorrei andare a lezione devo parlare con Severus" dissi ignorandole sue parole, me ne stavo andando, quando mi prese il polso e mi fece voltare.
"Ascoltami bene piccola sudicia traditrice del tuo sangue, non so perché non hai gli stessi ideali di un qualunque purosangue, ma ricorda queste parole: se ti vedo ancora una volte con quegli straccioni Grifondoro, vengo lì e ti porto via di peso, non accetto che il nome di un mio amico venga infangato perché tu decidi di essere una traditrice del tuo sangue, sono stato chiaro?" disse rabbioso, i nostri visi erano vicinissimi, ma non ci badai più di tanto.
"Senti Malfoy, mettiamo in chiaro le cose, io faccio le mie scelte e Theodore fa le sue, se io voglio passare del tempo con i Weasley lo passo, mica posso giudicare Theodore perché gira con uno stupido come te. Quindi se a lui non interessa, non deve interessare nemmeno a te" detto ciò scivolai via dalla sua presa e andai a lezione.
"Ciao Sev" dissi immersa nei miei pensieri.
"Orione sappi che oggi affrontiamo il molliccio e tu sarai la prima e smettila di chiamarmi Sev"
"Va bene tanto ormai sono pronta a tutto, almeno hai scritto a mia madre e a mio padre, gli voglio qui se starò male" dissi con aria assente.
"Sì, ho mandato ieri un gufo a tua madre"
In quel momento entrarono tutti in classe compreso il preside.
"Buongiorno ragazzi, oggi affronteremo il molliccio come ultima lezione pratica, dato che come chiesto dal ministero, voi non farete più lezione pratiche fino ai G.U.F.O" annunciò il preside.
"Bene Nott, avanti" mi alzai in piedi e andai davanti ad un armadio, aveva uno specchio e mi vidi, ero pallida e tutta l'allegria di stamattina era sparita.
"Ora aprirò l'armadio e il molliccio verrà fuori sei pronta?"
"Si può essere pronti? Comunque credo di sì" dissi sguainando la bacchetta.
L'armadio si aprì e ne venne fuori un ragazzo, era più alto di me, aveva i capelli neri come i miei e i miei stessi occhi blu, era il mio gemello, peccato che avesse un colorito bluastro dovuto alla poca aria. Più lo guardavo e più mi ricordavo quel giorno, iniziarono a scendermi silenziose lacrime, diamine se mi mancava, poi notai la scritta sulla maglia -Mi hai lasciato affogare sorellina- mi scappò un singhiozzo, non riuscivo a muovermi, i sensi di colpa tornarono.Sentivo ancora il suo odore, libri vecchi come la nostra biblioteca, muschio come quello del fiume e acqua dolce, la stessa acqua che me l'ha portato via. Ero in uno stato di panico totale, avevo il mio gemello davanti dopo 8 anni che non lo vedo, ed ora lui era lì, Orion Scorpius Nott era davanti a me.
Fu in un momento di lucidità che pronunciai la formula -Riddikulus- e lui sparì, sostituito da un palloncino blu.
Venni presa e portata via, ma io continuavo a non capire cosa succedeva intorno a me, rivedevo solo il volto del mio amato gemello. So solo che ad un certo punto mi fecero distendere e bere una pozione, poi il buio.
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Una storia complicata ~ D.M
FanfictionOrione Nott, sorellastra di Theodore Nott arriva ad Hogwarts al suo quinto anno, dopo aver vissuto i sui anni precedenti in Francia, studiando a Beauxbatons. Theodore non può fare a meno di riavvicinarsi subito alla sorella dopo anni passati ad esse...