Capitolo 38

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Appena arrivati a casa, io e Severus venimmo accolti da Narcissa, era in lacrime, ciò non poteva portare nulla di buono. "Dov'è? Cissy lui dov'è?!" chiesi visibilmente in panico.
"In sala da pranzo, non ti piacerà ciò che vedrai" disse continuando a piangere, ma senza singhiozzare.
Entrai in sala correndo, e non potei che dar ragione a Narcissa, ciò che vedo non mi piace per niente, Draco era steso a terra, mio padre lo stava torturando e ogni volta che il biondo urlava il padre gli tirava un calcio.

"PADRE! Basta!" dissi urlando, tutti i mangiamorte in sala si girarono verso di me, ma non mi interessava di loro.

"Non ora Orione, Malfoy deve pagare per non essere stato in grado"
"Avevamo un patto, ti ricordo, sii uomo e rispettalo" gli ricordai con fare arrogante, ma era vero, lui mi aveva fatto una promessa che non sta rispettando.

"Se è questo che vuoi, impertinente che non sei altro, preferisci qui davanti a tutti o nelle segrete" chiese con fare beffardo. "Mi va bene anche qui, così posso dimostrare a Greyback come si subisce una tortura" risposi a tono.

"Bene, CRUCIO!" esclamò puntandomi la bacchetta contro, la maledizione arrivò, ma ormai ero abituata a subirla, mia madre mi puniva spesso, anche senza un valido motivo; rimasi in piedi, sotto lo sguardo attonito di tutti.

"Perché non urla?" chiese Bellatrix.
"Come fai ad essere ancora in piedi?" chiese mio padre basito. "Lira me ne rifilava tre al giorno, da quando avevo cinque anni" dissi parlando quasi tranquillamente, presi una pausa per riprendere fiato.
"Le sue torture mi hanno rotto innumerevoli ossa, molteplici volte, e ogni volta che urlavo o gemevo per il dolore, era un minuto in più di tortura, quindi padre non aspettarti che io cada a terra piangendo, come il tuo insulso licantropo, o qualunque altro magiamorte qua dentro" dissi ghignando.
"Ora mi hai stufato ragazzina!" esclamò Fenrir venendomi in contro con fare minaccioso.
"Che c'è Greyblack, ho toccato il tuo orgoglio?" chiesi sarcastica.
"Vogliamo vedere quante cruciatus riesci a sopportare allo stesso tempo?"

"Se vuoi provare accomodati, penso che una sfida equa siate tu, mio padre e Bellatrix insieme, per te sembra abbastanza?" le avrei sopportate, lo sapevo.
"Per me va bene, Bella? Sei dei nostri?" in tutto questo non mi ero nemmeno accorta che mio padre avesse abbassato la bacchetta, vidi Narcissa guardare la sorella, come se le stesse chiedendo di rifiutare.
"Ti divertirai Lestrange, te lo garantisco" dissi sorridendole, lei annuii e mi puntò la bacchetta contro; a causa dello scambio di battute non mi ero nemmeno accorta che Draco era stato aiutato a rialzarsi, non era più in sala, probabilmente vedendo che stavo bene è andato in camera a curarsi le ferite, meglio così, non avrebbe provato a fermarli; con la coda dell'occhio vidi Cissy dirigersi verso le scale.
"Scusate un attimo" dissi guardando mio padre, il licantropo e Bellatrix.
"Pietrificus Totalum" dissi in direzione di Narcissa, che si immobilizzò sul posto.
"Mi spiace Cissy, ma sto salvando Draco e non voglio che venga a vedere, Lucius potresti andare a chiudere la porta dalla sua camera? La riaprirò io dopo" lui annuì e sparì per le scale. "Bene, quando volete" non attesi molto prima di sentire la prima cruciatus, Fenrir ovviamente, sentì poco e niente; dopo un paio di minuti si aggiunse Bellatrix, devo ammettere che ha un buon controllo della maledizione, mi ricorda mia madre; infine si aggiunse mio padre, le gambe mi tremavano lievemente, ma rimasi in piedi, sentii un paio di ferite riaprirsi, ma non gli diedi peso, le avrei controllate dopo, o avrei chiamato Blaise, era lui che me le curava, fino a quando non partimmo per la Francia, poi mi dovetti arrangiare con gli elfi. "Per quanto pensi di rimanere ancora in piedi? Perché la tua camicia si sta macchiando di sangue" disse Greyback ridendo con fare sadico.

Una storia complicata ~ D.MDove le storie prendono vita. Scoprilo ora